Politica

Cimitero, rifiuti, emergenza idrica, apparato comunale: sono queste le quattro emergenze che si troverà ad affrontare Patrizio Cinque nei primi cento giorni del suo mandato.

Poi verrà il resto, P.R.G., area artigianale, opere incompiute, qualità di vita, traffico ecc...

Dalle risposte che riuscirà a dare alle questioni nodali dipenderanno non solo il suo destino politico, ma anche e soprattutto la possibilità di rinascita per Bagheria. Non saranno 100 giorni di luna di miele, sarà un periodo delicato e decisivo per la 'percezione' che i bagheresi avranno della nuova amministrazione.

Sul cimitero il sindaco ha preso da subito decisioni  coraggiose che nessun sindaco aveva sinora osato prendere: in poche parole avviare lo smantellamento della mano morta dei loculi delle congregazioni e procedere velocemente verso la soluzione, sia pure temporanea, di un problema, quale la carenza dei loculi che ormai si trascina da anni, e sfruttando la quale cosa nostra e inevitabili complicità interne avevano trasformato il cimitero in un vero e proprio verminaio.

Ci vorrà tempo, ci sarà probabilmente ancora un drammatico passaggio giudiziario, conseguente alle inchieste in corso, ma la strada è tracciata con decisione e senza tentennamenti.

altSulla questione rifiuti Patrizio Cinque ha in mente di rivoluzionare tutto il sistema, e cioè via i cassonetti per far posto ad una trentina di isole ecologiche all'interno del centro abitato per il conferimento dei rifuti differenziati.

Non sappiamo francamente se l'idea fnzionerà, ma sicuramente la fase di passaggio da un sistema a un altro innescherà una emergenza rifiuti forse senza precedenti, perchè potremmo rischiare, sino a quando  il nuovo meccanismo non sarà a regime, un agosto di fuoco.

Il sindaco allora vada in consiglio comunale, spieghi agli eletti ma anche ai cittadini i vari passaggi di questo nuovo sistema, convinca che è la strada giusta, trovi il consenso anche degli altri partiti, e forte di questa solidarietà potrà affrontare i momenti difficili che sicuramente arriveranno senza che nessuno strumentalizzi alcunchè.

La scelta di ritornare alla discarica di Siculiana è già un primo  passo sulla strada del risparmio, ma il 23 di agosto data in cui cesserà l'appalto per la raccolta attualmente in vigore in una parte della città, il rischio per quello che potrà accadere sarà grosso, ed allora si lavori sin da subito a costruire un fronte concorde e consapevole.

Emergenza idrica: anche questo sarà un problema gravissimo, che la politica regionale ha ancora una volta rinviato solo di alcuni mesi, al 31 di ottobre esattamente. Per quella data se non saranno stati creati dal basso strumenti consortili alternativi  o piccoli bacini di comuni, ci troveremo a dovere gestire da soli  il cosiddetto servizio idrico integrato, ed il paese colabrodo di oggi per le perdite di acqua e per la fuoriuscita  di reflui dalle fogne, potrebbe essere nulla rispetto a quello che ci aspetta: in poche parole significherà, approvvigionamento idrico, distribuzione dell'acqua, gestione e manutenzione della rete idrica e fognaria, gestione del depuratore comunale con impegni economici non indifferenti.

La decisione del sindaco di mettersi accanto per la soluzione di questi problemi l'ing. Francesco Greco, è stata anche questa, opportuna e coraggiosa: le polemiche sulla precedente esperienza  politica di Greco, già assessore ai LL.PP. di Lo Meo, sono pretestuose e ridicole. Francesco Greco è una delle risorse di Bagheria, perchè oltre che responsabile regionale dell'Ufficio dighe, è anche responsabile dell'Unità di crisi che dovrà traghettare, dopo il fallimento APS,  l'Ato idrico verso la riforma.

Quelle di Greco sono competenze preziose in questa fase, che nessun pregiudizio o casacca politica può oscurare. Ed il sindaco Cinque ha fatto bene a chiamarlo a collaborare per la soluzione di un problema, che tra i tanti aspetti, dovrà tenere conto anche del destino degli ex dipendenti APS.

altEd infine il problema dell'efficienza e della corretta e piena utilizzazione dell'apparato amministrativo che  l'assessore Mastrolembo assieme al sindaco ha già attenzionato, problema tradizionalmente e paradossalmente il più difficile da risolvere; chiunque ha cercato di mettere ordine in questa materia, e cioè quello della valorizzazione ed efficienza dei dipendenti comunali, dai livelli più alti ai più bassi, è rimasto scornato e per un motivo molto semplice.

Non appena ci si trovava di fronte al parente  o all'amico o all'amico degli amici 'intoccabile', (e ce ne sono diversi anche a Bagheria), si chiudeva un occhio, ed a quel punto, creato il precedente, si bloccava tutto.

Per affrontare questo problema, irrisolto da decenni, c'è una sola strada, e cioè non guardare in faccia a nessuno; pensare quindi di mandare gli ASU a curara il verde, senza curarsi di ricollocare nei ruoli per cui sono stati assunti tutti gli altri dipendenti è una strada che non spunta, che crea solo scompiglio ed aggrava le cose.

Se efficienza e ricollocazione nei ruoli di competenza deve esserci, essa deve riguardare tutti, e quando diciamo tutti, significa tutti, nessuno escluso. Consentire come è avvenuto e continua ad avvenire, che ci siano dipendenti assunti per certe mansioni e che invece  fanno altro, o che ci siano dipendenti che non fanno nulla o fanno i loro comodi durante l'orario di lavoro, non è più tollerabile.

Non esiste un altro criterio valido, perchè se dovessero continuare ad esserci, come è stato sinora, figli e figliastri, le conseguenze dei processi di razionalizzazione e ricollocamento già avviati crerebbero situazioni di inefficienza ancora più gravi.

Quindi il sindaco e l'assessore al ramo vadano avanti, ma deve essere chiaro che, se qualche privilegiato o fannullone potesse continuare  a fare quello che ha fatto sinora, la perdita di credibilità dell'amministrazione sarebbe irreparabile.

Angelo  Gargano

 

 

Niente retorica, stile asciutto e stringato per una cerimonia che in altri momenti e in altri anni è stata intrisa di formalismi e presenze di comodo. E' vero non c'è tanta gente, complice il sabato e la contemporanea fiaccolata a Palermo alla quale partecipano anche tanti bagheresi, però ci sono quelli che credono ancora e sempre nel valore di una presenza e di una testimonianza.

Le forze dell'ordine di Polizia e Carbinieri, rispettivamente rappresentate dall'ispettore capo Filippo Cannizzaro e dal maresciallo Ettore Saladino, comandante della Stazione dei CC di Bagheria, poi diversi assessori della giunta Cinque, la presidente del consiglio Claudia Clemente, esponenti del consiglio soprattutto del Mov 5 stelle, ma anche di altri partiti, PD, Sarà Migliore, ecc..., militanti dei partiti del centrosinistra, l'on. Salvatore Siracusa, padre Francesco Michele Stabile.

L'assessore Rosanna Balistreri, che ha creduto nell'iniziativa, ha dovuto sino alla fine affrontare problemi organizzativi ma alla fine tutto ha funzionato.

Dopo la breve introduzione dell'assessore è Elisa Martorana che presenta la sua opera 'Mafia breakfast' a testimoniare l'impegno del mondo dell'arte per un futuro senza mafia.

E' poi la volta del sindaco Patrizio Cinque: concetti stringati e ridotti all'essenziale, niente concessioni alla retorica, come dicevamo in premessa.

Patrizio Cinque procede per asserzioni secche: 'a Bagheria la mafia è più debole ed anche se prova sempre a riorganizzarsi non ce la farà' 'L'amministrazione oggi è più forte della mafia di questa merda che continueremo a spalare' per risanare Bagheria.

'Non è vero che la mafia dava lavoro; è vero il contrario piuttosto, la mafia ostacola lo sviluppo perchè taglieggia le imprese e impedisce all'economia di crescere'. è uno dei passaggi del suo intervento

altLa mafia violenta e assassina che ha colpito spesso i più deboli e indifesi: neonati, bambini, adolescenti, ed ha letto un lunghissimo elenco di infanticidi perpetrati da cosa nostra, 'ndrangheta e camorra'.

Toglieremo - annuncia  Patrizio Cinque - il nome città di Bagheria alla squadra di calcio, perchè 'la mafia ha infangato il nome della nostra città che portavano scritto sulle maglie: 'ci sentiamo più forti' - conclude il sindaco-, 'perchè sentiamo la vicinanza delle forze dell'ordine,  e conclude  'sarebbe ora d smetterla con le barzellette sui carabinieri e mettere piuttosto alla berlina l'ignoranza, quella vera, dei mafiosi'.

Italo Fragale porta il saluto e la solidarietà della Confcommercio e nel ribadire il no al pizzo e all'usura della sua associazione, ripropone l'odea di uno sportello antiracket all'interno della casa comunale.

A conclusione breve spettacolo musicale con il cantante Giuseppe Galioto, il cantautore Gaetano Cangelosi e il chitarrista Giulio Cerami.

 

Stamane alle 10.30, così come aveva preannunciato, il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque accompagnato da Claudia Clemente, presidente del consiglio, è andato al Commissariato di P.S. di Bagheria, dove ad attenderlo c'era il dirigente dr.Francesco Fucarini con alcuni dei suoi collaboratori .

Dopo i convenevoli Patrizio Cinque ha presentato la querela circa i fatti avvenuti nel consiglio comunale dello scorso 8 luglio: a raccogliere la sua versione dei fatti l'ispettore superiore dr. Mimmo Barone.

Il sindaco ha sostenuto che sia nell'atteggiamento di Rosario Giammanco sia nelle parole pronunciate, che più o meno suonavano così, 'augurati che la tua famiglia non abbia necessità di essere ricoverata in ospedale', si potesse ravvisare una minaccia alla sua persona e alla sua famiglia.

Una parte della denuncia legata presumibilmente alla 'interpretazione' di quanto detto da Rosario Giammanco viene considerata riservata.

La querela è stata  dagli uffici del commissariato trasmessa immediatamente alla Magistratura per l'esame e gli eventuali provvedimenti di competenza.

All'uscita il sindaco ha incontrato gli ex Temporary che in atto lavorano nel servizio della raccolta dei rifiuti della differenziata gestita dalla Ecogestioni s.r.l., che avevano stamane effettuato un sit in in vicinanza del Commissariato di polizia, rivendicando la tutela di alcuni diritti, dalla tempestività nei pagamenti alla sicurezza dei mezzi impiegati nella attività di raccolta.

Nel pomeriggio il sindaco dovrebbe ricevere dal commissario straordinario della Provincia Tucci la riconsegna degli impianti idrici comunali.

Leggiamo con profonda amarezza quanto scritto dal quotidiano on line Bagherianews che, in base a fonti non citate, scrive che in prima commissione la presidente Maddalena Vella avrebbe dichiarato che le sedute dovranno essere minimo due. Niente di più falso.

Infatti in seduta si è deciso -ed i membri dell’opposizione, Piero Aiello, Emanuele Tornatore e Michele Rizzo, presenti potranno confermare- di partire con due incontri settimanali per velocizzare il lavoro che c’è da svolgere, ed eventualmente cambiare il numero delle sedute in base alla mole di lavoro.

Ricordiamo che la modifica del regolamento delle stesse commissioni, al fine della riduzione dei costi, passa proprio dalla prima commissione, e la stessa cosa vale per la modifica dello Statuto, che è assolutamente obsoleto e non conforme al dettato normativo nazionale e regionale.

Siamo del parere che non si possano bloccare le riforme ed i processi di cambiamento per risparmiare pochi spiccioli quando enormi sprechi sono perpetrati altrove: una commissione o una seduta consiliare è uno spreco quando non è produttiva, come effettivamente è successo negli anni passati (dove per mesi e mesi le sedute si riunivano con il medesimo ordine del giorno senza concludere nulla).

L’articolo di Bagherianews critica anche la scelta del fondo per le emergenze sociali cui vorremmo destinare le economie derivanti dalla riduzione dei costi della politica. Su questo sorvoliamo, poiché riteniamo che soltanto chi ha la "pancia piena" possa lamentarsi di un fondo comunale creato per dare una mano ai più deboli; forse l’autore dimentica che il nostro motto è che nessuno deve rimanere indietro.

Confermiamo che gli sprechi sono perpetrati principalmente all'interno della macchina amministrativa, dove dipendenti e dirigenti, prima tutelati dalla politica, erano liberi di non svolgere il loro lavoro, e conniventi con alcuni politici, che ancora oggi spesso vengono a fargli visita, avallavano scelte immorali ed a volte illegali. Esempio lampante è la questione delle utenze elettriche, unitamente a molte altre indagini che stiamo portando avanti con la nostra attività ispettiva; fra tutte spicca la questione del cimitero, che dimostra ampiamente come la piaga del malaffare sia dilagante all’interno della macchina comunale, nessun settore escluso.

Dov’era questa stampa di grido quando accadevano queste cose?

Invitiamo l’autore dell’articolo a trascorrere una sola giornata insieme ai consiglieri del MoVimento Cinque Stelle, e a valutare con obiettività, semmai ne fosse capace, il lavoro che quotidianamente viene svolto dagli stessi insieme al sindaco ed agli assessori.

Se non volete starci a fianco in queste battaglie, quantomeno lasciateci lavorare per Bagheria senza diffondere falsità.

GRUPPO CONSILIARE M5S BAGHERIA

UNA  BREVE  REPLICA di Angelo Gargano

1) Le notizie ci sono state fornite da un componente della I Comissione Piero Aiello, che, come da lui stesso riferitoci, ha fatto la proposta di tenere una sola commissione settimanale, stessa proposta fatta dal consigliere Filippo Tripoli oggi nella II Commissione presieduta da Maria Laura Maggiore ed anche in questo caso non accolta.

2) Invitiamo gli estensori del documento ad aiutare, noi e i nostri lettori, a ritrovare anche solo tracce nel nostro testo in cui si critica, come voi dite, la riduzione del 30% destinato alle emergenze sociali; questo passaggio della vostra nota è  un falso palese e pacchiano. 

3) Se gli sprechi sono dentro l'amministrazione mettete mano a perseguire i fannulloni, che è vero sono tanti, senza guardare, se ci riuscite, in faccia a nessuno; non dovrebbe essere difficile stanarli perchè non tentano neanche di nascondersi.

4) Faremo avere all'estensore del documento pervenutoci gli almeno cinquanta  articoli,  che sugli argomenti che sollevano (cimitero compreso) in maniera documentata scriviamo esattamente da dieci anni a questa parte, in una battaglia spesso solitaria, in cui abbiamo perso il saluto di tanti cosiddetti 'amici', guadagnandoci la rancorosità e il livore di tanti opportunisti.

5) Quanto al 'lasciateci lavorare', sono stato il primo a dirlo e lo ripeto: 'lasciamoli lavorare' senza pregiudizio e senza mettere bastoni tra le ruote, anzi aiutandoli e incoraggiandoli con sincerità e impegno perchè il problema sul tappeto e la posta in gioco  è la salvezza di una comunità, ma nessuno creda di avere ricevuto  investiture speciali. Perchè tutti gli amministratori, indipendentemente dal numero di stelle e dai quarti di nobiltà politica sono soggetti al controllo e alle critiche ragionate e pertinenti.

6) Pubblicate i verbali delle sedute, cosa che chiedemmo inutilmente per anni ai vecchi amministratori, e se potete e quando potete le sedute fatele in streaming.

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