Politica

 

Gentilissima redazione,

dovendoci tutelare sia come cittadini, ma soprattutto come impiegati di una azienda, la quale è sorta da accordi politici, gestita sempre da politici ed infine messa in liquidazione sempre dagli stessi uomini che ricoprono incarichi, che gestiscono il potere, che sanciscono la fine è l’inizio di una vita professionale, è doveroso da parte nostra fare delle precisazioni a quanto detto, letto, scritto e talvolta anche urlato contro la nostra persona, le nostre figure professionali additando, generalizzando, qualificandoci tutti come criminali.

E’ vero che alcuni dipendenti hanno un passato alquanto “colorito”, ma è pur vero che, per fortuna hanno colto a volo la possibilità del riscatto nella società.

Iniziando dal famoso blitz, che già la parola di per sé, è alquanto provocatoria, è stata sbandierata ai quattro venti, la presenza di solo 14 dipendenti alle ore 22.00, ebbene non si è tenuto conto della rotazione del personale, in quanto le presenze totali in servizio per il giorno in questione, erano 38 suddivisi in più turni.

Giorno 15 Ferragosto, la raccolta non è stata effettuata, in quanto il Ministero dell’Ambiente del Territorio e delle Acque, ha condannato con un giorno di sospensione del servizio di raccolta e trasporto, tutti gli A.T.O. della provincia di Palermo, in quanto ci sono state delle anomalie nel conferimento dei rifiuti in discarica.

Ma continuiamo con i sabotaggi, è stato detto che: vaschette di pattatine erano presenti nel serbatoio dei mezzi, che erano stati sabotati dei sensori di un auto compattatore e che dell’acqua è stata intromessa nei serbatoi carburante dei mezzi. 

Nel primo caso la vaschetta di patatine era stata usata come tappo per il serbatoio del carburante, in quanto più volte comunicato, non siamo riusciti ad avere il tappo per il mezzo in questione che ne era sprovvisto, per la perdita accidentale dello stesso. Se si voleva fare del danno si usava lo zucchero o il sale, non rimanevano tracce, anche i bambini lo sanno!!!

Nel secondo caso i sensori erano guasti da tempo, così come più volte comunicato, ma per onestà intellettuale se qualche lettore della presente, potesse avere il più minimo dubbio sulla spiegazione dei fatti, può contattare la ditta Eurotech s.r.l.s. Via Ingmanh 1 Palermo, affidataria delle riparazioni meccaniche sui mezzi a nolo e di proprietà del comune.

E per quanto riguarda l’acqua, anche un mezzo comunale e precisamente l’autobotte che rifornisce i plessi scolastici ha avuto questo problema, può darsi che il problema era al rifornimento del carburante?
Ma proseguiamo con i fatti, perché siamo continuamente, costantemente in emergenza a Bagheria per la raccolta dei rifiuti?

Ebbene, giorno 22 Agosto la ditta affidataria della parte di territorio detta mini aro, cessa la propria attività.

Il contratto è scaduto. L’azienda con i ventisette dipendenti e i propri mezzi, non esercitano più la raccolta.

Il co.in.r.e.s., che gestisce la raccolta nel restante 60-65 % di territorio da un giorno all’altro, deve gestire tutto il territorio non avendo i mezzi adeguati, avendo del personale in ferie, i quali dipendenti avevano fatto richiesta, autorizzata circa 1 mese prima, prendendo relativi impegni economici.

L’amministrazione cosa fà, noleggia dei mezzi, i quali devono fronteggiare la parte di territorio di vecchia e ora di nuova pertinenza. Ma c’è un però, nella stipula del noleggio, si comunica all’ente che questi mezzi non sono adeguati per andare in discarica, che ricordiamo è a 170 Km, quindi fra andata e ritorno sono circa 340 che corrispondono a 6 ore di marcia, ma che sono stati noleggiati per la raccolta differenziata. Quindi cosa succede? quei pochi mezzi, e dire logorati è un eufemismo, iniziano ad avere dei guasti meccanici, Ma la colpa di chi è? sempre del co.in.r.e.s., dei lavoratori del co.in.r.e.s., di questi diavoli, delinquenti, farabutti e fannulloni. Riportiamo testualmente gli aggettivi usati.

Non è stato detto che;
Con l’ordinanza 191 l’amministarzione comunale è titolare del servizio di igiene urbana nel territorio comunale e non più il co.in.r.e.s.

abbiamo segnalato più volte la necessità di adeguare i mezzi per la raccolta, che gli stessi mezzi erano del 1987, 1989, 1995, 1996, 2000, lasciamo a Voi lettori le giuste considerazioni .
Abbiamo segnalato, ed era il mese di Giugno, l’assoluta mancanza di sacchetti per i cestini getta carta dei corsi Umberto e Butera, ancora oggi nulla è dovuto, che gli operatori ecologici sono stati per mesi e mesi senza guanti, ma anche in quel periodo hanno raccolto l’immondizia. 

La richiesta della marcatura computerizzata delle presenze, è stata più volte pretesa da noi stessi dipendenti, in quanto consideriamo noi stessi padroni del proprio destino e del proprio futuro, quindi chi sbaglia paga.

La cifra raggiunta da alcuni dipendenti per il netto in busta (esempio: 2300,00 €) è dovuto allo stipendio base di circa 1200,00, alle quali si sommano circa 160,00 per due bambini e consorte a carico, e dulcis in fundo, al servizio notturno che incide di circa 6,00 € per ora svolta, ciò vuol dire 36,00 € al giorno per 31 giornate lavorative, per un totale di servizio notturno mensile pari a circa 1100,00 € lorde, ma non è stato detto che il dipendente che guadagna così tanto, cosciente del fatto che in questo momento di crisi lavorativa si deve reputare un super fortunato, abbandona la propria famiglia dalle 22,00 alle 04.00 di ogni giorno da giorno 1 a giorno 31 comprese le domeniche. Si commenta da solo, lo sbandierare in pubblico le cifre percepite dai dipendenti!! Alla faccia della legge sulla privacy!!!!!

Abbiamo segnalato agli uffici del controllo e delle sanzioni, le eventuali assenze ingiustificate.Il personale addetto al controllo utilizza proprie autovetture e propri telefonini per gestire il personale, quindi a proprio spese. L’autoparco comunale è sprovvisto di servizi igienici e spogliatoi.

E’ stato invece detto che; sono ladri, bruciamoli al rogo, farabutti, fannulloni, licenziamoli subito, facciamo intervenire l’esercito, etc etc. 

L’ultima nostra considerazione è, ma lo spirito di collaborazione dovrebbe essere questo?. Se oggi e domani, varie parti della città saranno pulite, ebbene qualcuno sarà stato!!!, per quelle piene di rifiuti, non tutte le colpe sono nostre. Tra noi dipendenti c’è sempre qualche mela marcia, così come tra i politici, tra i dipendenti comunali, e tra i dipendenti delle ditte private. Generalizzare, il qualunquismo, l’additare, è sinonimo di debolezza. Distruggere un qualcosa per non sapere cosa costruire o per costruire un qualcosa con delle fondamenta ancor più deboli, ne vale la pena? bMascherarsi , nascondersi, sfuggire alle proprie responsabilità, è da ipocriti. Ma può darsi che dietro a tutto ciò, ci sia la volontà di lasciare la spazzatura per terra? Può darsi che ci sia un dietrologismo politico, un complotto, in modo da liberarsi DEFINITIVAMENTE del co.in.r.e.s.?? 

Non sappiamo ciò. Ma è una domanda che ogni giorno ci assilla!!!

Basta con le caccia alle streghe!! Offendendo o procurando la morte sociale per qualche dipendente, non si risolve il problema dei rifiuti a Bagheria; che l’amministrazione Cinque faccia leva nei confronti delle istituzioni regionale che nulla hanno fatto per aiutare i comuni a risolvere la questioni dei rifiuti, che fine ha fatto la legge 9 del 2010? Dove sono le SRR??
Tristemente certi, che una nutrita schiera di commentatori e follwer, dal momento in cui potrà leggere la presente, si accanirà ancor di più contro i dipendenti co.in.r.e.s. , lasciamo alla cittadinanza bagherese il nostro racconto autentico dei fatti. 

Firmato:

I dipendenti del co.in.r.e.s. dell’unità di Bagheria che hanno lavorato, e che anche domani lavoreranno onestamente. 

La Giunta municipale con la delibera n. 36 del 4 settembre 2014 ha approvato la nuova redazione del piano anti-corruzione che sarà redatta dal nuovo segretario generale nella qualità di funzionario anti corruzione.

L’attuale piano era stato approvato con delibera n.22 del 19 febbraio 2014. I piani di prevenzione della corruzione sono soggetti a revisione annuale, nel caso specifico la riedizione si rende necessaria anche a seguito della dichiarazione di dissesto dell’Ente successiva alla realizzazione del piano.

Il nuovo piano dovrà considerare anche l’ opportunità di prevedere un crono programma delle azioni previste dal piano stesso e la realizzazione di un’apposita modulistica che possa essere di aiuto alla dirigenza per l’attuazione di tutte le azioni.

Il nuovo piano verrà, tra l’altro, implementato e corretto all’articolo 12, con il seguente punto: lettera h) mobilità, concorsi, progressioni verticali e prove selettive di qualsiasi natura per l’assunzione del personale e progressioni di carriera. La posizione di tutti i dipendenti comunali in servizio: in particolare il corretto inquadramento del personale comunale, la corretta applicazione delle norme del contratto collettivo nazionale di lavoro e contratto integrativo e della quantificazione e applicazione del fondo di efficienza”.

Fonte  Ufficio stampa del comune di Bagheria

 

la giunta in una foto di archivio

Nasce come una comune dichiarazione di intenti, qualche settimana fa, il Patto di Ventimiglia, oltre 50 sindaci della provincia di Palermo che ieri si rivedono per trovare una strategia comune  per affrontare unitariamente nei confronti dell'interlocutore Regione le problematiche del territorio, mettendo al primo posto quelle legate agli Ato rifiuti e all'Ato idrico, vere spine nel fianco degli amministratori locali.

E martedì pomeriggio nell'aula consiliare del comune di Bagheria, ci sono almeno una trentina tra sindaci e loro delegati, e tra questi spicca la presenza del sindaco di Palermo Leoluca Orlando al tavolo della presidenza assieme ai sindaci di Bagheria, Ventimiglia e Villabate.; c'è  l'on La Rocca del MoV 5 stelle, il presidente del consiglio Claudia Clemente, assessori e consiglieri di vari schieramenti, e l'ing. Francesco Greco, responsabile regionale del sistema dighe e commissario dell'Ato idrico che dovrà curare il passaggio di risorse idriche, reti e personale dalla fallita APS al nuovo soggetto gestore ( un nuovo consorzio o l'Amap?), oltre che consulente del sindaco di Bagheria per le problematiche connesse al suo ruolo.

Ad introurre il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque che enuclea i motivi dell'incontro e le emergenze gravi che sono due: Gestione rifiuti e Gestione acque, ma non va trascurata, come sottolinea Orlando, il tema degli edifici scolastici delle superiori già di competenza provinciale: ci sono alcune scadenze e alcuni punti fermi con i quali i sindaci nei vari interventi sono obbligati a confrontarsi e scontrarsi soprattutto, a partire dal fatto che il 30 settembre 2014 ci sarà la cessazione di ogni attività di gestione rifiuti da parte degli Ato con contestuale decadenza dei commissari liquidatori, con la prospettiva che non essendo state costituite e attivate in molte aree della Sicilia le cosiddette S.R.R. (Società per la regolamentazione raccolta rifiuti) previste dalla legga 9 del 2010, il rischio sarà il caos più totale.

altEd è per questo che in un documento chiedono al presidente della Regione Rosario Crocetta di proprogare per sei mesi dei consorzi rifiuti, Coinres ompreso, anche se in questo caso il comune di Bagheria ha fatto già i primi passi, sia con la proposta di un Aro comunale che con quella più radicale di fuoriuscita dal Coinres.

Ed ancora ormai ci sono sentenze dell'Alta Corte che si è pronunciata contro la gestione delle risorse idrica in forma singola da parte dei comuni, e che a gestire il cosiddetto ciclo delle acque dovranno essere delle società d'ambito.

In poche parole, questioni quali discariche, depuratori, risorse idriche non sono problematiche gestibili da comuni singoli, anche perchè la legge prevede esplicitamente e obbligatoriamente una forma associata dei comuni per la gestione.

Ma ci sono anche i numeri di un debito con cui sindaci e consorzi dovranno confrontarsi, ed è quello di un debito pauroso accumulato dal Coinres, 90 milioni, di cui 27 pesano sulla sola Bagheria, che la perdita annuale di esercizio per 6 milioni di euro l'anno per la fallita APS, malgrado l'acqua pagata a caro costo e le reti colabrodo.

Il Patto di Ventimiglia vuole diventare in qualche modo soggetto di questi processi di cambiamento anche se da un comune all'altro le problematiche possono essere diverse, ma non solo.

altSi candidano questi comuni ad assumere i compiti e le responsabilità, ma anche evidentemente si augurano, le risorse che erano delle disciolte province, ed in questo senso la presenza del sindaco di Palermo è un elemento rassicurante, con la città che con le sue potenzialità progettuali può canalizzare risorse europee verso i territori metropolitani, e che anche per le problematiche già emergenti può rappresentare un  punto di aggregazione e di riferimento sia per quanto riguarda le gestioni idriche, il sindaco Orlando infatti ha candidato l'Amap, che con opportune modifiche statutarie potrebbe accogliere nel proprio ambito di gestione altri comuni che ne facessero richiesta, sia con il megadepuratore di Acqua dei Corsari che può servire anche territori e comuni vicini alla città.

Insomma tanta carne al fuoco, ma i tempi stringono e dalle formulazioni di intenti occorre passare al momento delle decisioni.

 

Angelo Gargano

 

Con la delibera di Giunta n. 35 del 4 settembre 2014 la Giunta comunale guidata dal sindaco Patrizio Cinque ha dato indirizzo politico al dirigente del settore II Lavori Pubblici di predisporre un atto deliberativo di approvazione da parte del consiglio comunale che riguardi il recesso dell’adesione dal Coinres (Consorzio intercomunale rifiuti energia servizi) con decorrenza dalla data di costituzione del nuovo soggetto gestore.

Intenzione dell’amministrazione comunale è attivare una società di scopo, nella forma giuridica di società di capitali (Spa o Srl) a capitale pubblico. Per il personale si procederà mediante procedure selettive pubbliche ed a tempo determinato, o in subordine mediante appalto con affidamento a terzi.

L’amministrazione ha comunque intenzione di salvaguardare i livelli occupazionali assegnando premialità o titolo di preferenza, in sede concorsuale, per tutti i dipendenti già in forza al Coinres

Un po’ di storia: Come è noto la legge 22 del ’97, il cosiddetto decreto Ronchi prevedeva gli ATO, Ambiti territoriali ottimali, finalizzati alla gestione unitaria del servizio di raccolta dei rifiuti superando la frammentazione delle gestioni comunali. Con un’ordinanza dell’allora governatore siciliano nel 2001 vennero creati ed individuati i nuovi ATO e tra questi l’Ato Palermo 4 che gestiva 22 comuni tra cui Bagheria.

Nel 2004, a seguito dell’emanazione delle direttive operative per l’avvio degli ATO, l’allora Giunta comunale, con la delibera 140/2004, procedette alla ricognizione delle risorse umane e strumentali per il transito delle stesse nella società d’ambito. Nel 2006 avvenne il trasferimento e si sottoscrisse, trai comuni soci, il contratto di servizio per la gestione dei rifiuti.

Il Coinres fu l’unico Ato di Sicilia, si legge nell’attuale delibera di Giunta, a non costituirsi in società di capitali (SpA o Srl) mantenendo la propria natura giuridica pubblica, cosa che non avrebbe permesso giuridicamente il transito del personale dalle società private che avevano in appalto il servizio al Coinres, violando l’articolo 35 del decreto legge 165/2001 e l’articolo 97 della Costituzione.

Sono infatti tutt’ora in corso le indagini dopo che il Comune di Bagheria ha denunciato tali violazioni alla Procura della Repubblica di Termini Imerese e alla Procura della Corte dei Conti.

La gestione del consorzio sin dal 2006 si è mostrata fallimentare sotto il profilo contabile, economico e giudiziario.

Diverse le anomalie: continue assunzioni di personale senza programmazione, (si veda anche il caso delle 200 unità ex dipendenti dell’agenzia interinale Temporary o il reclutamento di 48 unità provenienti da ditte bagheresi senza il prescritto preventivo atto di ricognizione), affidamenti di appalti senza procedure di gara, nessuna programmazione o investimenti per le spese di impianti ed attrezzature, perdite di gestione tra il 2007 ed il 2013 pari a 90 milioni di euro di cui 27 milioni quali quota parte bagherese, progressioni di carriera senza concorsi, infiltrazioni mafiose come testimoniato dalle risultanze di relazioni della commissione parlamentare antimafia, assenteismo ed interruzioni di pubblico servizio denunciati all’autorità giudiziaria e alla magistratura contabile, mancata relazione dei bilanci preventivi e consuntivi, e sentenze che annullano i bilanci dal 2010 al 2013 e che dichiarano nulli i bilanci 2007 – 2008 – 2009

Senza contare le condanne definitive della Corte di appello della Procura della Corte dei Conti di Palermo (sentenza 780/2012) a carico di due presidenti del Consiglio di amministrazione del Coinres per danno erariale per oltre 3 milioni di euro; cui si aggiunge anche il rinvio a giudizio di 13 dipendenti consortili operanti a Bagheria per truffa ai danni dell’amministrazione consortile e la condanna, in primo grado, per un capo squadra per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso.

Tali fatti, di per sé – si legge nella delibera 35 – giustificherebbero il recesso dal Coinres da parte del Comune di Bagheria”.

altAd ogni modo nel 2010 la legge 42/2010 previde la soppressione degli Ato: gli Ambiti sarebbero dovuti cessare il 30 settembre 2013 e trasferiti in capo ai nuovi soggetti gestori.

Sempre una legge regionale, la n.9/2010, ha previsto che i comuni, sia in forma singola che associata, potessero procedere all’affidamento, organizzazione e gestione del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti.

I Comuni dunque potevano procedere alla perimetrazione dei territori comunali costituendo le Aro (Area di raccolta ottimale) con uno specifico piano di intervento e capitolato d’oneri.

Bagheria considerata la sua estensione e popolazione costituisce un unico ARO e fu la prima a redigere un piano di intervento per attuare una gestione in forma singola. Con il decreto n. 2023/2013 dell’assessorato regionale all’Energia e Servizi di Pubblica Utilità il piano è stato approvato.

A tutto ciò si aggiunga anche il recesso dal Coinres, con la conseguente sospensione del versamento della quota parte di concorso per il funzionamento del Consorzio, da parte del Comune di Bagheria, ente di dissesto, rappresenterebbe un risparmio dal momento che il costo mensile per i rifiuti impegna circa 900 mila euro mensili.

Ora la decisione passa al Consiglio comunale.

Fonte  Ufficio Stampa del comune di Bagheria

_______________________

Altri articoli...