Raggiunge il calor bianco lo scontro politico a Santa Flavia.
Nelle ultime settimane è stato un crescendo ed un susseguirsi di eventi politici e giudiziari
che stanno portando alla ribalta un profondo malessere politico che ha probabilmente radici nel verdetto uscito dalle urne il 13 giugno del 2007, allorchè per una manciata di voti Antonio Napoli prevalse su Luigi Alioto.
E forse da quel mancato riconoscimento di legittimità, che si sia trattato cioè di una vittoria limpida e cristallina, e sulla quale pende una inchiesta della magistratura, che nascono tutti i problemi di oggi.
Gli eventi più recenti.
A partire dal rimpasto in giunta, e dalla sostituzione dell’assessore Affatigato, pare per un questione apparentemente banale ( il problema della sistemazione delle giostre durante i festeggiamenti della Madonna del Lume); ma qualcuno dice che questa sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso di ben altri contrasti, e che ha avuto come conseguenza, la fuoriuscita dalla maggioranza di ben tre consiglieri ( Liga, Restivo e D’Amato), e la perdita della maggioranza in consiglio da parte del sindaco, recuperata per il rotto della cuffia con l’avvicinamento del consigliere Tripoli.
Ci sono state poi le sedute roventi di consiglio comunale, cui hanno fatto seguito le perquisizioni al Comune e gli avvisi di garanzia nei confronti del sindaco Antonio Napoli, del segretario generale Paolina La Barbera, e del responsabile dell' Ufficio Tecnico
Una coda di queste vicende si è avuta nelle ultime sedute di consiglio, in cui un dibattito sempre teso e confuso, è sfuggito di mano al presidente Santino Lo Buglio, che ora si trova a fare i conti con una mozione di sfiducia nei suoi confronti, presentata dal gruppo “Nuovo Futuro” e sottoscritta anche dall’indipendente Mimmo Lipari.
La mozione richiama intanto l’articolo dello Statuto comunale che prevede appunto la sfiducia “costruttiva” nei confronti del presidente del consiglio, e rivolge una serie di accuse e contestazioni a partire da quella che “ il presidente del consiglio comunale ignora sistematicamente il ruolo di indirizzo e di rappresentanza del consiglio stesso, i diritti dei consiglieri e il regolamento consiliare” e mette in atto “persistenti violazioni delle disposizioni statutarie e regolamentari”.
Ma non basta: il presidente viene accusato “di non essere in grado di mantenere l’ordine, il decoro e l’appropriato linguaggio consono al ruolo istituzionale delle parti coinvolte in consiglio”, né “ di essere in grado di coinvolgere nei lavori del Consiglio in modo costruttivo tutti i gruppi consiliari e di non essere il garante super partes”; ed ancora, che “non ha dimostrato autorevolezza e imparzialità nei dibattiti consiliari sospendendo arbitrariamente tantissime volte le sedute consiliari senza giustificato motivo, umiliando in tal modo i consiglieri comunali e provocando nel pubblico presente reazioni di scherno”.
Nella mozione si fa riferimento altresì ad una responsabilità del presidente del consiglio circa il mancato rinnovo della convenzione che prevede la messa in onda integrale delle sedute del consiglio comunale di Santa Flavia.
Il documento si conclude con la constatazione che i consiglieri firmatari, Antonino Mangione (in foto), Rosalia Emmiti, Vincenzo Imboccari, Agostino Tomasello, e Domenico Lipari, “non sentendosi più rappresentati e tutelati dalla seconda carica istituzionale del comune che più volte con i suoi comportamenti non consoni alla sua carica rivestita ha delegittimato la figura istituzionale del consiglio comunale con atteggiamenti antidemocratici, illiberali, parziali e lesivi consentendo atti di prevaricazione dell’esecutivo nei confronti dell’organo consiliare stesso”. Propongono pertanto al consiglio comunale di sfiduciare il presidente del consiglio ed indicano come nuovo presidente la Sig.ra Rosalia Maria Emmiti.
Cosa succederà adesso?
Da noi sentito, il presidente Lo Buglio, ci ha detto: “Sono assolutamente sereno perché le accuse che mi vengono rivolte sono inesistenti e infondate. Prima del 30 Novembre convocherò il consiglio per approvare così come la legge prevede consuntivi ed equilibri di bilancio, e subito dopo, nei termini che il regolamento prevede, convocherò una seduta del consiglio per discutere di questo argomento”.
Lo Buglio ha preannunciato anche per domani la pubblicazione di un suo comunicato.
Nella foto interna: Nino Mangione , capogruppo di "Nuovo Futuro"