Gianfranco Scirè, 28 anni, caporalmaggiore del 32 reggimento della Brigata "Taurinense", residente a Casteldaccia
è uno dei militari italiani rimasti feriti nell'attentato di stamane in Agghanistan, in cui sono morti due militari italiani ed un'altra è rimasta ferita.
Secondo quanto riferisce la Repubblica on line, la sua famiglia, a Casteldaccia, è stata subito avvertita e rassicurata.
Il padre ragioniere in un'azienda privata, è stato informato mentre era al lavoro ed è tornato subito a casa dalla moglie, una ex dipendente delle Poste da poco andata in pensione. Gianfranco aveva intrapreso la carriera militare da sei anni ed era in Afghanistan da tre mesi.
Sarebbe dovuto tornare a casa a metà dell'estate.
Assistiti da un nucleo di supporto psicologico dei carabinieri, i familiari non erano ancora riusciti a parlare, nelle prime ore del mattino personalmente con il loro congiunto: "Il ragazzo è ferito ma non corre pericoli di vita", fanno sapere i militari che sono giunti a casa Scirè.
Solo a metà mattinata il giovane ha potuto telefonare personalmente ai genitori per rassicurarli. "Le sue condizioni sono serie ma non preoccupanti - dice il tenente colonnello Virgilio Savarino - Il militare ha riportato una lesione agli arti inferiori, secondo le prime informazioni si tratterebbe di una lesione all'altezza della caviglia. E' segnato dallo shock dell'esplosione, uno shock che comunque passerà con adeguate terapie".
I quattro militari a bordo di un veicolo blindato "Lince", erano nel gruppo di testa,( al quarto posto) di una colonna di forze alleate presenti nel apESE, Esono saltati in aria in seguito allo scoppio di un rudimentale ordigno messo sul percorso.
I feriti sono statii ricoverati presso l'Ospedale da campo di Herat.
I morti sono Luigi Pascazio, 25 anni caporalmaggiore e Massimiliano Ramadù, di 33 anni sergente. L'altro militare ferito, una donna, che ha riportao lesioni alla schienasi chiama Cristina Buonacucina, ed è un caporalmaggiore di Foligno.