Le elezioni regionali di domenica 5 novembre si avvicinano a grandi passi, manca infatti poco più di un mese al voto e sono ormai definiti schieramenti e candidature. La novità più importante quest'anno riguarda la composizione numerica dell'ars che non conterà più 90 deputati, che saranno bensì ridotti a 70; di cui solo 16 saranno eletti nel collegio della provincia di Palermo.
La riduzione del numero di parlamentari regionali comporterà l'innalzamento dell'asticella dei voti necessari per entrare a palazzo dei Normanni rispetto alle precedenti consultazioni., rendendo ancora più serrata la competizione elettorale.
Molti gli onorevoli che tenteranno una riconferma e hanno deciso di ricandidarsi. Non si ricandiderà invece alla Presidenza Rosario Crocetta che ha ampiamente deluso le aspettative dei siciliani sul suo governo durante i 5 anni di legislatura, tanto che i suoi alleati lo hanno gentilmente invitato a desistere da questo proposito.
Cercherà la riconferma l'ex sindaco di Casteldaccia Giovanni Di Giacinto, che dopo il suo allontanamento dal movimento di Crocetta "Megafono" è stato il Capogruppo del PSE e componente della commissione Bilancio. Sarà candidato nella lista Sicilia Futura a sostegno del candidato del centrosinistra Fabrizio Micari, Rettore dell'Univesità di Palermo.
Nel Movimento 5 Stelle anche il bagherese Salvatore Siragusa, eletto 5 anni fa grazie all'exploit fatto dai grillini, si ripresenta agli elettori sostenuto in blocco dal meet up di Bagheria. Farà parte del listino di 6 nominativi del candidato Presidente Giancarlo Cancelleri, eletto quindi automaticamente in caso di una vittoria di quest'ultimo.
Mentre il Casteldaccese Davide Aiello, unico consigliere del Movimento 5 stelle di Casteldaccia, sarà la new entry..
Il bagherese Tommaso Gargano, che per un pugno di voti mancò l'elezione nel 2012, sarà candidato nelle file di Forza Italia a sostegno del candidato presidente Musumeci.
Candidato all'ars anche il consigliere comunale di Bagheria Filipop Tripoli, candidato nella lista Popolari e autonomisti con Musumeci.
Per ultimo, ma soltanto in ordine di tempo Daniele Vella, già candidato sindaco di Bagheria sconfitto da Patrizio Cinque nel 2014, che ha ufficializzato la sua candiatura a deputato regionale nella lista Megafono, a sostegno di Micari.
Come dicevamo saranno soltanto 16 le poltrone disponibili a Palazzo d'orleans nel collegio di Palermo, di cui Bagheria fa parte. I candidati devono trasversalmente fare in conti con un diffuso malessere e disincanto nei confronti della classe politica. Una politica, in particolare quella regionale, che è stata imperniata per decenni sul principio del "do ut des" , trova quindi in tempi di vacche magre enormi difficoltà nella ricerca del consenso. Gli ultimi sondaggi vedono il candidato di centro destra Musumeci in vantaggio su Cancelleri del Movimento 5 Stelle nella corsa alla Presidenza. Una sinistra autolesionista è invece invischiata nell'eterna lotta intestina, con il candidato dell'area più radicale Claudio Fava che nel tentativo di rosicchiare voti, non lesina attacchi e pungolature verso il Rettore Micari, espressione del Pd.
Una nuova incognita si è aggiunta in questi ultimi giorni alla già complicata equazione delle elezioni regionali,. Quale peso avrà nelle consultazioni, se ne avrà, il terremoto giudiziario che ha colpito Bagheria, che vede indagati a vario titolo il sindaco grillino di Bagheria più altri 22 soggetti dalla Procura di Termini?. Si teme che la candidatura di Cancelleri possa essere stata indebolità dalla vicenda, tanto che il sindaco è stato convinto ad autosospendersi dal movimento per "tutelare il buon nome del movimento"-ha detto Cinque.
Lorenzo Gargano