A. Matera: presupposto per il buon governo della città è l'efficienza della macchina amministrativa

A. Matera: presupposto per il buon governo della città è l'efficienza della macchina amministrativa

Politica
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Atanasio Matera, presidente della Circoscrizione di Aspra, già consigliere comunale del Partito socialista a Bagheria e assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione all'inizio degli anni '80, è uno dei cinque candidati a sindaco alle amministrative del 25 maggio. Lo abbiamo incontrato per fargli qualche domanda.

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Una domanda che è inevitabile rivolgere a tutti i candidati: quali sono le motivazioni che l'hanno spinta a prendere questa decisione?

"L'amore per il proprio paese, per il proprio comune, per questa terra. La passione che mi ha sempre contraddistinto: la politica. Il mio passato, a cui lei faceva riferimento, non mi insegue e ritengo che sia un buon biglietto da visita. Vorrei spendermi per questa città. Una città che vede sempre piu' affievolirsi la speranza della riscossa, di un sviluppo. Sono andato in giro, come faccio da tre anni, e cio' mi ha permesso di capire quali siano le esigenze di questa città. Questa è una città che vuole tornare ad essere normale. E' questo che la gente ci chiede: uscire da questa forma di emergenza e rassegnazione che ci fa vedere il futuro abbastanza buio."

Chi o che cosa ha impedito e impedisce la realizzazione di questo 'sogno' che poi è il minimo che si possa desiderare?

" Non ho nessun imbarazzo a dire che negli ultlmi quindici anni il governo di questa città non è stato all'altezza del proprio compito. Il mio progetto per questa città vuole diversificarsi. Questa città ha perso il suo peso specifico. Un paese che rischia la desertificazione per gli uffici pubblici: pensiamo alla Serit, al Tribunale, all'Inps, ecc...

E questo oltre ad aver provocato  un impoverimento di risorse riduce anche le opportunità  di crescita economica per la città: questa città ha perso il collogamento con le istituzioni statali. Il Comune rappresenta lo stato nel proprio territorio. Bagheria deve essere considerata da parte di tutti e quindi merita un governo di città più autorevole, più capace di rappresentare le esigenze della popolazione"

Se lei il 26 diventerà sindaco, quali sono i nodi fondamentali che per primi cercherà di sciogliere?

"Su questo ho un' idea ben precisa: qualsiasi azienda che voglia fare un piano industriale deve puntare sulle risorse umane. Noi abbiamo un organico burocratico di circa seicento persone, fra loro ci sono delle eccellenze così come ci sono dei dirigenti che non hanno assolto il loro dovere"
La macchina ammnistrativa come presupposto per la realizzazione di un programma. Almeno il 60% della riuscita di un governo di città dipende dalla funzionalità dell'organico. Bisogna riattivare, far sentire ai dipendenti il valore di fare squadra tutti, per dare risposte agli utenti"
Non parliamo di Coinres perchè è il tema dei temi, non solo a Bagheria, di fronte al quale molte amministrazioni hanno fallito. Quali sono i provvedimenti tampone che prenderà?
"Bisogna far rispettare le norme. Noi abbiamo un carrozzone nato male, con fini clientelari. Anche nel Coinres ci sono delle ottime professionalità ma gente che non fa il proprio dovere. Dobbiamo arrivare ad una gestione integrata dei rifiuti: il 65% della raccolta differenziata. Attuare uno snellimento di questa struttura entro il 2015. Abbassare i costi della Tares."

Il turismo, le bellezze architettoniche, monumentali, paesaggistiche, ma da dove occorre partire o ripartire?

alt"Quello del turismo è un tema che affrontiamo con molta timidezza. Io parto da un principio molto semplice, al di là di quelli che sono i circuiti internazionali che potrebbero portare turisti nel nostro territorio, non possiamo mettere i turisti nei nostri pullman e chiudere le tendine per non far vedere l'immondizia o chiudere i finestrini per non far sentire gli olezzi. Il problema principale è far godere, a chi viene da fuori, di questa città. Quindi il primo obiettivo è far diventare Bagheria un paese normale, non più attanagliata dalle emergenze"

Una delle questioni più pregnanti è quello della legalità. Lo scorso anno in questo periodo ci sono stati circa 40 arresti per mafia. Dalle indagini è emerso che alcune imprese commerciali e dell'edilizia erano taglieggiate. Un'altra inchiesta ha fatto luce sul Coinres: si è scoperto che il dominus  del consorzio era il braccio destro di un boss. Infine, gli episodi di concussione all'interno della macchina amministrativa. Che senso ha parlare di sviluppo senza toccare il tema della legalità e di questa vera e propria emergenza democratica ?

" Sono d'accordo con lei. Alla maggioranza laboriosa dei nostri cittadini spesso si contrappone il malaffare. Bagheria ha una nomea internazionale, storicamente qui c'è presente un nucleo dell'organizzazione criminale. C'è anche una microcriminalità che si sta diffondendo in maniera forte. Ognuno di noi deve fare la propria parte. Bisogna che ci sia un palazzo comunale aperto, trasparente. Occorre una maggiore presenza dei vigili urbani.

Una cosa che farò, se sarò sindaco, è avere un incontro con le forze dell'ordine, il dirigente del Commissariato, il comandante dei Carabinieri, della Finanza. Chiederò una forte collaborazione, e la cosa che mi risponderanno, ne sono sicuro, è di fare la nostra parte con il Corpo dei vigili urbani. Un Corpo che attualmente credo sia acefalo. Ci sono anche lì delle eccellenze. Ma il Corpo non c'è. Basti pensare che nell'Agosto scorso sono state requisite delle auto dei vigili che non possono svolgere al meglio il loro compito. Dobbiamo dare dei segnali forti"

Con quali risorse?

"Con un circuito virtuoso. Un esempio molto semplice. In tutte le città ci sono i cosidetti parcheggi a pagamento. A Bagheria quelle poche zone blu presenti sono gestite dagli abuisivi. Perchè non creare delle cooperative di giovani che si occupano dei percheggi?

Lo stesso per quanto riguarda le spiagge. Si potrebbero creare delle cooperative di giovani per la creazione e manutenzione di lidi. Il politico non puo' promettere il posto di lavoro, anche perchè la gente non ci crede più, ma si possono realizzare le condizioni affinche ci sia una possibilità di creare lavoro."

I costi della politica: oltre un milione di euro nel 2011, ma con Lo Meo non è cambiato un granchè: non crede che siano costi eccessivi per quanto poi la comunità riceve? Ci sono poi fenomeni di speculazione e di opportunismo. Cosa propone?

"Questo è un fenomeno vergognoso. La politica non puo' costare tanto. L'indennità va pagata ma il sindaco e gli assessori devono dare il tutto. Io, ad esempio, non capisco perchè le Commissioni si riuniscono di mattina, potrebbero farlo di sera. La gemte chiede partecipazione. Io non avrò assessori part time. Io vado cercando gente che possa lavorare venticinque ore su ventiquattro per Bagheria"