Politica

Oggi, Festa della mamma, il cimitero comunale era pieno di gente, tanti venuti anche da Palermo e dai paesi vicini.

Il cimitero di Bagheria offriva ai loro occhi il solito spettacolo di degrado: loculi rotti, sporcizie, cumuli di detriti, bottiglia di palstica abbandonnate per terra, erbacce nelle aiuole e nei viali, rifiuti e fiori rinsecchiti sparsi ovunque.

Ma soprattutto, malgrado si potesse prevedere che il cimitero oggi sarebbe stato pieno di visitatori, c'erano le fontanelle a secco, con la gente a spartirsi quel poco di acqua che qualcuno si era portato prudentemente da casa.

Quello che dovrebbe essere un luogo in cui si coltiva il culto dei morti, un luogo di rfilessione e di pace, è diventato un luogo di offesa alla memoria, un luogo dove non c'è rispetto per i morti, ma neanche per i loro familiari che frequentano il cimitero.

Quì, lo sappiamo, c'è la crisi.

Ma che la crisi finanziaria la debba a pagare anche chi è passato a miglior vita è una cosa che ci indigna e che rattrista allo stesso tempo.

CISL-BAGHERIA  Il responsabile Michele Bartolone

nella foto un porticato del cimitero monumentale di Bagheria restaurato (Chiesa Anima Sante)

 

Riteniamo inaccettabile che i 190 lavoratori a tempo determinato del Coinres, fino ad oggi tutelati da prerogative contrattuali dal punto di vista normative, retributive e contributive, si possano prestare a forme di 'reclutamento' discriminante rispetto ad altri lavoratori impegnati negli stessi servizi e con forme di contrattualizzazione diversa, nessun lavoratore dovrebbe rimanere a casa, qualche amministratore comunale potrebbe trovarsi nelle condizioni di non essere in grado di affrontare una vera emergenza sanitaria nei loro comuni. 

Ribadiamo la richiesta, la proroga dei lavoratori fino all'attivazione delle Srr prevista per il 30 settembre prossimo. A scriverlo in un documento unitario sulla vertenza del Coinres inviato all'assessore all'Energia Marino in vista dell'incontro in IV commissione all'Ars sulla vicenda dei 190 lavoratori del Coinres che si terrà martedì prossimo , sono i sindacati Fp Cgil Fit Cisl e Uil Palermo. 

Scade oggi la proroga dei contratti dei 190 lavoratori.

Ci troviamo ancora di fronte alla scelta del commissario liquidatore del Coinres di chiudere i rapporti di lavoro, procedura, che, oltre ad essere in contrasto con le norme che disciplinano i licenziamenti collettivi, rischia di compromettere il futuro occupazionale di questi lavoratori e dei servizi a loro affidati; tutto ciò in conflitto con la legge regionale che prevede nuovi assetti per la gestione dei rifiuti e che rinvia al 30 settembre dell'anno ogni eventuale proroga.

I sindacati scrivono: la procedura dei licenziamenti è addirittura in contraddizione con quanto confermato da più tempo e in diverse sedi ufficiali dalla quasi totalità dei comuni soci, i quali hanno sostenuto l'assoluta necessità di mantenere l'ordinario servizio d'igiene ambientale anche grazie all'uso questo personale che si trova ormai in servizio da diversi anni

. I sindacati concludono : auspichiamo che la vertenza che riguarda i 190 lavoratori sia fatta propria dalla componente politica regionale dell'Ars e dal governo, al fine di scongiurare, insieme la macelleria sociale.

 

 

Sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 21 del 03 maggio 2013 i regolamenti di attuazione dei “Prestiti Partecipativi” e delle agevolazioni agli “Investimenti di partenariato pubblico-privato”. Si tratta di importanti strumenti per finanziare le piccole e medie imprese in un momento in cui è sempre più difficile l’accesso al capitale di credito tradizionale.

Prestiti Partecipativi
I Prestiti Partecipativi hanno l’obiettivo di favorire e promuovere in Sicilia la partecipazione del capitale privato al finanziamento dei programmi di sviluppo delle piccole e medie imprese,
Soggetti beneficiari
Sono erogati alle piccole e medie imprese costituite sotto forma di società di capitale, con capitale sociale interamente sottoscritto e versato non inferiore al minimo stabilito dalla legge per le società per azioni. Le società devono essere in attività da almeno tre anni ovvero, in caso di società in start up, devono essere composte da soci promotori con quote di partecipazione oltre al 50% del capitale, che vantano esperienza specifica nel settore.
Settori e spese ammissibili
Sono ammissibili tutti i settori produttivi, commerciali e turistico-alberghieri, restando esclusi i settori immobiliari. Le spese ammissibili sono quelle a fronte di programmi di sviluppo, quelle riguardanti la realizzazione di nuovi investimenti fissi, e/o per l’attività produttiva ed il potenziamento della rete commerciale, e/o per l’efficientamento degli aspetti organizzativo-gestionali, che comportino un incremento del fabbisogno finanziario aziendale.
Determinazione dell’ammontare del prestito
Il prestito partecipativo concedibile sarà di importo sino al 100% degli investimenti ritenuti ammissibili e non potrà risultare superiore a cinque volte l’ammontare del capitale sociale versato ed esistente alla data di presentazione della domanda, e comunque all’importo capitale massimo di € 2.500.000,00.
Durata e condizioni
I prestiti partecipativi avranno una durata massima di otto anni, ivi compreso un eventuale periodo di utilizzo e preammortamento non superiore ad un anno.
L’onere della remunerazione degli interessi graverà sulla società beneficiaria dell’intervento mentre le quote di ammortamento del capitale saranno corrisposte dai soci, che avranno l’obbligo di convertire tali versamenti in capitale sociale in misura corrispondente alle quote capitali delle rate di ammortamento via via rimborsate. Le operazioni saranno assistite da garanzie reali e/o personali da prestarsi in via principale da parte dei soci ed in via sussidiaria dalla società beneficiaria.
Presentazione e Valutazione delle domande
Le istanze, redatte in carta semplice, dovranno essere inoltrate a mezzo di lettera raccomandata dalle imprese in possesso dei requisiti di legge all’IRFIS-FinSicilia S.p.A – Via Giovanni Bonanno, 47 – 90143 Palermo. L’IRFIS procederà alla valutazione delle domande sulla base della validità tecnico-economica e finanziaria dell’iniziativa proposta.

Agevolazioni agli “investimenti di partenariato pubblico-privato”
La norma si prefigge di favorire e promuovere in Sicilia gli investimenti di partenariato pubblico-privato, per la realizzazione, la costruzione, l’ammodernamento, la ristrutturazione, la manutenzione, di infrastrutture e di opere di pubblica utilità, mediante la concessione alternativa da parte dell’IRFIS-FinSicilia S.p.A.:
 di contributi in conto interessi in favore delle piccole e medie imprese che perfezionino finanziamenti a medio e lungo termine con gli enti creditizi operanti in Sicilia;
 di finanziamenti sotto forma di mutui.
Soggetti beneficiari e settori di intervento
I soggetti beneficiari sono le piccole e medie imprese con sede legale ed operativa in Sicilia che sono aggiudicatarie di appalto in concessione, ai sensi della vigente normativa in materia, per la realizzazione e successiva gestione di opere pubbliche, e/o infrastrutture di pubblica utilità, nel territorio della Regione siciliana, nei settori: produttivo, commerciale, artigianale, turistico-alberghiero, della lavorazione e trasformazione dei prodotti agricoli, della mobilità, dei porti turistici, dello sport e del tempo libero, della sanità, dei servizi sociali, dell’istruzione, dell’educazione, della formazione, della valorizzazione: della cultura, delle tradizioni, dei beni archeologici, storici, artistici e monumentali.
Ammontare dell’agevolazione e investimenti ammissibili
Per i finanziamenti indiretti, perfezionati con gli enti creditizi convenzionati con l’IRFIS-FinSicilia S.p.A. concessi entro il limite massimo del 75% dell’investimento ammissibile, al netto dell’eventuale quota di intervento da parte dell’autorità pubblica, l’agevolazione consiste in un contributo in conto interessi, pari al 60% del tasso applicato all’operazione, concesso nei limiti comunitari previsti per gli “aiuti de minimis”, secondo le modalità di cui al successivo punto 5.
Per i finanziamenti diretti, concessi dall’IRFIS-FinSicilia S.p.A. a valere sulle specifiche disponibilità del Fondo unico a gestione separata, entro i limiti comunitari previsti per gli “aiuti de minimis”, l’importo concedibile non potrà comunque superare € 2.000.000,00, nel limite massimo del 75% dell’investimento ammissibile, al netto dell’eventuale intervento da parte dell’autorità pubblica.
Durata e modalità di erogazione
I finanziamenti diretti e indiretti hanno una durata massima di quindici anni, ivi compreso un periodo di utilizzo e preammortamento non superiore al tempo necessario alla realizzazione dell’opera sino al collaudo, comunque non superiore ad anni quattro. L’erogazione del finanziamento diretto ed indiretto avverrà sulla base di stati di avanzamento delle opere finanziate certificati dalla direzione dei lavori.
Presentazione e Valutazione delle domande
Le istanze, redatte in carta semplice, dovranno essere inoltrate a mezzo di lettera raccomandata dalle imprese in possesso dei requisiti di legge all’ente creditizio interessato, convenzionato con l’IRFIS-FinSicilia e per conoscenza all’IRFIS-FinSicilia S.p.A. – Via Giovanni Bonanno, 47 – 90143 Palermo.

Dott. Roberto Lo Meo,
Funzionario di Sviluppo Italia Sicilia S.p.A.
 

E’ stato pubblicato sul sito WEB comunale, nella sezione dedicata al progetto Home Care Premium, l’avviso pubblico per l’assistenza domiciliare per l’intervento in favore di soggetti non autosufficienti e fragili – utenti dell’INPS.

La domanda si presenta solo on line. Sul sito dell’INPS è disponibile l’avviso ed una guida alla compilazione.

La definizione dei destinatari degli interventi, i criteri e le modalità per accedere alla prestazione nonché le fasi di erogazione della prestazione stessa sono descritti nell’Avviso pubblico. L’avviso è rivolto ai dipendenti e pensionati pubblici, iscritti all’INPS Gestione dipendenti pubblici (D.L. n. 45/1997), per i loro coniugi e conviventi, per i loro familiari di primo grado. All’interno dell’avviso sono previste tre figure distinte che possono comparire nella richiesta della prestazione e nella sua fruizione: il titolare “dante causa”, il beneficiario, il richiedente.

Per soggetto Titolare (del diritto) o “dante causa”, s’intende il dipendente o il pensionato dell’INPS Gestione Dipendenti Pubblici (ex INPDAP), vivente o deceduto (in tal ultimo caso, per i soli giovani orfani minorenni), che “genera” il diritto alla prestazione.
Per soggetto Beneficiario dell’assistenza domiciliare si intende il soggetto che ha il diritto a godere dell’assistenza domiciliare: in questo caso, il medesimo dipendente o pensionato pubblico, il suo coniuge convivente, i suoi familiari di primo grado (genitori o figli).
Per soggetto Richiedente s’intende chi, di fatto, presenta la domanda di Assistenza Domiciliare in favore del beneficiario, come sopra definito.

Per fare domanda o per godere della prestazione occorre essere riconosciuti dall’Istituto come potenziali RICHIEDENTI o BENEFICIARI della prestazione.
Tali soggetti, dovranno preventivamente “farsi riconoscere” dall’Istituto, presentando opportuna richiesta d’iscrizione in banca dati.

Il modulo “Iscrizione in banca dati” scaricabile dalla sezione “Modulistica” è all’interno del sito www.inpdap.gov.it.

Ulteriore passo preventivo, prima di fare domanda, è il possesso di un PIN on line, da parte del soggetto richiedente, elemento essenziale per l’accesso a tutti i Servizi in linea messi a disposizione dall’Istituto.

Il PIN è un codice univoco identificativo, personale, che rileva l’identità del richiedente. Il PIN può essere richiesto con le modalità descritte sui siti istituzionali www.inps.it e www.inpdap.gov.it.

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