Giuseppe Tornatore: dagli esordi all'Oscar con “Nuovo Cinema Paradiso” - di Ezio Pagano

Giuseppe Tornatore: dagli esordi all'Oscar con “Nuovo Cinema Paradiso” - di Ezio Pagano

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È tempo di fare bilanci con l’aiuto della memoria, tornare indietro può significare tante cose, come ...

Oggi parlare del Premio Oscar Giuseppe Tornatore è facile, ed è anche piacevole perché si può condividere la gioia per i suoi successi. Io invece, parlerò del giovane Peppuccio Tornatore quando non c’erano successi di cui parlare, ma solo la bravura che gli è propria, e per il sol fatto di esserne coinvolto in certi frangenti, oltre a gioire ne sono orgoglioso. Faccio qualche accenno al mio coinvolgimento: sono stato amico di Ludovico Corrao e facevamo a gara a chi era più disponile; il terremoto del 1968 fu un banco di prova, per il quale attivai la macchina della solidarietà e iniziai a viaggiare per Gibellina portando aiuti di prima necessità alla sua gente. Corrao, avvocato famoso in Italia per il caso di Franca Viola, era sindaco di Gibellina e in quella circostanza assurse alla ribalta internazionale per aver fatto ricostruire il paese agevolandone la svolta identitaria verso l’arte. Infatti, un giorno mi chiese se conoscessi qualcuno per realizzare un documentario sulla festa di San Rocco, che in verità era più che una festa Patronale, era un evento artistico-culturale firmato da Emilio Isgrò ed Accursio Di Leo: “San Rocco legge la lista dei miracoli e degli orrori”. Pensai subito alla bravura di Peppuccio, il quale realizzò il documentario.
Un’altra occasione la fornì Guttuso nel 1984 e questa volta ero più coinvolto perché doveva servire a promuovere la grande mostra del Maestro che stavo organizzando per la Provincia Regionale di Palermo: “Guttuso e la Sicilia”. Guttuso avvertiva la necessità di promuovere la mostra e io gli parlai di Peppuccio che lui volle incontrare, nacque così “Diario di Guttuso” che venne messo in onda dalla Rai. E potrei proseguire nel racconto, dicendo del libretto che realizzai col testo di Emiliano Morreale, per una sua mostra fotografica che organizzai a Sydney nel 2002. Qui cera già tanto da raccontare, Tornatore aveva vinto l’Oscar, e tramite l’Ambasciatore d’Italia in Australia la mostra venne inserita tra le manifestazioni collaterali del Sydney Film Festival.
Ovviamente con Peppuccio le cose non sono sempre scivolate come l’olio, ad esempio, nonostante l’abbia invitato più volte, non sono riuscito ancora a fargli visitare il mio Museo.