Curiosi come siamo noi, lo saranno qualche migliaio di bagheresi che si chiedono a cosa serve la megastruttura di supporti di alluminio,
una tensostruttura in gergo tecnico, che sta sorgendo all'angolo tra Via Libertà e Via Borsellino.
Nessun cartello autorizzativo, come sarebbe giusto, che riporti il tipo di struttura dell'opera che sta sorgendo e o che ne indichi le finalità, i tempi di realizzazione e quant'altro. Non ne sa niente l'assessore all'Urbanistica Enzo Gulli, niente il Comando dei Vigili Urbani, qualcosa riusciamo a saperla solo dall'assessore alle Attività produttive, Pietro Pagano, e che, come imformazione, riferiamo ai nostri lettori.
Si tratterebbe, il condizionale è d'obbligo, di una struttura "effimera", che verrà comunque smontata subito dopo il 21 di Marzo, perchè pare che debba essere poi rimontata altrove.
Ricoperta da teloni bianchi, nella superficie che ad occhio è di 1300-1500 mq., stando alle informazioni dateci sempre dall'assessore, verranno sistemate delle giostre, e troveranno, pare, ospitalità stand espositivi di prodotti o servizi di varia natura.
Niente da obiettare: ben venga qualunque iniziativa che dia, anche se per un periodo limitato, un pò di vitalità e di slancio alla asfittica economia bagherese.
Quello che riteniamo però incomprensibile è che di una opera urbanistica, perchè comunque di questo si tratta, venga tenuto all'oscuro l'assessore al ramo, e che, come dovrebbe accadere anche e soprattutto a Bagheria, capitale della legalità e della trasparenza, non venga data adeguata pubblicità come per legge previsto, delle caratteristiche dell'opera, della compatibilità con la destinazione d'uso dell'area e degli estremi autorizzativi dell'opera.