I Carabinieri arrestano 16 persone per mafia a Bagheria. Il boss Scaduto voleva uccidere la figlia per una relazione sgradita - Nomi, foto e video

I Carabinieri arrestano 16 persone per mafia a Bagheria. Il boss Scaduto voleva uccidere la figlia per una relazione sgradita - Nomi, foto e video

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Nelle prime ore di questa mattinata, il Comando Provinciale Carabinieri di Palermo ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere che - sulla base dell’attività investigativa dei militari del Comando Compagnia Carabinieri di Bagheria - è stata emessa dal GIP presso il Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica di Palermo - Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 16 persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso ed estorsione aggravata dall’ art. 7 d.l. n. 152/91, convertito in l.n. 203/91.

Sono stati impegnati oltre 100 Carabinieri, con l’ausilio di unità cinofile e di un elicottero del 9° Nucleo di Palermo.

Le risultanze investigative, acquisite nell’ambito di un’indagine convenzionalmente denominata “Nuova Alba”, hanno permesso di:
- accertare l’appartenenza di alcuni soggetti all’organizzazione criminale denominata “Cosa Nostra”;

- documentare alcune estorsioni commesse da suoi affiliati ai danni di imprenditori operanti nel territorio di Bagheria e nei comuni limitrofi;

- ricostruire i mutevoli equilibri mafiosi del Mandamento di Bagheria, sempre capace di rigenerarsi dopo ogni operazione di polizia, con l’immediato rimpiazzo dei soggetti arrestati.

Nell’ordinanza di custodia cautelare sopra citata viene contestata ad alcuni indagati l’appartenenza alla famiglia mafiosa di Altavilla Milicia (PA), nel ruolo di soggetti preposti alla selezione delle vittime di estorsione e alla successiva riscossione delle somme di denaro, al sostentamento degli affiliati detenuti in carcere, nonché alla gestione monopolistica delle mediazioni immobiliari, imponendo provvigioni superiori a quelle di mercato.

Inoltre, sono state accertate una pluralità di condotte estorsive compiute da esponenti apicali del Mandamento mafioso di Bagheria ai danni di imprenditori locali i quali, operanti nel settore edile e nella fornitura di acqua minerale, sono stati costretti a consegnare ingenti somme di denaro a titolo di “pizzo”, ovvero ad assumere soggetti contigui all’organizzazione mafiosa.

Tra gli arrestati figura SCADUTO Giuseppe, già arrestato nel 2008 nell’ambito dell’operazione “PERSEO”, allorquando - al vertice del Mandamento mafioso di Bagheria - emergeva per il ruolo di promotore nella ricostruzione della Commissione Provinciale di Cosa Nostra e, dallo scorso aprile, tornato in libertà dopo un lungo periodo di detenzione.La figlia di Scaduto, secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbe avuto una relazione con un maresciallo dei carabinieri e per questo il mafioso avrebbe ordinato a un altro figlio di ucciderla. "Tua sorella si è fatta sbirra", diceva il boss al figlio. Ma il giovane, 30 anni, temeva di finire in carcere. "Io ho 30 anni e non mi consumo per lui", diceva ad un amico intercettato dai carabinieri.  Pino Scaduto meditava altri omicidi. Voleva colpire pure il maresciallo dei carabinieri. Puntava su un sicario fidato, suo figlio. Ma anche il figlio l'ha lasciato solo. Diceva a un amico, con cui si era confidato: "Io non lo faccio, il padre sei tu e lo fai tu... io non faccio niente... mi devo consumare io? Consumati tu, io ho trent'anni, non mi consumo". Il padrino insisteva, riteneva di dover ristabiliare quel concetto di onore mafioso che già tanti morti ha fatto.

Il provvedimento è stato notificato in carcere a DI SALVO Giacinto, altro esponente di spicco della consorteria mafiosa, già a capo del Mandamento mafioso di Bagheria dal 2011 fino al maggio 2013, quando venne arrestato nell’ambito dell’indagine denominata “ARGO”. Le indagini avevano permesso di ricostruire l’ascesa del predetto da capo famiglia a quello di reggente e cassiere del Mandamento di Bagheria.

Nel medesimo contesto, è stato arrestato TRAPANI Giovanni ritenuto fino al 2010 a capo della famiglia mafiosa di Ficarazzi, destinatario di misura cautelare nell’ambito dell’operazione denominata “IRON MEN”.

Colpiti dal provvedimento anche i vertici storici della famiglia mafiosa di Altavilla Milicia, come LOMBARDO Franco, ritenuto a capo della famiglia mafiosa di Altavilla Milicia tra il 2011 e l’ottobre 2012 e, per breve periodo, reggente del Mandamento di Bagheria, nonché MODICA Michele, a capo della famiglia mafiosa di Altavilla Milicia fino al giugno 2014, allorquando venne arrestato nell’ambito dell’indagine “RESET”.

Per alcuni degli indagati, già detenuti, il provvedimento è stato notificato presso le Case circondariali di Palermo, Tolmezzo (UD) e Prato.

In copertina un frame video dell'arresto di PIno Scaduto 

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ELENCO SOGGETTI SOTTOPOSTI A MISURA CAUTELARE IN CARCERE

1. SPECIALE Francesco, nato a Bagheria il 24.10.1966;

SPECIALE FRANCESCO
2. ZIZZO Salvatore, nato a Santa Flavia (PA) il 06.09.1960;

ZIZZO SALVATORE
3. GUAGLIARDO Vito Lucio, nato ad Altavilla Milicia (PA) il 13.12.1962;

GUAGLIARDO VITO LUCIO
4. D’UGO Damiano, nato ad Altavilla Milicia (PA) il 19.02.1951;

DUGO DAMIANO


5. URSO Vincenzo, nato ad Altavilla Milicia (PA) il 30.01.1947;

URSO VINCENZO


6. SCADUTO Giuseppe, nato a Bagheria il 31.07.1946;


7. CARBONE Andrea Fortunato, nato a Casteldaccia il 27.10.1965;


8. MARSALA Nicola, nato a Sciara (PA) il 19.06.1957;

MARSALA NICOLA


9. VIRRUSO Antonino Giuseppe Maria, nato a Casteldaccia (PA) il 19.08.1955, già detenuto per altra causa presso la Casa Circondariale “Pagliarelli” di Palermo;


10. LIGA Pietro, nato a Palermo il 11.04.1966, già detenuto per altra causa presso la Casa Circondariale “Pagliarelli” di Palermo;


11. DI SALVO Giacinto, nato a Bagheria il 17.05.1943, già detenuto per altra causa presso la Casa Circondariale “Pagliarelli” di Palermo;


12. LOMBARDO Andrea, nato a Palermo il 14.02.1981, già detenuto per altra causa presso la Casa Circondariale “Pagliarelli” di Palermo; 13 LOMBARDO Francesco, nato ad Altavilla Milicia (PA) il 16.01.1956, già detenuto per altra causa presso la Casa Circondariale “Pagliarelli” di Palermo.

14. MODICA Michele, nato a Casteldaccia (PA) l’8.06.1955, già detenuto per altra causa presso la Casa Circondariale di Prato (PO);

MODICA MICHELE


15. RIZZO Giovan Battista, nato a Palermo il 15.06.1966già detenuto per altra causa presso la Casa Circondariale “Pagliarelli” di Palermo;

RIZZO GIOVAN BATTISTA
16. TRAPANI Giovanni, nato a Ficarazzi (PA) il 22.05.1956, già detenuto per altra causa presso la Casa Circondariale di Tolmezzo (UD);

TRAPANI GIOVANNI

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