La cura 'Sciacchitano' per Bagheria

La cura 'Sciacchitano' per Bagheria

Politica
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La prossima settimana sarà decisiva per capire dove, tra categorici annunci e mezze ritirate, andremo a parare sul tema del dissesto finanziario del Comune.

Sono accadute proprio in questi giorni una serie di fatti che concorreranno a determinare l’orientamento finale di sindaco, giunta e consiglo sul tema del fallimento.

A partire dall’insediamento del commissario regionale dott.. Vincenzo Raitano inviato dall’Assessorato regionale alle Autonomie Locali, stante che al 31 Ottobre, data ultima di scadenza, nessuna notizia era arrivata alla Regione sul bilancio del comune di Bagheria.

Dopo l’insediamento e dopo i primi approcci lunedì di questa settimana il commissario Raitano ha inviato una nota al sindaco Vincenzo Lo Meo sollecitandolo a presentare entro i successivi cinque giorni lavorativi, a qualunque costo, un bilancio con pareggio o senza pareggio dei conti.

Il secondo elemento nuovo è stata la nomina del dottore Antonino Schiacchiatano ad assessore alle Finanze.

Già dal momento dell’insediamento il nuovo assessore ha lasciato intendere che occorre fare di tutto e di più, per evitare il dissesto che sarebbe una gravissima iattura per la classe politica che verrebbe spazzata via (ha detto testualmente così) e per i cittadini; peraltro nei commenti privati la lasciato trasparire una sua opinione, e cioè che il consiglio, ancor prima di essere mandato a casa in forza del decreto 174, il cosiddetto salva comuni, ha perso legittimità nello stesso momento in cui non ha adottato i provvedimenti necessari per aumentare IRPEFe IMUe quindi cercare di evitare il dissesto.

Ricordiamo che il decreto salva comuni nella primitiva formulazione conteneva l'ipotesi di accertamento di responsabilità per quegli amministratori che con i loro comportamenti “omissivi o commissivi” avevano portato al dissesto.

In questi giorni l’assessore Antonino Sciacchitano si è guardato le carte e i numeri, ed oggi giovedì darà una sua prima opinione tecnica.

Il terzo elemento è la definitiva conversione in legge del decreto salvacomuni avvenuta un paio di giorni fa al Senato: al momento della pubblicazione in Gazzetta, si capirà meglio se, e in qualche modo possa riguardare, come pare, anche la situazione dei comuni sull’orlo del dissesto, come Bagheria.

A partire da oggi quindi viene avviata la default map, che nessuno sa ancora con certezza dove potrà andare a parare: si riunirà oggi la giunta assieme all’Assessore al bilancio che porterà una sua opinione ragionata sulla situazione contabile finanziaria del Comune di Bagheria; subito dopo il sindaco ha convocato i capigruppo per aprire un tavolo assieme a loro e individuare un percorso possibile che dovrà portare all’approvazione a qualunque costo di un documento contabile generale del Comune.

E’ estremamente probabile che assieme al bilancio verrà allegato un documento che conterrà le misure per il risanamento, e sappiamo già quali potranno essere.

1) Aumento al massimo delle aliquote IRPEF e IMU, e già si sussurra che anche la Tarsu, pubblicità e altro  potrebbero avere un ulteriore ritocco;

2) Vendita degli immobili comunali malmessi ( vecchio macello ed edifici ex Opera Pia S.Sepolcro), ma si pensa anche a qualche gioiello di famiglia ( Teatro Branciforti o addirittura Palazzo Butera o Cutò)

 3) Recupero dell’evasione, e monetizzazione di oneri di costruzione e urbanizzazione

4) Tagli di spese su canoni, locazioni e servizi

5) Taglio drastico spese della politica.

Questo documento dovrebbe essere sottoposto al consiglio comunale più come dichiarazione di intenti per il bilancio 2013, piuttosto che come provvedimenti concreti, anche perché non si può tornare a votare su IMU e IRPEF ed aumentarla retroattivamente

A quel punto il consiglio farà le proprie scelte e il panorama dovrebbe essere più chiaro.

Angelo Gargano

 

nella foto di copertina  il nuovo assessore alle Finanze Antonino Sciacchitano