Politica

Venerdì 5 Settembre, si è tenuta una lunga seduta di consiglio comunale iniziata alle ore 11:30 e conclusa intorno alle ore 18.30. La seduta, avente come o.d.g. la ricerca di locali per ospitare provvisoriamente gli alunni della  scuola 'G.Puglisi', si è svolta, in sessione straordinaria ed urgente, su richiesta dei consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle.

Appare illogico che un gruppo di governo richieda la convocazione di un consiglio comunale straordinario ed urgente, il cui costo gravita sulla collettività, con il solo intento di impegnare l'amministrazione Monocolore 5 Stelle di trovare dei locali idonei ad accogliere gli alunni della scuola Puglisi, sita in contrada Monaco ed istituire un servizio bus-navetta, attraverso l'ausilio di ipotetici sponsor in attesa del completamento dei lavori di ristrutturazione, ampliamento ed innovazione tecnologica della stessa scuola. Il M5S dimentica di possedere il governo della città con una schiacciante maggioranza anche in consiglio  comunale, e di non avere finora perso occasione per manifestare il potere da  essa derivante.

Quindi l'illogicità di questa convocazione è data dal fatto che  visti gli argomenti presentati all'o.d.g. potevano gli stessi essere affrontati in una delle riunioni di gruppo del M5S ed inoltre in una riunione di capi gruppo, proponendo le relative soluzioni senza che vi fosse la necessità di convocare un consiglio comunale, con un conseguente aggravio di costi per la collettività.

Tra l'altro gli impegni assunti dall'amministrazione e cioè di consegnare la scuola alla collettività subito dopo le vacanze natalizie, di individuare locali idonei per sopperire all'attuale emergenza e l'istituzione di un servizio navetta trasporto alunni non necessitano di un atto deliberativo del consiglio.

Ecco perchè (inutile) il consiglio comunale! Nel corso della seduta si sono susseguiti gli interventi del Sindaco, dell'Ass. Fabio Atanasio, del Dirigente del settore e inoltre è intervenuto anche l'Ass. Balistreri che ha informato l'assemblea di voler predisporre un bando al fine di trovare eventuali sponsor che possano finanziare l'acquisto di un furgoncino, per istituire un servizio navetta che possa essere usufruito dagli alunni della scuola Puglisi in attesa della sua riapertura.

L'Amministrazione nel corso della seduta si è anche assunta l'impegno di consegnare la scuola alla collettività dopo le vacanze natalizie. Nonostante ciò nutro forti perplessità sulla possibile riapertura della scuola per il mese di Gennaio. La mia perplessità deriva dal fatto che ad oggi per il completamento dei lavori è necessario definire l'impianto elettrico, la collocazione degli infissi, la  realizzazione dell'impianto fotovoltaico e la sistemazione del giardino dell'area esterna; inoltre si deve anche tenere conto che nel corso dell'esecuzione dell'opera è stato necessario, in un primo momento apportare una prima variante e ad oggi una seconda, la quale deve essere definita, predisposta e sottoposta all'iter burocratico di rito; bisogna considerare altresì tutte le fasi di collaudo,verifica, rendicontazione e conformità degli organi preposti a farlo rispetto al progetto originario trattandosi di un opera finanziata con fondi stanziati dalla Comunità Europea; è infine opportuno prendere atto che ad oggi si sono esaurite le risorse economiche stanziate per l'esecuzione dell'opera e che quindi è necessario la rimodulazione di tutto il piano economico-finanziario.

Alla luce di tutte queste considerazioni, sono fortemente preoccupato che l'impegno assunto dall'amministrazione relativo ai tempi di consegna della scuola possa oggettivamente essere rispettato. La proposta dell'Ass. Rosanna Balistreri di acquistare un furgoncino 9 posti mi appare insufficiente data una utenza di 400 alunni; per l'appunto colgo l'occasione per ricordare che i medesimi disagi si avvertono, anche in altre scuole, da quanti risiedono nelle zone di periferia della città e dai concittadini della frazione di Aspra a causa dell'assenza di un servizio di trasporto pubblico.

Visti i piani dell' Amministrazione di consegnare la scuola a Gennaio, mi è sembrato oneroso l'acquisto di un mezzo per un così breve periodo di utilizzo, il cui acquisto comporta ovviamente spese riguardanti l'assicurazione, il bollo, la manutenzione e quant'altro, sempre a carico dell'Ente in già difficoltà finanziarie.

Grazie però all'emendamento presentato dai consiglieri Gargano e Lo Galbo supportato dal gruppo di minoranza e successivamente votato all'unanimità da tutto il consiglio, l'Amministrazione si è impegnata a noleggiare il mezzo anzichè acquistarlo. Esprimo inoltre il mio profondo rammarico per l'emendamento presentato dal sottoscritto e supportato dal gruppo di minoranza ma bocciato dal gruppo consiliare del M5S (maggioranza in aula), il quale invitava i consiglieri comunali ad impinguare le risorse economiche derivanti dai contributi degli ipotetici sponsor, con il ricavato dei gettoni delle sedute di consiglio comunale,da oggi fino alla data di consegna della scuola alla collettività.

Ho altresì invitato ad aderire alla mia iniziativa i componenti della giunta, naturalmente Sindaco escluso il quale ad onor di cronaca non percepisce nessuna indennità per i primi sei mesi di mandato. Il comportamento assunto da parte dei consiglieri del M5S appare alquanto contraddittorio in relazione a ciò che in più occasioni è stato da loro proclamato. Per quanto mi riguarda nonostante il M5S abbia bocciato l'emendamento da me presentato, conseguentemente e coerentemente ad esso, sono fin da subito disponibile ad offrire il mio modesto contributo per la
realizzazione del servizio.

Concludo, esprimendo la mia solidarietà nei confronti dei giornalisti ai quali è stato impedito immotivatamente da qualche consigliere del M5S di svolgere delle riprese con i propri telefonini, dato che la seduta era pubblica.

Mimmo Di Stefano, capogruppo PD in consiglio

nella foto da sx    Mimmo e Gino Di Stefano
 

Da più parti è stata salutata positivamente l'adozione di una delibera di giunta che impegna sindaco, assessori, consiglieri del Mov 5 stelle, ad autoridursi le indennità nette del 30%, che andranno destinate ad un fondo di bilancio per le emergenze sociali; delibera  a cui va detto hanno aderito quasi tutti gli altri consiglieri ( all'appello  mancherebbero solo le firme di due consiglieri di opposizione ).

Se torniamo sull'argomento lo facciamo  sia per sottolineare il valore politico di questa decisione che non è stato, credo, del tutto colto dall'opinone pubblica, oltre che per interloquire con il commento di un nostro lettore, verso il quale nutriamo una stima ed una considerazione particolari.

Intanto è vero che è uno dei punti del programma del Movimento 5 stelle che trova tempestiva attuazione: il 30% cui volontariamente rinunceranno gli eletti andrà a confluire su un fondo che servirà per gestire alcune emergenze sociali, materia di questi tempi abbondante.

A meno di 100 giorni dall'insediamento il sindaco mette in pratica un impegno, cosa rara da vedere nella politica di oggi, che si nutre sempre più di annunci e promesse.

E poi perchè siamo tra quelli che, assieme ad altri naturalmente, sin dal 2006 con un articolo su un periodico locale, mettemmo in guardia sulla lievitazione del capitolo di bilancio destinato alle indennità e ai rimborsi di sindaco assessori e consiglieri: nel nostro piccolo pertanto consideriamo la decisione un successo, non solo nostro, ma dell'opinione pubblica che su questo tema ha dimostrato una particolare sensibilità.

Questo impegno e quell'articolo in particolare ci sono valsi al tempo attacchi  beceri da diversi Don Chisciotte dalle spade di cartone: ricordiamo ancora una seduta di consiglio comunale che dedicò oltre due ore di dibattito al nostro articolo ed in cui parecchi sepolcri imbiancati si immolarono eroicamente  sull'altare della difesa di queste esose e immeritate indennità, mettendoci in croce senza alcuna possibilità di replica.  

Per questo diamo atto  ai consiglieri che hanno aderito alla determina di autoriduzione che si stanno dimostrando di ben altra pasta rispetto ai loro colleghi del passato, perchè stanno dando un esempio molto concreto in un panorama sociale devastato dalla crisi.  

Dicevamo e diciamo che il governo di una comunità è fatto anche di segnali: e rispetto alla precedente giunta che più  o meno un anno fa tornava ad aumentarsi le indennità perchè l'Alta Corte riteneva inapplicabile in Sicilia la norma della finanziaria targata Monti  che tagliava del 30% le indennità nei comuni che non rispettavano il patto di stabilità o che erano in dissesto, il segnale che arriva alla gente è un segnale forte e chiaro.

E poi perchè, the last but not the least, non parliamo di bruscolini: il fondo alimentato del 30% delle indennità cui sindaco, assessori e  consiglieri rinunceranno varrà ad occhio oltre 100.000 euro l'anno, che in cinque anni fanno 500.000 euro, che appunto non sono bruscolini. 

Ma l'obiezione alla quale ci sembra utile replicare è quella 'ragionata' fatta in un commento ad altro articolo sull'argomento da Vincenzo Martorana che spiega la propria contrarietà per la parte alla rinuncia del sindaco alla indennità per i primi sei mesi di carica, con il rischio che  "pur comprendendo la volontà di manifestare un drastico cambiamento di rotta rispetto al passato, ribadisco che la scelta è inopportuna per una serie di motivi. Voglio solo riportare uno di questi, visto che di altri ho parlato in altra sede. La rinuncia al compenso per il proprio incarico contribuirà a a rafforzare presso una parte dell'opinione pubblica l'idea che il lavoro intellettuale ha valore pari a zero e che è lecito chiedere qualsiasi prestazione di questo tipo "aggratis". Per paradossale contrappasso l'indennità relativa al periodo successivo ai primi sei mesi verrà recepita come "soldi rubati".

Semplicemente non pensiamo che esista questo rischio, anche perchè il 'fare politica' non può definirsi, nè viene percepita come attività intellettuale in senso stretto, confrontabile con quella di un medico, di un ingegnere, di un avvocato, da un artista  o da altro professionista, dal quale ci sentiamo,( il più delle volte sbagliando),  'rubati' i soldi perchè dopo 15' di visita o di consulto ci chiedono o 100 o 500 euro, e per due ordini di motivi.

Perchè un tempo la politica era sicuramente più servizio e più passione rispetto a quanto non accada adesso e si faceva gratuitamente o quasi (ed al caso anche rimettendoci), e poi perchè a fare politica concorrevano un tempo, ma anche oggi, anche se certamente di meno, operai, braccianti, artigiani, piccoli impresari, insomma classe operaia e ceti medi.

Si è voluto invece, crediamo, con questo escamotage da parte del Movimento 5 stelle, certo con un pizzico di demagogia e di opportunismo elettorale, mandare un segnale che l'elettorato ha mostrato di apprezzare:  anche perchè quella del sindaco  non è stata una rinuncia solo formale, ma qualcosa che porterà a questo fondo sociale qualcosa come 20.000 euro.

Ed alla fine pensiamo banalmente che anche il giudizio su queste cose sarà conseguente a quanto Patrizio Cinque e la sua amministrazione sapranno realizzare.

 

 

Una nota informativa sulla TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili) che fa parte dell’IUC (Imposta Unica Comunale) insieme ad IMU e TARI, è stata diramata e pubblicata sul sito web comunale per informare i cittadini, proprietarie e inquilini sugli obblighi di norma in materia.

Tra le informazioni più importanti cui il contribuente deve porre attenzione è che la TASI è in autoliquidazione, quindi al contribuente non verrà inviato nessun modello da parte degli Uffici Comunali ma sarà lo stesso utente che dovrà provvedere al calcolo e alla compilazione del modello F24, con mezzi propri o tramite terzi.

Come è noto la finalità del nuovo tributo, che a Bagheria è stato deliberato con le delibere commissariali n. 8 e 9 del 5 giugno 2014, si intende finanziare i cosiddetti servizi indivisibili erogati dal Comune (manutenzione delle strade, illuminazione pubblica , cura del verde pubblico,ecc….).

Nel documento vengono indicate le aliquote: 

-per abitazione principale e relative pertinenze 2 per mille ;

-per altri fabbricati 2 per mille, per fabbricati produttivi di Cat. D/10 1 per mille.

-per fabbricati produttivi di Cat. D (escluso D/10) 2 per mille;

-per aree edificabili 2 per mille;

La scadenza di pagamento: prima rata da versare entro il 16 ottobre 2014; seconda rata da versare entro il 16 dicembre 2014. (è possibile versare l’intero importo in un’unica soluzione entro il 16 ottobre 2014) i codici da utilizzare per il versamento, ed il codice catastale del Comune.

Sul sito del Comune di Bagheria sarà possibile a breve un link al quale accedere per effettuare il calcolo dell’imposta.

Per ulteriori informazioni si rimanda alla nota. Per ogni approfondimento è possibile contattare l’ufficio tributi: Sig.ra Gagliano Anna Laura telef. 091/943289 e-mail :Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., o Sig.ra Zizzo Giovanna telef. 091/943296 e-mail :g.zizzo@ comune.bagheria.pa.it.

La nota è scaricabile dal sito web del Comune.

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Durante una pausa del consiglio comunale di oggi siamo stati protagonisti, nostro malgrado, di uno scontro al calor bianco con il consigliere D'Anna del Movimento 5 stelle.

Mentre il sindaco Patrizio Cinque discuteva con alcuni dei genitori degli alunni della scuola G.Puglisi che protestavano vibratamente, (ma niente di che), il consigliere D'Anna con tono supponente e autoritario intimava alla collega Viviana Lamesta, seduta tra il pubblico, di smettere di scattare delle foto, cosa che peraltro stavano facendo già anche altri presenti.

Il tono ultimativo usato dal consigliere, oltre che la manifesta assurdità della richiesta, ci ha fatto montare il sangue alla testa e abbiamo alzato di parecchi decibel il tono della voce nel confronto ravvicinato con il consigliere D'Anna.

Il fatto è che ancora, malgrado gli anni, di fronte alle palesi assurdità, ingiustizie e tentativi di prevaricazione, riusciamo ancora a manifestare la nostra indignazione, magari eccedendo.

Tre considerazioni: in primis i luoghi dove si esprime e si esercità la democrazia, ed è il caso delle sedute pubbliche del consiglio comunale, non possono essere luoghi in cui si possa limitare il diritto all'informazione che si esplicita anche con il fare foto e video: siamo abituati a vedere in tv anche nel Parlamento italiano scene, deprecabili sì, ma reali e vere di deputati che si scontrano talvolta  quasi fisicamente o contestazioni colorite in certi casi messe in campo anche dai deputati del Movimento 5 stelle; momenti di tensione e di scontro politico che vengono giustamente documentati dai media presenti.

Sorprende anche che questi tentativi di 'oscuramento' vengano da un Movimento che questi strumenti della comunicazione, pensiamo allo streaming, li ha giustamente usati per le proprie strategie politiche.

Pensare, nella società di oggi con la diffusione della tecnologie, di volere limitare in qualche modo, questo diritto-dovere di chi opera nel settore dell'informazione è un sintomo preoccupante.

In secondo luogo, non si capisce perchè il consiglio comunale di Bagheria dovrebbe essere una sorta di santuario inviolabile dagli strumenti di ripresa di foto e video non appena si manifesta una sia pur minima e banale contestazione da parte del pubblico.

Non sta scritto da nessuna parte ed in nessun regolamento, ed a rifletterci  è stupido prima ancora che inutile, pensare che si cancellino le contestazioni vietando di fare foto e riprese video 

Ma non basta: durante l'ultimo anno della sindacatura di Vincenzo Lo Meo accadeva molto spesso che gruppi di attivisti del Mov 5 stelle seduti tra il pubblico usassero macchine fotografiche e tablet per riprendere interi stralci delle sedute di consiglio comunale, e nè il presidente del consiglio nè il sindaco, pur contrariati, si sognarono mai di impedirlo.

Non solo, ma più di una volta ci accadde di dovere personalmente difendere dai malumori di qualche politico del tempo, intollerante di quei controlli ravvicinati, il diritto  degli attivisti del Mov 5 stelle, come di chiunque altro che lo volesse, di documentare quanto per loro era giusto e opportuno fotografare o riprendere durante una seduta pubblica del consiglio comunale.

Ed infine ci auguriamo che si tratti di un caso isolato perchè qualora episodi del genere dovessero ripetersi, saremo pronti a segnalarle all'Ordine dei giornalisti, all'Associazione della stampa e agli organi regionali di controllo degli enti locali.

Angelo Gargano

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