Sono sei facciate fittissime, piene di considerazioni, non solo tecniche, quelle che costituiscono la relazione annuale dell’assessore ai LL.PP.,
alle Attività produttive, ai Servizi a rete e alla Programmazione, Gino Di Stefano dell’U.D.C: proviamo a farne una sintesi.
Nel riportare l’attività svolta dal 1 Settembre 2008 al 30 Settembre 2009 si parte da considerazioni squisitamente politiche, che partono dal momento in cui il 29 Agosto del 2008 l’U.D.C. entrò nella giunta Sciortino.
“Iniziava-così inizia il documento- una nuova avventura per un gruppo di persone animate da tanta voglia di fare e con l’intento di mettere a disposizione della loro comunità il personale bagaglio di entusiasmo, impegno ed esperienza.”
Ma lo spirito di entusiasmo trova buoni motivi di perplessità nello scenario sociale e amministrativo:”Il contesto, per la verità, che si prospettava non era e continua non essere molto roseo:Vi erano diversi argomenti che inducevano ad essere ragionevolmente ottimisti.”
Si accenna pertanto ai gravi problemi derivanti dalla crisi economica mondiale che si ripercuoteva inevitabilmente sulle periferie del mondo, oltre ai problemi “ peraltro già esistenti della precedente sindacatura Fricano e che richiedevano una urgente soluzione.”
Le linee guida, l’assessore le dichiara subito: programmazione e organizzazione.
Si passa poi ad una analisi impietosa dello stato della burocrazia comunale: “Purtroppo- lamenta Di Stefano- non si possono cambiare le consuetudini incancrenite né inventare professionalità che non esistono, ma si può certo introdurre e far comprendere che esiste un metodo di lavoro basato su una impostazione strutturata e ragionata e non sull’improvvisazione".
Si passa poi all’analisi dei problemi e si individuano nel Coinres e nella gestione idrica da parte dell’A.P.S., due questioni nodali, rimarcando le distanze rispetto ad alcune scelte fatte nel Consorzio, e quindi al lavoro fatto, partendo dalla constatazione che “non abbiamo perso un solo centesimo delle risorse disponibili”.
A partire dalla riqualificazione di Corso Umberto e del centro storico:” La città-si dice nella relazione-ha oggi un centro recuperato sotto tutti i punti di vista e pronto per quella trasformazione positiva e per un rilancio che solo un anno fa sembrava impossibile”.
Trasformazione che potrà avvenire con l’approvazione di un Piano Commerciale,e in corso Umberto con il decollo dei centri commerciali naturali, e con la recente approvazione del G.A.L:, Gruppo di azione locale, che potrà, nella sinergìa tra ente locale e imprenditori, attrarre risorse europee.
Ma non solo il Corso Umberto:c’è stato anche il recupero in extremis dei finanziamenti per l’area artigianale che hanno consentito, proprio in questi giorni, l’assegnazione dei lavori di infrastrutturazione delle opere delle are P.I.P di contrada Monaco.
E’ stato risolto- si sottolinea nella relazione- in maniera pressocchè definitiva la questione delle emissioni maleodoranti del depuratore di Aspra, e poi si prosegue con la elencazione del completamento di lavori da tempo avviati: il posteggio in Piazza Stazione, il parco suburbano di Monte Catalfano (non si dice nulla però sul fatto che il parco sia chiuso e preda di vandalismi n.d.r.), il completamento della Via Scotto Lanza, ecc..
Si passa poi ai lavori in corso di esecuzione che riguardano essenzialmente la manutenzione ed adeguamento alle norme C.E.E. degli impianti dei plessi delle scuole elementari E.Loi, I.Buttitta e G.Cirrincione,e della riqualificazione di Piazza Vittime della mafia.
In corso di approvazione è invece il bando di una grande opera quale la realizzazione della barriera frangiflutti a difesa dell’abitato di Aspra e delle manutenzioni della scuola A.Gramsci e L.Pirandello.
Già appaltati sono invece i lavori di adeguamento dell’impianto di depurazione che prevede il cappottamento dell’opera, le urbanizzazioni in contrada Monaco, di cui dicevamo, la costruzione di 88 loculi cimiteriali e attività di manutenzione presso la scuola media G.Carducci.
Per quanto riguarda la programmazione e la progettazione si fa una elencazione di opere o di servizi che sono però ancora allo stato di direttive o progetti di massima, tra cui di particolare importanza il completamento della rete di metanizzazione della città, la variante urbanistica per l’ampliamento del cimitero comunale, un piano di utilizzazione degli immobili comunali per il contenimento dei costi di affitto.
Si richiama anche il ruolo dell’Assessorato per far fronte all’emergenza del nubifragio del 23 Settembre che ha richiesto lavori di somma urgenza pe r180.000 Euro, e la richiesta di calamità naturale per la frana della strada comunale che costeggia l’Eleuterio.
In conclusione del documento si ritorna sui temi più politici ed in particolare alla funzionalità, all’efficienza ed in definitiva alla cultura dei predominante presso i pubblici dipendenti, con qualche mea culpa.
Così infatti conclude il lunghissimo documento:
“Il più rilevante limite che mi attribuisco in quest’anno da Assessore è di non essere riuscito fino in fondo a motivare tutto l’equipaggio di questa grande nave che è l’amministrazione comunale. Non essere riuscito, pur avendo provato diverse volte………………………………………………”
“Per onestà devo segnalare un altro limite da parte mia. Un errore paradossale:L’avere cioè pensato che un dirigente aziendale del settore non pubblico fosse la persona con la cultura giusta per far andare avanti meglio una amministrazione pubblica………………………………………………”
"In questa vicenda ho scoperto invece che la cultura del pubblico (cioè del bene pubblico, del servizio pubblico ma anche dell’impiego pubblico) non è nel DNA di tutti i dirigenti e di tutte le esperienze."