A.Matera: se necessario venderò i gioielli di famiglia per dare servizi ai miei concittadini

A.Matera: se necessario venderò i gioielli di famiglia per dare servizi ai miei concittadini

Politica
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Atanasio Matera ci crede: ed assieme a lui ci credono le circa quattrocento persone che compresi i presenti  nella sala degli specchi, sciamano tra gli scaloni e i giardini della villa dei mostri per ascoltare, ma anche per discutere, per stare assieme, anche perchè la location lo consente.

Questo merito va riconosciuto al candidato Matera, e cioè quello di avere scelto per la presentazione di candidati e programma un luogo tra i più belli di Bagheria, che da sempre invoglia i bagheresi a stare assieme, ad ammirare la bellezza, e speriamo, anche ad educarli alla bellezza.

Tanta gente, e non solo di Aspra, a sostenere i candidati, gli assegnori designati, il candidato sindaco, che almeno una decina di volte viene interrotto dagli applausi, soprattutto quando pronostica il ballottaggio e la vittoria, e quando con toni accorati e partecipi parla delle condizioni di vita dei bagheresi; tra i presenti anche l'on. Giovanni Di Giacinto, capogruppo del Megafono all'ARS.

Richiama i suoi precedenti politici, da quando assessore alla Pubblica Istruzione nel 1987, sindaco Antonio Gargano, introdusse nelle scuole il servizio di assistenza personale ai disabili sino al ruolo ricoperto negli ultimi anni di presidente del consiglio circoscrizionale di Aspra.

'Se sarò il sindaco di Bagheria - dice senza mezzi termini Matera- la mia sede tornerà in corso Umberto a palazzo Ugdulena, perchè non mi va di occupare una sede prestigiosa e sfarzosa, quando so che gran parte dei miei concittadini soffrono per la difficile congiuntura economica', ed aggiunge  'se necessario così come fanno le famiglie che in stato di bisogno vendono i gioielli di famiglia, anch'io lo farò, mettendo sul mercato quelle ville e quei palazzi che, se messi sul mercato, potrebbero portare anche investimenti e ricchezza'.

Nell'intervento a braccio richiama tutti i punti del suo programma di governo della città, a partire da una ritrovata efficienza della pubblica amministrazione che si compendia in poche frasi: la gente deve lavorare, i dirigenti debbono mostrare di meritare incentivi e bonus,  non nominerò esperti a nessun titolo, ma valorizzerò le risorse interne; il corpo dei Vigili urbani deve tornare ad esistere a tutti gli effetti e a svolgere i compiti di istituto, visto che oltre ad essere di fatto acefalo è costretto ad occuparsi di pratiche amministrative che possono essere curate da altri settori dell'amministrazione.

altNei dibattiti pubblici che sono stati previsti chiederò ai miei 'concorrenti' che hanno avuto ruoli nelle precedenti amministrazioni 'cosa sono stati in  grado di fare, perchè è facile ora stare a promettere mari e monti, a partire dalla riduzione dei costi della politica: ma perchè mi chiedo questa cose non sono state fatte? chi le ha impedite?'

I temi dell'economia a seguire: contro Aspra, territorio in cui è presente un distretto produttivo importante, è stato perpetrato un danno incalcolabile, 'allorchè si sono fatti perdere 12.000.000 di euro per la realizzazione di un'area artigianale dove avrebbero dovuto trovare ospitalità gli stabilimenti di salatura e di conservazione del pesce'.

E per l'impianto di depurazione, eterno oggetto di polemica, una sorta di Moloch che ha ingoiato risorse enormi e che altre si prepara ad ingoiarne, proporrò, dice Matera, la chiusura e la deviazione dei reflui verso il più efficiente depuratore di Acqua dei Corsari, soluzione per la quale ho già preso dei contatti con l'amministrazione comunale di Palermo.

In realtà le risorse destinate al nostro teritorio, e cita la  pista ciclabile, si sono trasformate in grandi saccheggi di denaro pubblico che non hanno creato adeguati servizi; e propone cooperative giovanili per la gestione delle spiagge e per la cura del verde.

Matera conclude ricordando, e non a  caso, il meccanismo di voto, perchè stavolta il voto al sindaco dovrà essere espresso in maniera chiara ed inequivocabile, perchè non ci sarà l'effetto di trascinamento delle liste a sostegno; e anche questo elemento potrà giocare sul risultato finale.

Con quella di domenica di Matera si chiude la fase di presentazione di liste, programmi e candidature: la gente ha partecipato e più o meno le presenze sono confrontabili e non farebbero pensare a quella disaffezione dalla politica che tutti gli indicatori danno per scontata.

Ma il 25 maggio non si conteranno le presenze ai comizi elettorali, ma i voti dentro le urne, e qualche sorpresa proprio dalle urne potrebbe saltare fuori.