Questo mercoledì notte è stato il turno della “Fonte del pollo”, del “Palagonia Cafè”,e del “Profumo del pane”, l’altra notte ancora è toccato a "Sam", ed ancora qualche notte prima al “Gallo d’oro”, a “Nara camicie”, agli alimentari “Passarello”, e qualche mese fa alla gioielleria "Palumbo e Gigante", e via via indietro nella memoria e nel tempo recenti.
Ormai è un vero e proprio bollettino di guerra quello che ogni mattina nel loro “briefing” mattutino i commercianti sono costretti ad aggiornare, nella speranza, talora vana, di non essere loro nell’elenco di “quelli svaligiati nella notte in corso Umberto”.
La procedura sempre la stessa: saracinesche sapientemente e rapidamente divelte nel silenzio della notte, registratore di cassa a pezzi per tirarne fuori qualche decina, o al massimo qualche centinaio di euro, o per arraffare qualche oggetto rivendibile di corsa, facendo un danno materiale per centinaia e talora migliaia di euro e uno morale incommensurabile perché hanno tolto la serenità a tutti.
Polizia e carabinieri arrivano il mattino dopo o la notte stessa, fanno rilievi e verbalizzano.
Si potrebbe dire: è sempre accaduto, e sempre accadrà. Non è così però.
I commercianti temono che ci sia qualcosa di diverso: non convince questo accanimento per rubare somme modeste, ma che stanno provocando, come dicevamo, grossi danni.
Chi sono questi ladri della notte?
Sono gruppi di giovani sbandati che hanno necessità disperata di una dose, disoccupati cronici che non sanno far altro di meglo, e che sono disposti a scassinare e commettere un reato gravissimo in cui, se presi, si rischiano anni di galera, o sono malandrini manovrati da mani più sapienti, che mirano più in alto?.
E’ questo l’interrogativo angoscioso che si pongono ormai tutti gli operatori commerciali di Bagheria, e non solo del Corso Umberto.
E il corso chiuso al traffico? C’entra qualcosa?
Certo il fatto che non possano circolare auto, aiuta in qualche modo i malintenzionati; ma non è condizione necessaria e sufficiente
Nelle ore in cui i delinquenti agiscono, circolano comunque pochissime auto, nel corso Umberto e altrove.
Qualcuno, tra i commercianti, propone di pagarsi un metronotte che vigili, l’intera notte solo ed esclusivamente nei due corsi: ma basterebbe?
Le forze dell’ordine fanno quello che possono: pochi uomini, pochi mezzi, un grande territorio da controllare, ed in estate occorre vigilare anche sui luoghi di massima aggregazione.
Migliaia di persone affollano sino a tarda notte, pizzerie, gelaterie, luoghi di ritrovo e di divertimento, e anche questi sono luoghi che per mille motivi debbono essere tenuti d’occhio.
Sono centinaia poi, a gruppi di qualche dozzina, i giovinastri che fumano e bevono
sotto portici, e in piazzette o slarghi, disturbando sino a tarda ora, o peggio, terrorizzando i residenti.
E polizia e carabinieri debbono intervenire, se necessario, anche in queste situazioni.
Non possono bastare una o due volanti o gazzelle, che periodicamente fanno il giro dei corsi.
In questo periodo aumentano pure i furti negli appartamenti,vuoti perché i proprietari sono fuori in vacanza.
Insomma c’è grande lavoro, per coloro che attendono alla nostra sicurezza.
Ed in ogni caso il fenomeno è sicuramente spia di un disagio economico profondo che vive la parte sommersa della nostra comunità.
Il problema vero al quale occorre che al più presto si dia una risposta chiara e forte e non solo da parte delle forze dell’ordine, ma anche da parte dei commercianti, è quella che facevamo all’inizio.
Si tratta di sbandati alla ricerca disperata dei cinquanta-cento euro, o dietro c’è una regìa neanche tanto occulta di chi vuole mandare un chiaro messaggio :”Alla vostra serenità ci pensiamo noi.”?
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