Politica

Si è riunita alle 13 di oggi la giunta Lo Meo per procedere alla approvazione del bilancio di previsione 2012: erano presenti quattro assessori su sei: Massimo Mineo, Pietro Miosi, Antonio Sciacchitano e Dora Favatella Lo Cascio. Mancavano gli assessori Francesco Greco e Agostino Porretto.

Il bilancio è stato approvato in pareggio, ma questo non dirada del tutto i rischi del dissesto, perchè alcune delle previsioni di entrata dovranno essere confermate dai fatti concreti, nel momento in cui l'amministrazione ed il consiglio andranno ad approvare il documento di riequilibrio e di risanamento pluriennale che prevede una serie di step che saranno sottoposti al controllo della Corte dei conti.

111.000.000 di entrate controbilanciate da altrettante spese, alcune delle quali ancora solo ipotizzate.

Nella conferenza stampa che ha preceduto la riunione di giunta, il sindaco Lo Meo e l'assessore Sciacchitano hanno chiarito l'idea-guida che sta dietro la formazione di questo bilancio.

Ovviamente riduzioni di spese, affitti, servizi, sprechi e quant'altro e incremento delle imposte comunali.

Molte buone intenzioni naturalmente che dovranno essere confortate dai fatti.

Un dato serve a chiarie di cosa stiamo parlando: tra le entrate c'è una cifra cospicua, circa 3.500.000 di euro dovute alle multe elevate dai vigili urbani. 

Ora è una cifra palesemente sovradimensionata: è stato spiegato che sinora in bilancio venivano messe le somme provenienti dalle multe effettivamente incassate; pare invece che possano  essere iscritte le somme di competenza, vale a dire quanto sulla carta il comune deve ancora incassare. 

Solo che nel prosieguo occorrerà dimostrare che si è proceduto effettivamente al recupero di queste contravvenzioni non pagate.

Altri 3.200.000 provengono da un credito dall'EAS, che negli anni scorsi aveva sempre provocato polemiche, perchè sostanzialmente inesigibile perchè datava da oltre 20 anni.

Ora l'EAS ha "riconosciuto" il debito e pare che ci sia anche una sorta di garanzia fideiussoria da parte della Regione: la somma pertanto è stata legittimamente iscritta in entrata.

Molte delle voci di bilancio però si basano su previsioni che eufemisticamente si possono definire  ottimistiche, ma che contrastano con la realtà.

Per esempio oggi è stato fornito finalmente un dato: ad oggi solo il 38% del raddoppio della Tarsu che risale al 2011 è stato effettivamente incassato.

Ma tra le buone intenzioni c'è anche la creazione di un "sistema" in cui vengono incrociate le varie banche dati che dovrebbero servire a stanare gli evasori o a ampliare comunque la base impositiva per dichiarazione imprecise o infedeli relative soprattutto alle autodenunce sulla superficie degli immobili.

Ma non solo questo: a dire del sindaco sono stati già espletati i rilevamenti sulle evasioni della Tosap e nei prossimi mesi dovrebbero partire le ingiunzioni di pagamento per i famosi "scarrozzi abusivi" cioè circa il 95%.

Quanto all'ammontare del debito consolidato ormai le idee sono chiare: 16.000.000 provengono dal Coinres e saranno rimborsati alla Regione in 10 anni che sta garantendo il prestito; 9.000.000 ancora di altri debiti fuori bilancio per i quali verrà acceso un mutuo, e circa 5.000.000  per debiti correnti; il comune ricordiamolo non paga i propri fornitori dal gennaio 2011.

A ciò va aggiunto che il decreto salvacomuni dovrebbe garantire un prestito straordinario al nostro comune di circa 11.000.000 di euro. 

Ma si è capito che siamo in ritardo, perchè altri comuni più lesti e più furbi hanno approvato il bilancio entro il 31 dicembre 2012 ed hanno incassato quanto la legge prevede.

Per esempio il comune di Monreale ha già avuto deliberato, a valeree sul fondo salvacomuni, un prestito di 8.000.000 di euro.

Ora comincia la solita trafila: parere dei revisori, commissione bilancio e quindi consiglio. Misurando a naso a fine mese di febbraio 2013 potremo avere il bilancio preventivo del 2012.

Contestualmente  al bilancio ricordiamo che andrà approvato  anche il documento di riequilibrio e di risanamento e là saranno dolori per noi bagheresi.

E' il responsabile regionale del servizio dighe,  qualche giorno fa è stato nominato anche Direttore generale del Consorzio di bonifica 2  Palermo: non sono cariche onorifiche ma di grande responsabilità che sono sì un riconoscimento alla professionalità e alla serietà dimostrata sul campo, ma anche ruoli che richiedono tempo, impegno e sacrifici. 

Stiamo parlando dell'ing. Francesco Greco che ai primi di dicembre è entrato nella compagine di Lo Meo in qualità di assessore ai lavori pubblici.

A Bagheria dedica almeno un paio di giornate piene durante la settimana, partecipa regolarmente alle sedute di giunta ed il sabato pomeriggio e la domenica mattino è la nel suo ufficio di piazza Indipendenza a cercare di risolvere e di capire perchè a Bagheria tanti cantieri si sono come dire ingramagliati e alla fine bloccati: uno su tutti, i lavori di adeguamento della scuola elementare "Gramsci".

E' considerato uno degli ingegneri idraulici più capaci della nostra Regione, conosce a memoria reti idriche, bacini, invasi e condotte delle dighe dell'intera Sicilia.

Ha fatto parte del gruppo di tecnici che una decina d'anni fa all'epoca della grande sete di Palermo, con il prefetto Profili commissario straordinario,  riuscì in due anni a portare oltre 1.000 mc. di acqua in più nella capitale assetata.

Durante la nostra chiaccherata informale riceve almeno tre telefonate da tre posti diversi della Sicilia che segnalano problemi, e per tutti trova una risposta. Un solo cruccio: in sede di spending review c'è stato un taglio corposo anche dei finanziamenti per opere straordinarie urgenti per dighe e reti idriche.

Questo vuol dire che quelle poche risorse che potrà gestire li deve metter da parte per qualche emergenza, che in Sicilia ed in estate soprattutto, sono la quotidianeità.

Questo nuovo incarico, di direttore generale del Consorzio bonifica 2 Palermo, lo trova sereno: è stato proprio lui il progettista e il direttore dei lavori della rete che porta l'acqua dalla diga Rosamarina agli agricoltori della fascia costiera sino a Partinico, e sa bene quindi quali sono i problemi.

Si è dato, di concerto con l'assessore Pietro Miosi,  due obiettivi: creare un front office del Consorzio di bonifica 2 Palermo a Bagheria, per evitare che i nostri coltivatori debbano essere costretti ad andare a Misilmeri per qualsiasi problema, ed ampliare l'area servita dalla condotta che viene dalla diga Rosamarina.

E la prima cosa che ha fatto, da direttore del Consorzio, è una locandina per spiegare che i furti di idranti, saracinesche, apparecchiature idrauliche, conduttori elettrici, recinzioni ecc., che troppo spesso avvengono lungo la rete,  si ripercuoteranno inevitabilmente in periodi di risorse carenti in inevitabili disservizi: l'appello quindi a segnalare alle autorità di Polizia qualunque movimento sospetto di mezzi da carico e da trasporto che armeggiano accanto alla condotta..

Per quanto riguarda il suo incarico in giunta si sta dedicando a disincagliere alcune criticità manifestatisi nella realizzazione di importanti opere: due per tutte la realizzazione delle infrastrutturazioni nelle aree artigianali, la vicenda della scuola Gramsci e di converso i lavori appena iniziati nelle scuole Guttuso e Don Puglisi.

"Non voglio - ci dice senza mezzi termini - che vada a finire con per il Gramsci, perchè il rischio c'è: quindi si ripromette attenzione e vigilanza massima sull'andamento dei lavori in questi due plessi scolastici, per evitare che divengano altri due buchi neri nella edilizia scolastica bagherese.

Sta lavorando anche per le risorse che rischiamo di perdere per l'area artiginale di Aspra, e spera ancora con una serrata interlocuzione con l'assessore regionale di riuscire a recuperare il finanziamento.

Per la scuola "Gramsci", come pure per i lavori di infrastrutturazione delle aree artigianali di contrada Monaco, sospesi in conseguenza delle note vicende del P.R.G., ha già individuato una soluzione che pensa  di riuscire a realizzare prima che, come qualcuno pensa, per la complessità degli incarichi che gli sono stati affidati, sarà costretto a interrompere questa esperienza politica.

Un piccolo spunto polemico, che pure non è nel suo carattere:

Perchè si chiede quel PRG che si era riusciti a disncagliare dagli uffici del Genio civile, già due mesi fa, ancora non inizia l'iter procedurale previsto? Cosa succede? Chi ne ostacola il percorso?

Domande che ci facciamo anche noi.

Continuano a pervenire i comunicati di adesione alla marcia Bagheria - Casteldaccia che, svoltasi trenta anni fa, vedrà una riedizione il prossimo martedì 26 febbraio 2013 sullo stesso percorso e con concentramento alle ore 9.00 davanti l'atrio della scuola "G.Cirincione"; a promuovere l'iniziativa  il Centro studi "Pio La Torre" e la rete delle scuole di Bab el Gherib.

Tra le adesione pervenute in queste ore quella dell'amministrazione comunale di Bagheria che in un comunicato sul sito ufficiale del Comune tra l'altro scrive:

Al concentramento che si terrà alle ore 9.00 di martedì 26 febbraio 2013 davanti alla scuola Cirincione di Bagheria dalla quale partirà il corteo che raggiungerà Casteldaccia, attraverso la strada dei Valloni, parteciperanno, tra gli altri, il sindaco di Bagheria, Vincenzo Lo Meo, il presidente del Consiglio comunale, Caterina Vigilia, l’assessore alle politiche per la Legalità e Beni confiscati, Agostino Porretto.

“E’ un dovere morale partecipare alla marcia – sostiene il sindaco di Bagheria, Vincenzo Lo Meo – tutti abbiamo ancora vivo il ricordo di quegli anni di sangue, violenza che non deve più ripresentarsi, la nostra adesione ha questo significato: favorire la legalità, la trasparenza e la giustizia anche delle Istituzioni.

“Mi accingo a rivestire con orgoglio una delega importantissima, quella alla Legalità, che non ha solo un valore morale ma che è fattiva, legata alla gestione dei Beni Confiscati – dichiara il neo assessore Agostino Porretto – iniziare il mio cammino, tra le altre attività, in questo ente con l’adesione alla marcia che ha un valore simbolico così importante non può che essere di buon auspicio per un proficuo lavoro, nel nome della legalità e del bene comune, e di nuove prospettive di crescita morale e civile per le nuove generazioni”.

Anche la presidenza del Consiglio si accinge ad aderire alla marcia. Il presidente, Caterina Vigilia, ha già predisposto una riunione di capigruppo, per venerdì prossimo, al fine di condividere con i consiglieri l’intenzione di aderire a questa importante manifestazione ed ha inoltre preparato una bozza di delibera consiliare e un ordine del giorno per stabile le modalità di adesione. “Sono certa che il Consiglio comunale, formato da rappresentanti eletti dal popolo, aderirà compatto alla marcia – afferma la presidente Caterina Vigilia - Voglio ricordare un pensiero che un grande magistrato ci ha lasciato in eredità: "gli uomini passano, le idee restano, restano le loro tensioni morali, continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini. Ognuno di noi deve continuare a fare la sua parte, piccola o grande che sia,  e la propria parte va fatta in ogni contesto sociale ed istituzionale. Noi amministratori e rappresentanti dobbiamo per primi dare il buon esempio.”

Anche Daniele Vella, capogruppo del Partito Democratico ha dichiarato:"In vista della marcia contro la mafia Bagheria Casteldaccia che si terrà giorno 26 febbraio,in occasione dei 30 anni dalla manifestazione tenutasi nel 1983, credo sia doveroso che il Consiglio Comunale di Bagheria dia una sua adesione ufficiale all'iniziativa. La lotta alla mafia non ha colore politico e deve coinvolgere tutti i rappresentanti dei partiti politici e delle Istituzioni,oltre che ogni cittadino.
Per questo motivo ritengo che sia necessaria la convocazione del Consiglio Comunale di Bagheria affinchè si possa approvare l'adesione all'iniziativa.Sarebbe inoltre un gesto nobile rinunciare al gettone di presenza o devolverlo a qualche associazione che si trova in prima fila nella lotta alla mafia. Padre Giovanni La Mendola, arciprete della Chiesa Madre di Bagheria, ha già comunicato l'adesione delle comunità parrocchiali alla marcia.

Il PD attraverso un comunicato della segretaria Laura Maggiore lancia anche un appello alle forze politiche per la mobilitazione, questo il testo del comunicato:

Il Partito Democratico, circolo di Bagheria, aderisce alla marcia Bagheria-Casteldaccia che si terrà giorno 26 febbraio 2013.

Crediamo - così recita il comunicato -sia un modo per mettere da parte le divergenze politiche e riunirsi attorno ad un'idea, un valore che dovrebbe essere in ognuno di noi a prescindere dalle diverse posizioni.
"Mi piacerebbe - aggiunge la segreaaria che a questa manifestazione aderissero tutti i partiti o movimenti politici oltre che le associazioni perchè tutti insieme rappresentiamo uno spaccato della società che si riunisce attorno alla lotta alla mafia".

E’ un dovere morale partecipare alla marcia per tenere viva la memoria.

foto di copertina  Archivio Pietro Pagano
 

 

Ai ferri corti lo scontro tra il sindaco Lo Meo e il commissario liquidatore del Coinres, Silvia Coscienza  che continua a pretendere dal Comune di Bagheria il pagamento di ben 160 dipendenti, quando in realtà al comune di Bagheria ne lavorano effettivamente circa 100.

Lo Meo di fronte alla protesta degli operai che lavorano veramente, per non avere ancora ricevuto ancora le loro spettanze, prende carta e penna e sollecita gli organi di gestione del Consorzio ad assumersi le loro responsabilità piuttosto che assumere decisioni di natura politica le cui conseguenze economiche vanno a pesare (e ad affondare) le già incerte finanze dei comuni. 

Lo Meo ora  diffida  il Commisario liquidatore con una chiara nota che è stata anche inviata per conoscenza al Prefetto, all'Assessore regionale all'Energia e alla Corte dei conti, perchè possa valutare l'emergere di eventuale profili di reponsabilità contabile nella gestione attuale del Consorzio.

Si intima al  Consorzio "il pagamento entro e non oltre tre giorni dalla ricezione della nota delle retribuzioni dello scorso mese di gennaio al personale consortile presente sul territorio bagherese. al fine di lenire - così recita la notale proteste in corso da parte dei predetti lavoratori consortili che preludono, come di sovente accaduto ad interruzioni di servizio poi scaturenti in emergenza igienico-sanitaria con possibili refluenze sul patrimonio, la salute e l’ordine pubblico” 

E la nota precisa: " se detto consorzio non dovesse trovarsi in atto nelle condizioni di non potere far fronte al superiore adempimento può prontamente conunicare a questo Ente, come più volte richiesto, l'ammontare dell retribuzioni scadute al personale operante in questa unità locale ( circa 100 lavoratori che operano in vari profili professionali)".

"Corre inoltre l'obbligo di sottolineare - continua il testo della missiva - che l'incapacità di questo Consorzio a porre in essere tutte le necessarie decisioni o strategie che attengono la gestione del personale sembra discendere - com appare di recente, più dall'obbedienza a diktat di natura politica esterna al Consorzio che al rispetto del principio di legalità cui deve essere impronatato l'agire del P.A.( si rammenta che il Coinres è un Ente pubblico) e/o ad elementari regole di buona ed efficiente gestione aziendale mutuata dai modelli privatistici".

"Tale condotta sta in atto provocando gravi danni al Consorzio e al patrimonio di tutti i comuni soci"- aggiunge senza mezzi termini Lo Meo.

Che conclude: "Pertanto nel rinnovare l'adempimento sopra citato ( o pagamento delle retribuzioni o notifica deklla contabilizzazione delle stesse), si ribadisce sin d'ora che se dall'eventuale  comportamenti omissivi di questo consorzio dovessero verificarsi emergeneze igienico sanitarie, danni al patrimonio pubblico ( incendio di cassonetti, ricorso alavoro straordinario o ad automezzi e attrezzature eccezionale per ripristinatre la normalità ecc...) o ripercussioni sull'ordine pubblico , ciò saraà imoutabile unicamnetealla rsponsabilità degli organi gestionali di questo consorzi".

Insomma Lo Meo non si muove un millimetro da quella che è la linea del Piave:" Pagheremo chi lavora effettivamente a Bagheria". 

Altri articoli...