Sfiduciato Lo Buglio: Emmiti presidente

Sfiduciato Lo Buglio: Emmiti presidente

Politica
Typography

A Santa Flavia, lunedì sera si è scritta un’altra puntata dello scontro che si sta consumando tra sindaco e opposizione: stavolta a cadere è la testa del presidente del consiglio Santo Lo Buglio,

sfiduciato dalla maggioranza in consiglio comunale (otto consiglieri su quindici) e “scaricato” di fatto dalla stessa maggioranza che all’indomani del voto del giugno 2007, lo aveva eletto presidente.

Ed è nella mancata legittimazione della vittoria di Napoli da parte dell’opposizione, che hanno origine le vicende più recenti: il primo atto è il “rimpasto” della giunta poco meno di due mesi fa e la conseguente perdita della maggioranza in consiglio da parte del sindaco; seguono una serie di sedute del consiglio in cui le parti si accusano e si rinfacciano “storie” vecchie e nuove, e che culminano con il blitz dei Carabinieri che su mandato del P.M. Formentin di Termini Imerese, perquisiscono private abitazioni e sede comunale, sequestrano carte e computer, e avvisano il sindaco Antonio Napoli, il capo dell’Ufficio Tecnico Giovanni Mineo, e la segretaria comunale Paolina La Barbera di abuso d'ufficio e di altri reati.

Ieri sera un altro momento dello scontro politico, che non si può riportare a scontro tra partiti, ma talora avviene tra gruppi dello stesso partito che militano chi in maggioranza, chi all’opposizione.
Ma vediamo la sequenza dei fatti, così come si sono svolti lunedì sera.
All’ordine del giorno della seduta la mozione di “sfiducia costruttiva”, firmata dai quattro consiglieri del gruppo “Nuovo Futuro” e dall’indipendente Lipari, che sfiducia il Presidente del Consiglio, Santo Lo Buglio, imputandogli reiterate violazioni regolamentari e statutarie, per non aver dato voce e spazio ai consiglieri, per avere mortificato la dignità dell’assemblea, e per avere gestito con eccessiva parzialità la conduzione dei lavori d’aula.

La seduta si apre in un clima molto teso; ed a testimonianza dell’attenzione che il caso Santa Flavia suscita anche nelle forze dell’ordine, sono presenti tre operatori del Commissariato di Bagheria e il Comandante della Stazione dei CC. Di Santa Flavia...
L’assenza del sindaco Napoli e della sua giunta, che probabilmente vuol far intendere che è tutta una questione interna al consiglio, nei fatti però indebolisce lo schieramento pro-Lo Buglio.
Gli schieramenti sono subito chiari: contro la mozione interviene per primo il consigliere di maggioranza Vito Marino, che difende, senza troppa foga, l’operato del Presidente.

Poi una serie di interventi anche reiterati ( Mangione, Tomasello, Restivo, Liga, Imboccari, Lipari).
Non è una mozione politica, dicono e ripetono i presentatori della mozione: qua è in ballo, l’autonomia e la dignità delle istituzioni, il ruolo del consiglio e le prerogative dei consiglieri che Lo Buglio avrebbe in questi mesi conculcato e mortificato con comportamenti arbitrari, e continue violazioni di norme dello Statuto e del regolamento.
I consiglieri che dovrebbero difendere Santo Lo Buglio, si guardano la scena senza intervenire: a parte un tentativo di timida difesa d'ufficio fatta da Marco Imburgia, subentrato in consiglio qualche giorno fa al dimissionario Orlando.
Il dibattito ha qualche momento di tensione, continue interruzioni, colpi di fioretto e “banderillas”, di cui fa le spese soprattutto Lo Buglio.

Restivo chiede (e l’aula approva) che il voto avvenga a scrutinio segreto, nel chiaro tentativo di far squagliare una maggioranza e contando sul fatto che, presumibilmente, nel segreto dell’urna qualche consigliere di maggioranza avrebbe potuto “impallinare” il Presidente.
Prima di procedere al voto, e per evitare una sconfitta certa, arriva però il “coup de theatre”: interviene Cristina Affatigato e a nome della maggioranza annuncia l’uscita dall’aula dei sei consiglieri che sostengono il sindaco Napoli.

A questo punto Lo Buglio che nella prima parte della seduta pensava che la battaglia si potesse ancora fare, si rende conto di avere perso.
Si va al voto, che non può che certificare quanto visto e ascoltato in aula.
Otto voti a favore della mozione e Santo Lo Buglio che si astiene.
Giusto il tempo per fare gli auguri alla nuova presidente Rosalia Emmiti, che si insedia subito salutata da un applauso del pubblico, e Lo Buglio esce di scena.