E’ una morte che ha dell’incredibile , quella di Umberto Amorello, un ragazzino di 10 anni, residente con la famiglia a Bagheria, dove il padre esercita l’attività di banconista. I genitori hanno fatto avere alla Polizia, secondo quanto riferisce "La Repubblica" di oggi
un circostanziato verbale alla Polizia in cui riferiscono in maniera dettagliata le ultime 36 ore di vita del piccolo, spirato ieri pomeriggio alle 18 all'Ospedale "Di Cristina" di Palermo, e adombrano il sospetto che la morte possa essere dovuta alla lesione di organi interni, fegato e reni, in conseguenza di un “pestaggio” avvenuto ad opera di un ragazzo più grande di lui di un paio d'anni, e avvenuto qualche giorno prima.
La sequenza dei fatti è drammatica, così come riferita dai genitori: i primi malori martedì mattino, febbre e mal di gola.
La pediatra del piccolo Umberto, che lo segue da tempo per via di una affezione asmatica, consiglia del cortisone: cambia poco e i genitori si rivolgono alla guardia medica per un controllo.
Visita e ritorno a casa.
Durante la stessa giornata il piccolo sta sempre peggio, ritorno in guardia medica, dove il piccolo perde conoscenza, secondo la ricostruzione del giornale.
Ambulanza di emrgenza e ricovero all’Ospedale “Di Cristina”, dove Umberto arriva quasi in coma.
La diagnosi è incerta: si pensa ad una broncopolmonite o all'influenza A
E’ a questo punto che i genitori fanno mente locale, su un episodio riferito dal piccolo alla mamma e alla sorella e avvenuto il venerdì precedente, vale a dire la zuffa avuta con un ragazzino poco più grande di lui.
Le varie indagini intanto accertano danni seri a fegato e reni: conseguenza di un eventuale virus o dei colpi del quasi coetaneo?
Il bimbo nella giornata di mercoledì peggiora e muore in Ospedale intorno alle 18.
Per quale motivo?
Difficile dirlo; ed è per questo che verrà effettuata l’autopsia per capire come un bambino di 10 anni, possa nel giro di poche ore, andarsene e lasciare nel dolore più profondo genitori, familiari e amici.