Mutti, per ovviare alle tante defezioni e soprattutto per venire incontro alle indicazioni del Presidente, ha finito con lo sbagliare, nel predisporre le formazioni, tutto il possibile e anche di più costringendo la squadra a una pericolosa lotta nelle ultime partite se non per la salvezza per il quinto ultimo posto!
Scomparsi inspiegabilmente dalla scena sportiva per infortunio Balzaretti, Migliaccio, Pisano dopo Silvestre, Hernandez, Miccoli, Zahavi… (tanto da fare venire la tentazione a Zamparini di sostituire dopo allenatori e staff tecnico, direttori sportivi e giocatori anche l’ equipe medica) Mutti ha insistito in queste ultime partite sui giovani della panchina, su Munoz fuori ruolo, su Vasquez immaturo trequartista, su Hernandez lento e fuori forma con Miccoli e/o Budan in panchina anche nelle partite in casa, raccogliendo così soltanto qualche punticino in trasferta in piena media retrocessione.
Del tutto scomparso il furore agonistico e la determinazione che nelle partite interne della gestione Mangia (ricordate nei prepartita? “…la formazione? Miccoli sicuramente in campo!..” assicurava i giornalisti) avevano reso a lungo imbattibile il Palermo; ci ritroviamo oggi una squadra rassegnata che regge il campo soltanto per una mezzora, che non riesce ad assicurare il risultato anche se in vantaggio e che subisce il ritorno e l’organizzazione degli avversari senza mettere in campo contromisure efficaci e ricambi validi.
I tifosi palermitani restano sicuramente in paziente attesa dell’ eventuale Zamparini- day del dopo derby al Renzo Barbera, consapevoli che anche questa volta la partita con il Catania potrà produrre degli stravolgimenti tecnici non solo nell’immediato.
Il risultato di 1 – 1 di ieri sera in una partita giuocata con grande sacrificio e impegno dai colori rosanero ma con evidente e mortificante divario tecnico- tattico a favore del Catania, ha confermato tutti i dubbi e i timori di questo fine campionato.
Si resta comunque infastiditi, per non dire peggio, dai cinque punti di vantaggio in classifica del Catania e dai continui strepiti del clan catanese, come ha sottolineatato lo stesso Montella nell’intervista postpartita, disabituato all’inopinato vantaggio di questo campionato.
Tutta questa “vucciria” forse nasconde l’incapacità e l’imbarazzo della società etnea nel gestire il non silenzioso addio di Lo Monaco senza fare tesoro delle reiterate esperienze palermitane sull’argomento: ultime in ordine di tempo le “incomprensioni” del duo Zamparini – Panucci con le dimissioni dell’ex campione, che anche in campo non era certo una mammola, e lo stupore dello Zampa per la reazione ad appena un mese dall’avvio del rapporto contrattuale.
E sempre in materia di contratti anche la società del Palermo calcio, ai suoi massimi vertici, non dà il buon esempio in assoluto, con conseguenti danni anche per la platea (?) degli arabi teoricamente interessati ad investire nella squadra.
E’ del 26 aprile il comunicato ufficiale FIGC con cui la Commissione disciplinare nazionale infligge al sig. Maurizio Zamparini, Presidente dell’ U.S. Città di Palermo S.p.A., l’ inibizione per anni 1, per avere nel 2009, fra gli altri inadempimenti anche formali, conferito mandato per l’acquisto non agli agenti, iscritti all’albo dei procuratori, dei calciatori ma a società estere, anche se rappresentate dagli stessi agenti, con nessuno dei requisiti richiesti dalle disposizioni federali e dai regolamenti delle leghe, creando situazioni di conflitti di interessi e quadrangolazioni contrattuali non consentite.
“…la necessità di regolamentare la particolare attività di chi procaccia calciatori, demandata espressamente a tesserati di società interessate ad ottenere una tale prestazione,è legata alla duplice esigenza – è scritto nella decisione - di evitare che ci si possa avvalere di soggetti svincolati da qualsiasi controllo e potestà sanzionatoria e di responsabilizzare le Società nello svolgimento di pratiche che, negli ultimi anni, hanno visto privilegiare l’aspetto economico rispetto a quello di tutela dei calciatori e dei giovani…”
I calciatori interessati da questo tipo di contratti sono stati Pastore , Morganella, Acquah e Melinte.
Secondo la Procura di Piacenza, poi, l’effettuazione di tali operazioni avrebbero prodotto fittizi rimborsi iva con danno allo stato e relative ripercussioni sui bilanci delle società.
Oltre il Palermo, anche la Lazio è stata multata e il Presidente Lotito inibito per 10 mesi!
Zamparini si difende: “…un presidente firma soltanto ma sono l’amministratore delegato e il segretario generale della società a predisporre tutto… sono almeno dieci anni che gli affari vengono conclusi con questa prassi da tutte le società…”
In attesa di conoscere l’esito dei campionati di A e B, scossi dai terremoti del calcio scommesse e dai doping amministrativi di vario genere ed entità, chi sostituirà Zamparini nel Consiglio di Lega, nello spogliatoio e in campo, andato via Panucci e in attesa del vice presidente operativo Perinetti? Probabilmente il vicepresidente (non operativo) Miccichè…
Intanto facciamo tesoro della discesa in campo, il Renzo Barbera (precisiamo, visto che il nome è storpiato da tutti i commentatori sportivi di tutte le reti! Ma perché la società non emette un comunicato in cui presenti degnamente anche la figura sportiva e umana di un nostro grande Presidente?), fin dall’inizio del capitano Miccoli , del riscatto agonistico della squadra nel derby e dello spettacolo offerto che, visti i precedenti, ha onorato il calcio e la sportività delle due tifoserie siciliane.
Il Gianni ridotto