Il mio NO al referendum- di Maria Saeli

Il mio NO al referendum- di Maria Saeli

Politica
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Tra qualche settimana i cittadini saranno chiamati ad esprimersi per il referendum sul taglio dei Parlamentari. Un referendum confermativo per il quale non è previsto il quorum. Votando SI, dunque, i cittadini confermano di voler procedere con il testo della riforma, votando NO, invece, si dichiarano contrari. 

Più Europa si è da subito schierata per il NO– unico partito a prendere immediata posizione a riguardo - e convintamente voterò anche io NO a questa riforma.

Un taglio come quello proposto servirà solamente a svilire il Parlamento delle sue funzioni. Sono personalmente d’accordo con una riduzione del numero, purché questa venga accompagnata da una vera riforma sul bicameralismo perfetto. Tagliare linearmente il numero dei Parlamentari, senza modificare null’altro mi pare sia semplicemente un progetto pericoloso. Tanto più se a proporlo è lo stesso partito del “in futuro il Parlamento non servirà più”.
La Costituzione è un sistema, modificabile certamente, ma coerente. Non si può pensare che ridurre a 400 i Deputati e a 200 i Senatori sia la stessa cosa che avere 600 Rappresentanti in un’unica Camera.
Intere Regioni, Sicilia compresa, vedranno una drastica riduzione della loro rappresentanza con la conseguenza che le grandi città – e solamente quelle – avranno la possibilità di poter eleggere qualcuno in Parlamento, a discapito dei territori “minori”. Anche l’assunto dei sostenitori del Si, che con meno Parlamentari si avrà più qualità, lascia il tempo che trova. La politica nazionale sarà appannaggio della “casta”, di chi ha ingenti risorse economiche e sempre più delle segreterie di partito.
Anche le ragioni economiche, di un taglio agli sprechi della politica, non convincono granché. Anche Luigi di Maio adesso si trincera su altre motivazioni per sostenere la sua causa. Ci sono sicuramente altri modi per ridurre gli sprechi, considerando tra l’altro che quello che ogni cittadino andrà a “risparmiare” con questo taglio è semplicemente il costo di un caffè all’anno. Non voglio barattare la mia rappresentanza con un caffè. C’erano – e ci sono ancora - altri modi per abbattere i costi della politica e gli sprechi, che intervenire addirittura con una riforma costituzionale.
Bisognerebbe lavorare ad un cambio di passo, vero e reale, nella classe dirigente. Bisognerebbe pretendere di essere rappresentati meglio, non meno. #IOVOTONO

Maria Saeli – direzione nazionale +Europa