Stamane gli operai hanno cominciato a montare le impalcature per la realizzazione dei lavori che prevedono la trasformazione dell'edificio ex-poste in un centro commerciale.
Pare che i titolari dell'immobile Carmelo Lo Iacono e Carmelo Zarcone abbiano prodotto tutte la documentazione richiesta dagli uffici comunali dell'urbanistica in conseguenza del rilascio della concessione da parte del commissario straordinario, Vincenzo Noto, inviato a suo tempo dalla Regione, per deliberare sulla questione, ed avvenuta nel Luglio dello scorso anno.
Avverso la decisione del commissario il sindaco Biagio Sciortino aveva inviato una nota al Prefetto, al'Assessore regionale al Territorio , a Carabinieri e Polizia, segnalando anche una serie di anomalie , a suo avviso riscontrabili, nel rilascio della concessione. Nota che non ha avuto alcun seguito. L'amministrazione aveva di recente dichiarato che avrebbe proceduto al recupero del bene, per riportare quella piazzetta "status quo ante", anche perchè immortalata nel film "Baarìa" di Peppuccio Tornatore
Tutto ruotava attorno ad una informativa riservata del Prefetto che segnalava che i titolari richiedenti la concessione erano familiari e affini di Pietro Lo Iacono, boss che sta scontando una condanna a 14 anni per mafia, perchè riconosciuto colpevole di avere intrattenuto rapporti con Bernardo Provenzano.
In realtà, i titolari avevano ripreso i lavori qualche mese fa, ma l'assenza di alcuni adempimenti aveva permesso alla Amministrazione di bloccare i lavori. Adesso, ripetiamo, stando a fonti degli Uffici tutti gli adempimenti previsti dal rilascio della concessione sarebbero stati compiuti.
Si ricorderà come la vicenda nel febbraio del 2008 avesse sucitato un'aspra polemica, innescata da una intervista della responsabile del settore urbanistico, la dr.ssa Marina Marino, al quotidiano "La Stampa", in cui la responsabile dell'urbanistica lamentava che le sue decisioni, nella fattispecie il respingimento delle pretese dei Lo Iacono, venissero vanificate dal consiglio, che aveva votato contro una proposta della Marino che tendeva a denegare la concessione.
Adesso i titolari in forza di sentenze del TAR e al commissario straordinario della Regione stanno trovando un riconoscimento ad un loro diritto.