Politica

Egr. Sig. Sindaco torno a sollecitare una maggiore attenzione alla Frazione d’Aspra, sia per quando riguarda la pulizia e il ripristino del decoro urbano, che per un controllo sistematico del territorio, al fine di arginare il fenomeno dell’abusivismo commerciale.

E’ noto a tutti che nella stagione estiva il litorale d’Aspra è preso d’assedio dalle ”bancarelle abusive” dedite alla vendita di qualsivoglia genere di merce: dall’abbigliamento agli oggetti casalinghi e suppellettili d’arredo, financo alla vendita di generi alimentari, compresa la mescita di panini e bibite alcoliche e no.

Esercitare l'abusivismo è un atto illegale, esso oltre ad arrecare degli enormi danni alle aziende crea anche un danno allo Stato che attraverso le imposte, le tasse, l'Iva ecc. acquisisce la liquidità necessaria per sviluppare e mettere in essere i servizi ai cittadini ( sanità, pensioni, scuola, pubblica sicurezza ecc...).

Le attività di controllo, per reprimere il fenomeno dell'abusivismo commerciale ambulante sul lungomare d’Aspra, devono essere svolte con cadenza programmata, sin dai primi giorni della stagione estiva, sul litorale Asprense, ma anche sulle principali arterie di comunicazione stradale. Al fine di intercettare il maggior numero possibile di venditori abusivi presenti sul territorio, in arrivo nella zona del commercio illegale.

Già da diverso tempo, ma con più insistenza in questi giorni, sono sollecitato dai cittadini d’Aspra residenti in Corso Italia e dai commercianti che esercitato l’attività nella stessa via, ad intervenire per non fare stazionare le bancarelle ed i gazebo degli ambulanti abusivi in quel tratto di strada.

La presenza delle bancarelle impedisce molto spesso l’accesso alle abitazioni, crea intralcio al traffico veicolare oltre ad occupare i posteggi che potrebbero essere fruiti dai clienti delle attività commerciali.

Il ripresentarmi con gli stessi problemi ha il “sapore” che il sottoscritto, e la circoscrizione tutta, sia leggera nell’affrontare le richieste dei cittadini, quasi a non volere attivare i giusti canali legali per risolvere le problematiche evidenziate dai nostri concittadini.

Più volte ho manifestato a Lei questo disagio, sia in forma verbale nei ripetuti incontri avuti, sia in forma scritta con la prima nota indirizzata proprio a Lei.

Attraverso la delibera n. 6 del 27 giugno 2014, si è convenuto di disciplinare meglio l’isola pedonale estendendola da Piazza Cristoforo Colombo fino al confine con Via Concordia Mediterranea in modo tale da impedire l’allocazione delle “bancarelle” nel tratto di Corso Italia in prossimità della ben nota Pizzeria “Il Gallo D’Oro”.

Proposta questa disattesa dall’Amministrazione centrale. Il Sindaco ha emesso ordinanza di limitazione al traffico, per l’istituzione dell’isola pedonale, negli stessi modi e confini di quelle degli anni precedenti.

Spero che il Sindaco accolga con urgenza la mia ulteriore segnalazione al fine di intensificare la lotta all’abusivismo attraverso la programmazione di controlli da parte dei Vigili Urbani nei confronti dell’istallazione selvaggia di “bancarelle” e altro da parte di “Ambulanti”, su tutto il litorale che porta verso lo stadio comunale d’Aspra.

Il Presidente della Circoscrizione di Aspra.
(Gerardo Salvatore Lorenzini)

Presidenza Consiglio Circoscrizionale tel. 091943601 fax 091943607 e mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Giovedì 25 luglio è stato indetto un Consiglio Comunale straordinario ed urgente (consiglio convocato con almeno 24 ore di anticipo per motivi di urgenza individuati dalla presidenza).

L'impellenza della seduta in questione era rappresentata dai punti 8 e 9 dell'Ordine del giorno, la cui approvazione era necessaria perchè la Città di Bagheria potesse ricevere quasi due milioni di euro per minori e anziani (Punto 8. Revoca in autotutela della delibera commissariale n.13 del 05/06/2014; Punto 9. Individuazione delle spese da finanziare ai sensi del comma 2 dell'art. 250 del D.Lgs 267/2000. Progetti Giovani città e futuro e PAC – Piano di azione e coesione;).
La presidenza, però, ha ritenuto di dover individuare altri punti all'odg, al fine di rendere ancora più produttiva la seduta.

La straordinarietà e l'urgenza devono essere, inoltre, riconosciute dal consiglio comunale attraverso una votazione. Durante la seduta, però, solo la maggioranza, composta dal Movimento Cinque Stelle insieme ai consiglieri Lo Galbo e Gargano ha votato favorevolmente. Il resto del consiglio ha ritenuto per questioni di metodo di non doverla votare, poichè non era stato spiegato nella convocazione il motivo della straordinarietà e dell'urgenza, nonostante la presidente lo avesse spiegato ampiamente in aula. Questo passaggio ha richiesto all'opposizione un'ora di tempo tra interventi sull'ordine dei lavori, sul regolamento e tafferugli vari.
Proprio per dare spazio a straordinarietà e urgenza in primis viene chiesto dalla maggioranza il prelievo del punto 8 che viene votato all'unanimità.
Diversi consiglieri, quindi, chiedono spiegazioni in merito alla delibera.
Per capire bene di cosa si sta parlando, facciamo un passo indietro.

La notizia del rischio di perdere i finanziamenti, oggetto della delibera discussa in consiglio comunale, era stata data durante la campagna elettorale dal Movimento Cinque Stelle come si evince dagli articoli pubblicati ai seguenti link: Centro polifunzionale – http://tinyurl.com/oewez8k , Fondi PAC - http://tinyurl.com/p3zr9f9 ). Una volta insediatasi la giunta, l’Assessore alle Politiche Sociali Maria Puleo, insieme all’assessore allo sviluppo Alessandro Tomasello, esperto in finanziamenti e progetti, si sono subito attivati per verificare lo stato di attuazione degli stessi progetti che in base alle nostre fonti erano stati finanziati ma non si era mossa una foglia per il recepimento degli stessi. “Una grossa falla trovata da questa amministrazione -dichiara l’assessore Tomasello- è che vi sono vari progetti ammessi a finanziamento -tra i quali quello di cui sopra- che dormono nei cassetti perchè non sono mai stati resi esecutivi, in modo da diventare servizi per la comunità. Un esempio è un progetto sulla mobilità sostenibile che avrebbe consentito a Bagheria di avere a disposizione un pulmino ibrido per il trasporto urbano realizzato grazie al CNR di Messina, che e' andato perduto, benché a costo zero, a causa del disinteresse mostrato dall'amministrazione Lo Meo.”

In riunione con gli uffici regionali è apparso chiaro che, mentre per i fondi PAC c’era ancora tempo, per i fondi del progetto “Giovani Città e Futuro” i tempi erano ormai scaduti e l’unica soluzione per non perdere i fondi stessi era attivarsi immediatamente per mettere in entrata gli stessi e spendere la prima parte entro settembre 2014 in modo tale da poter rendicontare la prima tranche in tempi certi (da cronoprogramma il progetto doveva essere già partito) e ridurre i tempi della start up, che da 12 mesi passerebbero ad 8. La soluzione è stata proposta agli uffici regionali dall’assessore Puleo che si è fatta garante del procedimento nonostante l’inerzia precedente degli uffici competenti ed un provvedimento di revoca dei finanziamenti pronto.

“Giunti all'assessorato regionale -dichiara l’assessore Puleo- ci è stato fatto intendere che nulla ormai poteva farsi per salvare il progetto, poichè il Comune di Bagheria non aveva prodotto nulla in due anni. E' stato dietro nostra insistenza -continua Maria Puleo- motivata dalle condizioni di emergenza sociale in cui versa il nostro paese e dalla spiegazione che tale servizio ci avrebbe permesso di offrire un servizio a 150 minori che vivono in condizioni di disagio ed a rischio di devianza che ci si è confrontati su possibili soluzioni per evitarne la revoca”.

L’ufficio ha accettato la proposta ponendo come termine ultimo il mese di Luglio per la trasmissione della delibera discussa al punto dell’ODG n°9 del consiglio comunale.

Da subito gli assessori Puleo e Tomasello hanno fatto presente all’assessore al Bilancio, Domenico Mastrolembo, l’opportunità che era stata data al Comune di Bagheria e lo stesso si è immediatamente attivato per sollecitare tutti gli uffici competenti.
A tal proposito, viene sottolineato dalla dirigenza la presenza della delibera commissariale n.13 del 05/06/2014, che individuando i limiti di spesa del 2014 a causa del dissesto, di fatto impediva l'ingresso e la spesa delle somme previste per i progetti. La stessa delibera appariva, inoltre, viziata, poichè era stata adottata senza il parere del collegio dei revisori dei conti. Pertanto al fine di ottenere il risultato ultimo di ricevere i finanziamenti era necessario revocare quella delibera (punto 8) ed approvare le spese per i due progetti (punto 9).
“Riguardo al percorso politico seguito in merito a tale tematica -dichiara il sindaco Patrizio Cinque- ci teniamo a precisare che la proposta di revoca non arriva dal Collegio dei Revisori (come invece dichiarato dal revisore Patrizia Rollo), in quanto l’unica seduta congiunta tra me, l’assessore al Bilancio, il dirigente e il collegio dei revisori era incentrata sul patto si stabilità. Nè tantomeno -conclude Cinque- mi è mai stato consigliato da tale organo di indire un consiglio straordinario in merito. Stavamo già lavorando a quella revoca”.

Tornando alla seduta consiliare, per avere un’idea più chiara della situazione, molti consiglieri dell'opposizione richiedono la presenza in aula del dirigente del settore di competenza al fine di capire per quale motivo avesse apposto la propria firma su una delibera e successivamente sul ritiro della stessa. L'assessore Mastrolembro spiega per due volte la motivazione alla base della necessità di ritirare la delibera.
Anche se le spiegazioni sono ritenute insufficienti per alcuni, la delibera passa comunque con la votazione della maggioranza dei consiglieri del Movimento Cinque Stelle.
Successivamente anche il prelievo del punto n°9 (la delibera per ottenere i finanziamenti) viene votato all'unanimità. Si passa subito alle dichiarazioni di voto, ed in ogni caso la delibera passa con il voto unanime dell'aula.

Resta sempre un mistero come si possa ritenere corretto votare questa delibera, -dichiara il gruppo consiliare del M5S- ma non quella propedeutica alla votazione della stessa, nè la straordinarietà del consiglio ed attribuirsi contestualmente i meriti per aver votato la delibera dei progetti. Evidentemente l'idea di collaborazione che ha la maggior parte dei consiglieri di opposizione prevede che al momento di prendere decisioni importanti, come quella di ritirare una delibera del commissario per ottenere delle somme fondamentali per la Città di Bagheria, la maggioranza può votarsela da sola e poi festeggiare insieme all'opposizione senza farsi mancare un ringraziamento a Biagio Sciortino e Vincenzo Lo Meo per averci lasciato questi due progetti (anche se quasi persi) e dimenticando che siamo in dissesto principalmente a causa loro.

SINDACO, GIUNTA E GRUPPO CONSILIARE M5S BAGHERIA
 

Si è svolto giovedì 24 luglio  a Baucina (PA) il primo di una serie di “seminari itineranti” che l'ASAIP, rappresentata da Leonardo Passarello in collaborazione con l’Associazione ASAEL, ha programmato in favore degli enti locali e dei loro amministratori, per offrire uno spaccato delle  opportunità che il mercato può offrire agli operatori economici ed a chi vuole fare impresa, con  l’obiettivo finale di mettere i Comuni e le imprese nelle condizioni di realizzare delle “politiche di  sviluppo” in favore anche delle popolazioni amministrate, tanto importanti se rapportate soprattutto  con l’attuale momento di crisi economica che attraversa soprattutto questo profondo meridione del  nostro paese.

Dagli interventi dei vari relatori e dalla massiccia partecipazione ai lavori, è emerso il  convincimento che governare i processi di sviluppo dei territori è per gli amministratori degli enti  locali l’obiettivo primario della loro mission, in considerazione del ruolo assolutamente centrale assegnato ai Comuni dal riformato sistema istituzionale rispetto alle necessità dei cittadini.

I sindaci - ha sostenuto il Presidente dell’Asael, Matteo Cocchiara - oltre ad occuparsi di far  funzionare i servizi di cui hanno bisogno le città, non possono più tralasciare le occasioni per  ridisegnare contesti sociali in cui il lavoro e lo sviluppo delle imprese divengano obiettivi  assolutamente primari.
In questo contesto nella nuova programmazione comunitaria 2014-2020 gli enti locali ( ed i  futuri Liberi Consorzi di Comuni) dovranno avere una funzione di primo piano ed essere tra gli  attori principali. Ecco perché l’ASAIP ha pensato di rappresentare queste logiche e questi interessi diffusi nel  contesto del Forum del Partenariato, proprio per evidenziare queste necessità che i Comuni  avvertono ormai quotidianamente.

Leonardo Passarello, Presidente dell’ASAIP, ha sottolineato con forza che questa ulteriore  opportunità della programmazione 2014-2020 deve essere colta in pieno, sia per programmare e  spendere le risorse messe a disposizione dall’Unione Europea sia per assicurare una elevata qualità  della spesa per creare condizioni di sviluppo e di crescita nel quadro di un sistema competitivo  moderno ed efficiente. Per fare questo bisogna puntare su fattori strategici che sono caratterizzati  soprattutto da innovazione e ricerca, dal rispetto dell’ambiente e dalla valorizzazione di tutti i beni  materiali ed immateriali che caratterizzano la nostra regione, assicurando la piena partecipazione e  condivisione dei processi di tutti gli attori istituzionali, economici e sociali, elevando a sistema le  singole potenzialità del territorio.

Al seminario ha voluto essere presente Padre Salvatore Lo Bue, impegnato nel recupero dei giovani svantaggiati, soprattutto dei tossicodipendenti, coniugando questo con la gestione dei beni confiscati alla mafia. Intervenendo al seminario padre Lo Bue ha voluto sottolineare quanto sia importante l’impegno da parte di tutti per il contrasto alla mafia e alla  criminalità organizzata che ha rappresentato e rappresenta ancora oggi la prima palla al piede dello  sviluppo economico della nostra regione e una mortificazione per la stessa e per la dignità umana.  Padre Lo Bue ritiene quindi importante e opportuno rivedere la normativa sulla gestione dei beni  confiscati per superare le criticità che sono emerse durante l’esperienza di questi anni per evitare di  vanificare, come spesso è successo, lo spirito della legge nella restituzione di quanto è stato sottratto  in maniera illegale alla società.
All’incontro grande interesse, inoltre è stato manifestato per le relazioni tenute da:

-Rosa Maria Sanfilippo, Funzionario Ministero dello Sviluppo Economico, strumenti  d’internalizzazione delle P.M.I.;

-Roberto Lo Meo, Funzionario di Sviluppo Italia spa, Incentivi per la creazione e sviluppo  d’impresa;
-Pietro Miosi, Dirigente Assessorato Regionale Agricoltura e Sviluppo rurale, Il programma  di sviluppo rurale Sicilia 2014-2020;
-Domenico Pipia, Esperto in creazione d’impresa d’impresa e finanza agevolata, Le Reti  d’Impresa;
-Mario Sacco, Consulente Assessore Regionale Famiglia, Garanzia Giovani.

Interesse e disponibilità ad aiutare questo processo a sostegno delle autonomie locali sono  stati espressi dall’Assessore al Lavoro Giuseppe Bruno, dal Vice Presidente della Commissione  Bilancio all’Ars Onorevole Giovanni Di Giacinto, intervenuti ai lavori, mentre il Sindaco di  Baucina, Ciro Coniglio ha preannunciato l’apertura di uno apposito sportello Europa d’informazione per i giovani e le imprese.

 

Il Movimento Santa Flavia a 5 Stelle ha presentato al Sindaco del Comune di Santa Flavia una lettera con la quale, in relazione al realizzando nuovo impianto di depurazione, se risulterà impossibile delocalizzarlo (cosa da molti auspicata), chiede che (in alternativa) l'Amministrazione provveda affinché - o all'interno della rimodulazione del progetto esecutivo o con apposita perizia di variante - si realizzi quanto segue:

- Incapsulamento del nuovo impianto e dell'intera area;

- Installazione di cabine di insonorizzazione, in presenza di impianti di compressione d'aria;
- Installazione di una seconda centrifuga;
- Realizzazione nell'impianto di depurazione di un reattore a biomassa adesa a letto mobile (MBBR)
- Attuazione della denitrificazione delle acque reflue;

Tutto ciò al fine di tutelare compiutamente gli abitanti delle case circostanti l'impianto di depurazione.

Questi suggerimenti tecnici sono il frutto di un incontro organizzato lo scorso mese tra un esperto di impianti di depurazione e i cittadini.
Nella lettera si chiede anche che l'Amministrazione ottenga dalla competente Autorità la fissazione precisa di parametri per le emissioni odorose da rispettare in fase gestionale e che individuino sin d'ora con certezza ed esaustività le risorse economiche necessarie per il piano di gestione.
Si chiede infine che su tali punti il Sindaco relazioni in occasione della prossima seduta di Consiglio Comunale Aperto relativa al suddetto Depuratore. In particolare, é importante che il Sindaco relazioni sul possibile sito alternativo per la nuova collocazione, sui contatti presi con l'assessorato in relazione alla possibilità di modificare il progetto, sulla proroga relativa alla scadenza del 30 giugno 2014.

Sicuramente non esiste una terza via, come sembrano auspicare in molti, cioè pensare di iniziare i lavori e non completarli. Vista l’entità degli stessi, questi saranno fortemente attenzionati dalla Procura e dalle Forze dell’Ordine.
Molto deludente risulta essere stato il comportamento del Consiglio Comunale, a fronte di una problematica che riguarda la salute di un intero quartiere e una richiesta firmata da 250 persone.

Un Consigliere dimissionario, Consiglieri quasi mai presenti alla sedute, tranne in alcune occasioni (troppi impegni di lavoro?), Consiglieri che fanno decadere il numero legale facendo saltare il consiglio comunale dedicato alla surroga del nuovo consigliere (lotta alla poltrona di presidente del Consiglio, o tentativo di far saltare il consiglio comunale aperto?), la Presidentessa di turno, il Vice Sindaco e consiglieri dell’attuale maggioranza che si premurano di raccogliere le firme per realizzare entro dieci giorni il nuovo consiglio comunale aperto, di cui non si è saputo più nulla.

Ci chiediamo, il depuratore è un argomento troppo scottante? Non c’è capacità da parte dei Consiglieri e dell’Amministrazione di affrontare e risolvere i problemi della collettività? L’interesse per le problematiche della cittadinanza, (depuratore, rifiuti, pulizia del paese) decade nel momento in cui si diventa consiglieri comunali, per portare avanti altre battaglie? Quali???

Di una cosa siamo sicuri, se fossimo stati sotto elezioni i nostri consiglieri si sarebbero battuti per fare dieci consigli comunali aperti.
 

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