Si è svolta lo scorso 11 marzo al Cinema Eden di Termini Imerese l'udienza preliminare del processo scaturito dall'Operazione "Voto Connection", partita all'indomani delle ultime elezioni regionali del 2017, che vede imputati per corruzione elettorale e voto di scambio ben 87 soggetti tra cui il sindaco di Bagheria Filippo Tripoli.
L'udienza preliminare è stata aggiornata al 15 di aprile, data in cui inzierannno le discusioni dei difensori degli imputati.
A seguito della discussione sarà compito del giudice Valeria Gioeli dichiare il rinvio a giudizio oppure il non luogo a procedere per ciascuno degli imputati.
Tra gli imputati eccellenti ci sono figure politiche di primo piano, a cominciare dall'ex Governatore siciliano Totò Cuffaro, difeso dall'Avv. Marcello Montalbano, il sindaco di Bagheria Filippo Tripoli che nel 2017 sfiorò una clamorosa elezioni all'Ars, difeso dall'Avvocato bagherese Pietro Filippo Canzoneri; l'ex sindaco di Termini Imerese Francesco Giunta, difeso dall'Avvocato Nino Mormino; il deputato regionale e capogruppo di "Diventerà Bellissima" Alessandro Aricò, difeso dall'Avvocato Giovanni Di Benedetto; i fratelli di Monreale Salvino e Mario Caputo difesi dall' Avvocato Raffaele Bonsignore; l'assessore regionale in carica Toto Cordaro, difeso dall'Avvocato Dario Vecchio.
Pare che quasi tutti gli imputati sceglieranno il rito ordinario, si prospetta dunque una sorta di lungo e difficile "Maxi processo", visto il numero così alto di imputati tra amministratori, politici e funzionari.