Riceviamo e pubblichiamo. Gentile direttore, l’altra sera recatami a Palazzo Aragona Cutò per un evento musicale, ho avuto modo di vedere che nel salone di ingresso del piano nobile erano state effettuate delle modifiche agli ambienti,
che non ho compreso bene a quali criteri rispondessero e da chi fossero state progettate e autorizzate.
Per farla breve, come documentano le foto che Le invio, sono state tompagnate dall’interno con pannelli le due finestre del salone di ingresso del primo piano, la porta di legno centrale del salone è stata sostituita con una porta a vetri, e sempre con l’uso di pannelli è stata murata la comunicazione tra la sala centrale, quella per capirci dove si svolgono i matrimoni con rito civile, e la sala del pianoforte, dove solitamente vengono ospitati dibattiti e quant’altro.
La domanda che mi sono posto assieme ad altri presenti, come me sconcertati e perplessi, sono: chi ha progettato, e autorizzato queste opere, se l’Ufficio Tecnico o altro ufficio, e soprattutto se è stato informata la Sovrintendenza e se ne sia stato acquisito il parere: nessun dubbio che si possa ritenere di rendere più funzionali strutture pensate trecento anni fa; nella fattispecie però non mi pare che esistesse la necessità di queste modifiche.
Le invio questa mie righe, perché possa dal suo giornale, girare l’interrogativo a chi di dovere, Sindaco, Ufficio tecnico, Assessore al patrimonio o ai beni culturali, e soprattutto Sovrintendenza.
Grazie per l’ospitalità.
(Lettera Firmata)