Bagheria, le realtà del suo territorio, le ville, ma non solo: quanti hanno operato nei vari campi della cultura, dell'arte, del lavoro e del sapere, hanno trovato nei secoli ampio spazio, accanto alla storiografia, anche nella letteratura nazionale ed internazionale.
Goethe, Pirandello, Levi, Maraini, per citare i più noti, ma anche tanti altri meno conosciuti hanno dedicato pagine di straordinario interesse che vogliamo settimanalmente proporvi, in quel percorso della conoscenza che è il presupposto per apprezzare, rispettare, proteggere, il complesso equilibrio di opere dell'uomo e della natura in cui ci troviamo a vivere, e che tutti condividiamo.
Periodicamente, dunque, pubblicheremo brani di questi rierimenti letterari o di questi ritratti, che successivamente andremo a sistemare all'interno della rubrica "Storia locale", per chi volesse rileggerli.
Quando incontrai il principe di Palagonia *, di Wolfgang Goethe**
Un mio desiderio venne esaudito questa sera ed in modo tutto particolare.
Mi trovavo sul marciapiedi della strada principale e stavo scherzando con il negoziante di cui vi ho già parlato.
Improvvisamente un corriere alto, ben vestito si avanza verso di me tenendo in mano un piatto d’argento, sul quale sono collocate parecchie monete di rame ed alcune d’argento.
Poiché non mi era chiaro di che si trattasse, mi strinsi nelle spalle accennando con il capo, come si usa qui per dire di no a richieste e domande che non si comprendono, o che non si vogliono comprendere.
Si era allontanato con la medesima celerità con la quale si era avvicinato ed ora notai, sul lato opposto della strada, un altro come lui, intento alla medesima occupazione.
Domandai al mio negoziante di che si trattasse ed egli, con un gesto prudente ed ammiccando, mi indicò un signore alto e magro che, vestito come per andare a corte, avanzava in mezzo alla strada, corretto e tranquillo nonostante la lordura.
Era in parrucca ed incipriato, il cappello sotto braccio, in abito di seta, la spada al fianco ed un elegante paio di scarpe ornate di una fibbia con pietre preziose.
Il vecchio avanzava così, calmo e solenne: tutti gli occhi erano rivolti verso di lui.
“Quello è il principe di Palagonia” – disse il commerciante- “il quale ogni tanto va per le vie della città e raccoglie denaro per riscattare schiavi prigionieri in Barberia.
In verità la colletta non frutta molto, ma la questione non viene dimenticata e, a volte, quelli che in vita se ne astennero, destinano a questo scopo somme importanti. Il principe è da molti anni presidente di questa associazione ed ha fatto molto bene”.
Risposi:” Invece di spendere grandi somme per le stravaganze della sua villa, le avrebbe potute destinare a questo scopo. Nessun principe al mondo avrebbe fatto di più”.
Il mercante mi rispose: ”Ma sono tutti così! Le nostre stravaganze ce le paghiamo volentieri da noi; per le nostre virtù, il danaro lo devono dare gli altri”.
* Tratto da "Viaggio in Italia - Sicilia", di W. Goethe, nella traduzione di Emilio Castellani.
** Goethe decise di dare alla stampa, per la prima volta, le pagine di questo suo memorabile diario solo trent'anni più tardi del suo viaggio, nel 1816.