Giurano gli assessori della giunta 5 stelle: trasparenza e partecipazione le parole d'ordine

Giurano gli assessori della giunta 5 stelle: trasparenza e partecipazione le parole d'ordine

Politica
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E' una conferenza stampa molto diversa rispetto al passato quella di oggi in cui il nuovo sindaco Patrizio Cinque ha presentato i suoi assessori: non ci sono quei comici siparietti che abbiamo visto nel 2008 quando in giunta entrò l'UDC ed il sindaco di allora Biagio Sciortino per comunicare i nomi degli assessori fu costretto ad aspettare le decisioni dei segretari dei partiti della coalizione ed a leggere i nomi da un bigliettino passatogli sottobanco dall'allora coordinatore dell'UDC Beppe Notaro; o come quando nel 2012 il sindaco Vincenzo Lo Meo, riportò nella determina di nomina ad assessore di Antonio Scaduto, il 'trascurabile' dettaglio che l'U.D.C. per il mutare degli equilibri interni (Pietro Miosi che aveva perso i suoi referenti) pretendeva che come nuovo assessore venisse nominato Scaduto.

In entrambi i casi una violazione di forma e di sostanza, della lettera e dello spirito della legge, che dà al sindaco il potere di nomina e di revoca degli assessori. Punto.

Stavolta c'erano i curricula per diventare assessore, un'altra piccola ipocrisia, corretta in corsa però dal sindaco che ha aggiunto che 'per particolari deleghe' , l'urbanistica per esempio, occorre anche un rapporto di fiducia.

Però in buona sostanza c'era un nuovo clima: niente assessori che parlano il solito (e truffaldino) politichese: a parte qualcuno che ha una propria indubbia competenza sui  problemi sui quali dovrà lavorare, gli altri hanno buoni titoli, ma  ancora scarsa conoscenza dei temi con cui si dovranno confrontare e scontrare.

Giuste e condivisibili anche le motivazioni che hanno spinto il sindaco a tenere per sè le deleghe della comunicazione, della frazione di Aspra, del corpo di Polizia urbana e dei servizi cimiteriali.

A loro giustificazione va detto, e tutti lo hanno ripetuto, che sono in attesa di una relazione dei capisettore, dopodichè avranno le idee più chiare. Ed è comprensibile questa prudenza nella risposte, anche se ricevute le relazioni, subito dopo dovranno mettere mano nell'ordine:

1) ad affrontare i temi del dissesto: ed è l'assessore Mastrolembo che dà, questa sì, una notizia, e cioè che il comune, anche se il dissesto è stato dichiarato il 20 maggio chiederà l'accesso al fondo 'salvacomuni' che scadeva però il 20 di aprile 2014, che darebbe a Bagheria la possibilità di accedere ad un prestito a lungo temine di cinque milioni di euro che ci aiuterebbe molto.

Non solo, ma il sindaco è tornato sui residui attivi, una parte dei quali esigibili, e  ad una strada che si sarebbe aperta cioè di liberarsi della Serit , quale società di riscossione, facendo da sè, quindi internalizzando la riscossione, prospettiva che sembra praticabile e producente.

Recupero dell'evasione, e quà il sindaco è prudente: 'Abbiamo una buona capacità di riscossione - dice - sui tributi comunali, il problema però è di tutelare le fasce deboli con una serie di norme che inevitabilmente sarà compito del consiglio regolamentare'.

Sui costi della politica le risposte più chiare ed efficaci: verrà creata una Onlus sulla quale andranno a confluire le competenze del sindaco relativamente ai primi sei mesi di mandato, il 30% delle indennità degli assessori e dei  18 consiglieri del Movimento 5 stelle per l'intero mandato; chiederemo a tutti gli altri di seguire il nostro esempio ed assieme ai cittadini decideremo la destinazione di queste somme risparmiate dai costi della politica.

Recupero degli oneri di urbanizzazione non pagati? l'assessore all'Urbanistica risponde di non avere ancora approfondito il problema. La pulizia del parco di Monte Catalfano ? avete pensato qualcosa ? Museo Guttuso, palazzo Cutò ? stiamo vedendo, stiamo studiando.I contrattisti? E' sempre Patrizio Cinque che mette le pezze: ' Se dovessimo essere costretti a rinunciare ai precari, afferma, potremmo chiudere il comune' e questo per fare intendere l'impegno che porrà nel reperimento delle risorse per il pagamento delle loro competetnze e della loro stabilizzazione.

In effetti la conferenza stampa esce dai binari che doveva seguire, e cioè la presentazione degli assessori e diventa una fiera delle curiosità e degli interrogativi che tutti, informazione e cittadini, in questo momento ci poniamo.

'Ci sarà tempo - taglia corto il sindaco - 'per affrontare in maniera specifica tutte questi temi, quando gli assessori più in là avranno preso conoscenza delle problematiche connesse alle loro deleghe'.

Noi pensiamo però, che il sindaco in particolare, abbia segnato un orientamento e un percorso  che se verrà portato avanti con convinzione e coerenza, potrà cambiare radicalmente il modo di intendere la politica e la partecipazione nella nostra città.

'Si stanno creando - ha detto Patrizio Cinque - in questo momento in una maniera spontanea che verrà comunque regolamentata, accanto agli assessori in carica dei gruppi di lavoro, formati non solo da nostri simpatizzanti, ma anche da esperti e da cittadini comuni che intendono fornire idee e suggerimenti per la soluzione dei problemi.'

Anche i consigli comunali - ha aggiunto il sindaco - verranno preparati con assemblee cittadine che in forme diverse, e non solo sul web, dovranno garantire il diritto di opinione  e di parola a quanti vorranno far conoscere le loro proposte.'

'Possiamo realizzare quanto diciamo - conclude il sindaco - perchè abbiamo in consiglio una maggioranza bulgara', ed a questo punto fa una battuta che pensiamo voleva essere solo scherzosa: 'Se lo volessimo, potremmo prenderci tutto, presidenza del consiglio, vicepresidenza, presidenza delle commissioni ecc....

Non è così, caro signor sindaco, la legge prevede anche questo; con il cosiddetto voto limitato per l'elezione delle cariche istituzionali pensato proprio a garanzia delle minoranze; ma il problema è di natura politica.

Siamo i primi a pensare che la città con il proprio voto abbia voluto assegnare dei ruoli ben netti e precisi: chi ha vinto governi, e chi ha perso faccia l'opposizione.

Però pensiamo che la scelta dei nomi per alcune cariche di garanzia istituzionale vadano quantomeno discusse e ragionate con l'intero consiglio, certo senza fare confusione di ruoli  o inciuci, ma senza avere l'atteggiamento egemonico di chi avendo i numeri dalla propria parte crede di avere tutto in pugno o che tutto gli sia dovuto.