Riceviamo e pubblichiamo
Intervengo raramente su ciò che viene pubblicato sui siti informativi ed al solo fine di fornire informazioni alla comunità, ma, leggendo l’articolo che riguarda il bilancio e le dimissioni del Consigliere Sanfilippo ho sentito il dovere di precisare alcune delle affermazioni ivi contenute Sulle dimissioni di Sanfilippo, mi preme sottolineare che lo stesso è un valido professionista super impegnato nella sua attività di medico, che svolge a Palermo presso varie strutture e che assorbe totalmente il suo tempo, quindi, mal si concilia con l’impegno civico dallo stesso assunto con i suoi elettori, che peraltro, lo hanno premiato come primo degli eletti della Lista Patto per lo Sviluppo.
Le numerosissime assenze del Consigliere nelle sedute di Commissione consiliare, nelle riunioni preconsiliari di maggioranza, nelle sedute del Consiglio comunale, ritengo siano all’origine della errata concezione del ruolo di Consigliere comunale dallo stesso tracciata in questa sua lettera di dimissioni.
Le stesse “riunioni collegiali informali dove si prendono le decisioni importanti” altro non sono che le riunioni preconsiliari di maggioranza in seno alle quali il gruppo, sindaco -consiglieri e assessori, preparano la strategia da adottare nelle sedute del Consiglio.
E’ chiaro che colui che non partecipa a tali riunioni, per impegni lavorativi, si vede costretto, successivamente, in Consiglio comunale, nel ruolo di chi, facendo parte di una maggioranza che democraticamente si è confrontata sugli argomenti stabilendo una linea di azione senza il suo contributo, deve adeguarsi passivamente con “l’alzata di mano”.
Ognuno interpreta il proprio ruolo liberamente, ognuno decide il tempo da dedicare all’impegno civico sottoscritto con la collettività. Il mio di impegno, in qualità di Sindaco, è totale, assorbe l’intera giornata sacrificando impegni lavorativi e affetti familiari.
Dal mio insediamento mi occupo esclusivamente di realizzare il programma sottoscritto con gli elettori, a scapito del mio lavoro che ho accantonato totalmente, infatti, da più parti mi giungono lamentele di pescatori, armatori, che si sono sentiti abbandonati e che non vedono più la mia presenza costante nella marineria.
Ritengo non sia corretto imputare ad altri le colpe delle proprie scelte spingendosi fino all’assurdo di tacciare di “arroganza” chi invece democraticamente e con notevoli difficoltà tenta di realizzare quanto promesso ai cittadini flavesi.
Sulla problematica del bilancio di previsione 2009 e sul fatto che la bozza approvata in Giunta non rispetti la previsione del patto di stabilità, nessuna dimenticanza.
Invero, il rispetto del patto di stabilità è una scelta dell’Amministrazione e non, come sostenuto dagli esponenti dell’opposizione, un requisito necessario per la sua approvazione.
Tantissime sono infatti le Amministrazione che hanno deciso di approvare il bilancio di previsione non in linea con la normativa sul patto di stabilità o perché costrette dall’impossibilità di conseguire tale obiettivo ovvero perché confidano nella mancata comminazione delle sanzioni, come del resto è avvenuto in anni precedenti.
Nella fattispecie, l’Amministrazione flavese, responsabilmente, rispetterà il patto di stabilità per l’anno 2009, e ciò verrà fatto mediante la presentazione di un emendamento, già predisposto, e che verrà presentato in Consiglio comunale assieme alla bozza di bilancio con tutti i pareri previsti.
Antonio Napoli – Sindaco di Santa Flavia