Povera Bagheria ma i problemi non sono solo le buche e i rifiuti- di Luca Lecardane

Povera Bagheria ma i problemi non sono solo le buche e i rifiuti- di Luca Lecardane

Politica
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Ho letto con grande attenzione i vari interventi fatti sui giornali da vari esponenti politici, ex assessori su Bagheria. Trovo alcune soluzioni interessanti e diverse analisi molto approfondite.

La realtà è che non c'è stata in questi anni e non c'è¨ un' idea organica di città da nessun punto di vista, si è andati a tentoni con maggioranze che si sono sfaldate addirittura due giorni dopo il voto, vedi il cambio gruppo di qualche consigliere comunale da FLI al PDL .

Non esiste un' idea di come debba essere regolata la mobilità a Bagheria, di quali politiche sociali adottare e di quale tipo di fisco a tutela dei più deboli; niente di niente.

Il sindaco Lo Meo non ha tutte le colpe sia chiaro e sarebbe ingiusto dire che, troppe volte ci si è soffermati sui costi dei consiglieri comunali e non sulle altre voci che costano a Bagheria centinaia di migliaia di euro. E' anche vero che il sindaco aveva promesso una serie di cose poi non realizzate, il programma dove è finito?

Bisogna far ripartire l' economia bagherese, certo il sindaco può fare poco, ma anche quel poco va fatto: va istituito un gruppo di lavoro formato da tre quattro dipendenti del Comune che vadano alla ricerca costante di finanziamenti europei (ad esempio utilizzando i fondi europei POR 2007-2013 asse 3 misura 3.1.1) da utilizzare sul territorio; serve creare un circuito turistico e culturale in collaborazione con i comuni vicini, utilizzando le tante risorse che il territorio ci mette a disposizione.

Non servono tanti finanziamenti, serve la volontà politica, l' incontro tra le diverse amministrazioni, coinvolgendo la provincia, ed in questo siamo favoriti dalla presenza in giunta del bagherese Bartolo di Salvo come assessore al turismo, la regione e dei tour operators; il tutto deve essere accompagnato dall'apertura costante delle ville pubbliche e da convenzioni con i proprietari delle ville private come Villa Valguarnera e dalla promozione del marketing turistico attraverso il web in cui si devono pubblicizzare tutte le attività inerenti il turismo comprese quelle ricettive; l'adesione ai diversi distretti turistici, auspicato da diverse parti politiche tra cui Sinistra Ecologia Libertà , in cosa sta consistendo? è solo un concetto astratto?

Chiediamo all' assessore competente che relazioni pubblicamente sullo stato dell' arte dei distretti a cui ha aderito Bagheria. Ribadisco la necessità di creare un ufficio che, utilizzando dipendenti comunali eventualmente formati ad hoc, debba fornire un servizio di consulenza per i primi passi dello start up di impresa, indicando eventuali finanziamenti a cui potrebbero attingere gli imprenditori potenziali.

altE che dire del Parco di Monte Catalfano? potrebbe essere un' attrattiva importante per Bagheria e per i turisti, ma non se ne fa un utilizzo appropriato, è poco conosciuto, si organizzano iniziative una tantum ed invece potrebbe essere un fiore all'occhiello in un territorio dove mancano i parchi E che dire dell' estate bagherese, di Aspra e del Corso chiuso inutilizzato se non per la passeggiata del sabato?

Bisogna pensare ad una programmazione per animare l'estate bagherese ed asprense utilizzando il corso chiuso come punto di aggregazione anche invernale (concerti, animazione affidata alle radio locali etc..) e la costa asprense con iniziative prettamente estive, ma non solo. In tutto questo non ècertamente accettabile che la Fondazione Buttitta non trovi ubicazione a Bagheria, la cultura porta investimenti che a loro volta portano posti di lavoro.

Infine mi chiedo quali strumenti stia mettendo in campo l'amministrazione comunale per farsi trovare preparata all'avvento della Tares cioè la nuova imposta creata da Monti e che sostituirà la Tarsu. Urge un regolamento che salvaguardi le vere fasce deboli e, allo stesso tempo, servono politiche e controlli per stanare l'evasione fiscale e perseguire in maniera particolare quella dei furbetti ed essere più magnanimi verso gli evasori di necessità .

Mi fermo qui, ma ci sarebbe di che parlare sugli affitti del Comune e su altri tagli alla spesa, sulle scuole. Una Bagheria diversa e migliore è possibile, partendo dall'ordinario (gestione dei rifiuti e manutenzione ordinaria del verde, delle strade, delle spiagge, ma servono politiche di programmazione, organizzazione e volontà politica. Questa classe dirigente metterà da parte le divisioni nominali per concorrere al bene comune visto che quelle politiche a livello locale sono più flebili?

Luca Lecardane candidato nella lista alla Camera dei Deputati di Sinistra Ecologia Libertà