Cervelli "baarioti" per progettare il futuro della nostra citt

Cervelli "baarioti" per progettare il futuro della nostra citt

Politica
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La lucida e puntuale analisi fatta dall’ex sindaco Pino Fricano sul nostro giornale invita ad una riflessione non solo la classe politica, ma anche quanti hanno a cuore le sorti di Bagheria, e consente di individuare una proposta,

utile crediamo, per cercare di uscire dal "cul de sac" in cui rischiamo di cacciarci.

Pino Fricano
, per l’esperienza maturata, e non solo da sindaco di Bagheria, individua problemi ed indica soluzioni, ed a nostro avviso, andrà considerato, nel momento in cui si chiuderà la vicenda giudiziaria che lo ha riguardato, una risorsa importante per la nostra città.

Ma non c’è solo lui, a Bagheria e fuori di Bagheria
, che ha capacità politiche, imprenditoriali e professionali, sulle quali la nostra comunità potrebbe contare.

Ci sono diverse decine di bagheresi, qualcuno magari non residente a Bagheria, che si distinguono ed emergono nei vari campi, dalla cultura alla imprenditoria, dalla economia al mondo dello spettacolo, dal mondo della finanza alla sanità, dal mondo della burocrazia a quello delle professioni; a costoro Biagio Sciortino, senza ricorrere a inutili e costosi incarichi e consulenze può veramente chiedere una mano, al di là e al di fuori del loro colore politico.

Pensiamo ad una sorta di “brain trust” che concorra assieme all’amministrazione attiva, e ognuno per la propria parte a disegnare, anche se a grandi linee, un futuro per la nostra città.

Certo non possiamo chiedere a questi nostri concittadini di fare quello che dovrebbero fare strutture amministrative e politiche del comune.
Però a costoro possiamo e dobbiamo chiedere di indicarci strade percorribili, di individuare idee e progetti realizzabili, di orientare, ove possibile anche investimenti, e risorse, insomma, in poche parole di darci una mano, per affrontare le sfide che la gestione di una realtà complessa come Bagheria pone e impone.

Periodicamente, diciamo ogni tre-quattro mesi questo gruppo di persone, possono riunirsi assieme al Sindaco e alla giunta in una sorta di seminario, per vedere cosa si può veramente fare per Bagheria.
La nostra attuale preoccupazione è che al di là di un doveroso dinamismo, l'attuale amministrazione sia troppo chiusa in un preoccupante provincialismo, manchi di quella capacità di progetto di cui oggi, nessuna realtà che voglia dirsi avanzata, può fare a meno.

Ci sarà una grande opportunità di qui a breve: Baarìa – Bagheria sarà tra qualche mese il nome che susciterà una grande curiosità, e speriamo anche una grande attenzione.

Alle risorse non indifferenti investite dalla Medusa sulla nostra città, potrebbero seguirne delle altre, speriamo non effimere, che possono consentirci di creare opportunità di lavoro e di sviluppo.
Chiedere a nostri concittadini residenti o che magari vivono fuori, (pensiamo ad un gruppo di una decina di persone), partendo dalle loro vocazioni e dal ruolo che hanno nella società di fare proposte serie, di elaborare un progetto, di spendersi per la propria città, sarebbe un elemento che dà forza all’amministrazione.

La formazione di un gruppo di tal fatta, coordinato dal sindaco e dagli assessori della sua giunta, potrebbe, lo ripetiamo, fare molto; da questo sorta di “pensatoio” potrebbero venire buone idee e proposte.
In fondo è quello che sta facendo il sindaco di Palermo Diego Cammarata, pare, almeno sinora, con un buon ritorno.

Perché non provare?