Politica

Si era già capito che non sarebbe stata una campagna elettorale facile per nessuno, neanche per il cronista che ha il dovere di raccontarla in modo distaccato e imparziale. La successione a Giovanni Di Giacinto che dopo dieci anni lascerà la carica di sindaco di Casteldaccia sta rivelando uno scontro durissimo tra gli schieramenti in campo.

Si ha l'impressione che dopo la prima parte di campagna elettorale, deposto il fioretto, i contendenti abbiano impugnato il bastone. In una realtà piccola le 'voci' e più spesso i 'pettegolezi' si diffondono più velocemente delle posizioni politiche ragionate, boatos  che poi si alimentano e si amplificano con il  tifo dei supporters.

Ne abbiamo riprova nella manifestazione di presentazione delle liste a sostegno di Spatafora  sindaco, avvenuta ieri nel baglio della Torre del Duca Corvo di Salaparuta, il topos per eccellenza della identità casteldaccese, che anche in questa campagna elettorale più che da collante sta funzionando come elemento di divisione.

Sede istituzionale della giunta e del comune di Casteldaccia, come propone il candidato sindaco Spatafora, o  centro museale e culturale come ribatte il raggruppamento di Montesanto ?

Entrambe posizioni legittime, sulle quali si potrebbe ragionar serenamente e proficuamente  fuori da un contesto elettorale; la destinazione di quest'opera, il cui restauro deve essere ancora comunque completato,  è invece da un anno a questa parte diventata un casus belli tra maggioranza e opposizione

Va in scena domenica pomeriggio uno degli snodi decisivi a livello di immagine di questo confronto-scontro che sta coinvolgendo l'intera cittadina: 120 canddati in sette liste vedono anche divisioni fratricide all'interno di una stessa famiglia.

Tanta gente, trecento persone almeno che si contrappongono alla manifestazione di apertura della candidatura di Giuseppe Montesanto che all'Hotel Solunto mare fece il pienone.

E poi la guerra pscicologica, di chi dichiara, da entrambi gli schieramenti, cercando di 'gasare' i propri simpatizzanti e attivisti, di avere già vinto, e che il 9 e 10 giugno sarà solo una pura formalità.

All'avvio della manifestazione c'è Carmelo Calò che chiama sul palco in un primo momento il candidato sindaco Fabio Spatafora, gli assessori designati,  Vincenzo Accurso e Giuseppe Canale, quest'ultimo però assente per questioni familiari, ed il sindaco uscente Giovanni Di Giacinto.

Accurso ripercorre serenamente le cose fatte e le cose che restano da fare dall'amministrazione della quale è stato parte; ma la vera novità sottolinea Accurso è la riforma elettorale introdotta dal governo  Crocetta con il voto di genere che favorirà senz'altro un ingresso significativo di donne all'interno delle istituzioni.

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Ma è Giovanni Di Giacinto, che con il suo intervento di saluto, dà fuoco alle polveri: una coalizione divisa al proprio interno, definisce il raggruppamento che sostiene Montesanto, in cui liste e candidati vanno per i fatti propri inseguendo il loro particolare interesse, senza avere un riferimento forte nella figura del sindaco.

Tant'è che ognuna delle liste sta facendo una propria presentazione senza un momento unitario di sintesi.

Quella di stasera, precisa, è invece una 'vera festa di popolo a sostegno della candidatura a sindaco di Fabio Spatafora'.

Ironizza, il sindaco uscente, sul nuovo che sarebbe presente nelle liste concorrenti e sulle pratiche clientelari che starebbero portando avanti i sostenitori del candidato sindaco Montesanto.

Poi l'accusa neanche tanto velata a Montesanto, che fu per poco più di un anno assessore ai lavori pubblici della sua giunta, di non avere realizzato granchè nel periodo in cui fu parte della sua maggioranza.

Si toglie più di un sassolino dalla scarpa, il presidente del gruppo del Megafono a Sala d'Ercole, di fronte alle pesanti accuse che ha ricevuto in questi mesi su una serie di scelte amministrative e gestionali dal project financing per l'affidamento della gestione degli impianti di pubblica illuminazione alle spese 'facili e folli', così le hanno definito i suoi antagonisti,  dall'auto blu, alle notti bianche, alle consulenze. 

E promette un finale col botto: 'Ho prenotato due ore di comizio per la serata di chiusura' , conclude; e non si capisce se è una promessa o una minaccia.

Poi Fabio Spatafora, candidato sindaco, che si vede che deve entrare ancora nella parte: 'la mia professionalità, la mia storia personale e politica a disposizione della mia comunità in un momento particolarmente difficile per Castedaccia' è il messaggio che vuole mandare ai propri concittadini.

Voglio 'unire  e non dividere'  dice Fabio Spatafora, vuole chiudere il tempo delle sterili contrapposizioni e delle polemiche, 'mettendosi tutti attorno ad un tavolo per il bene di Casteldaccia'

Finisce con i quaranta candidati delle due liste di sostegno Il bene in comune e Per Casteldaccia che il candidato sindaco presenta, chiamandoli  uno per uno sul palco, e accompagnandoli con espressioni di incoraggiamento.

L'appuntamento è rinviato alla sera del 10 giugno, quando vincitori e vinti, come aveva già detto Di Giacinto, si potranno vedere solo a urne aperte e schede scrutinate.

 

La Settimana Europea della Gioventù (26 Maggio – 2 Giugno 2013) è giunta alla sua sesta edizione e che la stessa sarà caratterizzata da eventi ed iniziative in tutta Europa sulla base delle seguenti tematiche:

• La cittadinanza attiva (in particolare nel contesto dell’anno europeo dei cittadini).

• La partecipazione dei giovani alla società democratica e alle elezioni del Parlamento europeo del 2014.

• Il 25° anniversario dei programmi dell’UE per i giovani e l’attuazione di successo del programma Gioventù in Azione.

• Gli otto settori d’intervento della Strategia per i Giovani dell’UE.

• Il Dialogo Strutturato.

Saranno organizzati eventi ed attività per i giovani in tutti i paesi del programma Gioventù in Azione ed iniziative a livello centrale (Bruxelles) dalla Commissione europea.

A livello regionale e locale sono previste circa 100 attività ed eventi delle seguenti tipologie:

 - Seminari

- Convegni

- Workshops

- Infodays

- Incontri di approfondimento con gruppi di giovani

 

L’associazione Nea Agorà, con sede legale in Bagheria, ha già promosso attività in collaborazione con l’Agenzia Nazionale per i Giovani. La stessa ha ideati un evento, approvato ed inserito nel calendario delle manifestazioni promosse all’interno della settimana europea della gioventù 2013, lo stesso risulta essere l’unico evento della Provincia di Palermo. L’intera programmazione è consultabile su www.youthweek.it.

 

Il Workshop ha come obiettivo principale quello di approfondire le seguenti tematiche:

- La cittadinanza attiva dei giovani e l'anno europeo dei cittadini.

- La partecipazione dei giovani alla società democratica e alle elezioni del Parlamento europeo del 2014.

- Presentazione del programma Gioventù in Azione e focus sul prossimo programma concernente le politiche giovanili, YesEurope.

Sono previsti incontri con responsabili delle politiche giovanili, esperti di programmazione comunitaria e di diritto europeo.

 

L’incontro, al quale parteciperanno rappresentanze di diversi Istituti superiori bagheresi, è previsto per Lunedì 27 Maggio alle ore 9:00 a Palazzo Aragona Cutò, sito in Via Consolare. Ai partecipanti sarà consegnato un info kit fornito dall’agenzia nazionale per i giovani e un attestato di partecipazione.

Cordialmente il legale rappresentante:

Dott Filippo Sempiterno


Per informazioni:

Associazione Socio Culturale Nea Agorà, C.F. 90014010822, mail rappresentante legale Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 

La questione della sicurezza a Casteldaccia torna bruscamente in scena dopo la rapina di stamattina al Banco di Sicilia di piazza Dante.

Nel programma della coalizione Montesanto c’è una proposta all'avanguardia, la Smart City, che garantisce tra i tanti vantaggi la VIDEOSORVEGLIANZA GRATUITA sull’intero territorio.

Si tratta di un sistema di illuminazione pubblica che utilizza la tecnologia al Led a basso consumo, ma che presenta anche altre funzionalità come la connessione internet wireless gratuita, la possibilità della tecnologia Voip per le utenze telefoniche comunali e, appunto, un sistema di videosorveglianza che si appoggia ai lampioni per l’illuminazione pubblica.

Una soluzione che porterà all’abbattimento immediato del 40% sui costi della bolletta, oltre che al costo zero per la manutenzione durante tutta la durata della convenzione, che sarà prevista per non più di 5-7 anni.

Risparmio e servizi aggiuntivi. In un contesto di innovazione tecnologica come quello delle politiche energetica, questa è la soluzione migliore individuata dalla coalizione Montesanto.

Non certo il famigerato Project Financing, che ci siamo impegnati a revocare immediatamente, e che vincola il Comune a 25 anni di contratto per la spesa record – assolutamente ingiustificata e inaccettabile – di quasi 10 milioni di euro.

Coalizione Montesanto sindaco di Casteldaccia

 

Ogni anno ci troviamo di fronte alla stessa ricorrenza, sempre la stessa: la commemorazione di Giovanni Falcone. Ma quest’anno per Bagheria è un anno diverso.

Bagheria è sempre stata anche all’esame degli atti del pool una città ad alta densità mafiosa.

E Giovanni e i suoi colleghi hanno combattuto la loro guerra contro “cosa nostra”.

Questa guerra che è e deve essere anche la nostra perché Cosa Nostra non è ancora stata sconfitta ma fonda ancora i propri traffici nella nostra città.

E questo non perché lo sostiene il Partito Democratico ma perché lo evidenziano gli arresti, i morti che ritornano, il pizzo richiesto ai commercianti, l’usura e le varie articolazioni in cui Cosa Nostra ancora è infiltrata e continua ad infiltrarsi giornalmente.

Questa giornata per noi non deve rappresentare un semplice ricordo, una ricorrenza cui fare un comunicato sempre identico a se stesso.

Non è per la commemorazione che il pool ha sacrificato le vite dei propri uomini ma lo ha fatto consapevolmente per una lotta, dura, difficile e spesso definitiva perché lasciava sul campo di battaglia non solo “attori protagonisti” ma i tanti civili ed uomini della scorta uccisi per caso o solo perché facevano il loro dovere.

Adesso quella lotta deve continuare ad essere combattuta perché negli anni, anche durante quegli anni, in troppi ostacolavano il lavoro di chi con tenacia lottava per amore dello Stato e di chi in quegli anni non era ancora nato.

Nella visione di Futuro da consegnare alle nuove generazioni c’è ancora il rammarico che non tutto quello che poteva essere fatto è stato fatto e non tutti gli sforzi che possono essere fatti oggi sono compiuti da chi ha il dovere di compierli.

Bagheria appare oggi sola come allora, forse con più consapevolezza. Ciao Giovanni, nella speranza che il tuo testimone sia raccolto da altri e che quella verità che ti hanno impedito di scoprire sia finalmente scoperta.

Il Partito Democratico circolo di Bagheria

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