Patrizio Cinque avrebbe tentato di rallentare l'indagine sulla casa abusiva della sorella. Intercettato al telefono: -"E' tutto sotto controllo" -

Patrizio Cinque avrebbe tentato di rallentare l'indagine sulla casa abusiva della sorella. Intercettato al telefono: -"E' tutto sotto controllo" -

cronaca
Typography

L'edizione palermitana del quotidiano la Repubblica ha pubblicato nuovi stralci di intercettazioni effettuate dai Carabinieri a Patrizo Cinque, contenute nell'ordinanza di 89 pagine della Procura di Termini che vede indagate 23 persone tra amministratori e dipendenti comunali di Bgaheria .

 “Tutto sotto controllo” ripeteva il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque al telefono e non immaginava di essere intercettato.  "Prima che si fa sta cosa chissà quanto se ne parla” -diceva. "Sta cosa" era l’indagine dei Vigili sulla casa abusiva della sorella. Il primo cittadino grillino stava cercando  di insabbiare il caso rinviando ii controlli della Polizia Municipale. Per questo la Procura di Termini Imerse lo ha messo sotto accusa. Ma il giorno del controllo della casa della sorella arrivò comunque. La sorela però non si rassegnava e chiamava il fratello sindaco mentre i controlli erano in corso. “Puoi venire? Qua a casa mia “ - e il sindaco provò a mettere tutto a posto con i vigili. Cinque si è autosospeso dal movimento ma in consiglio comunale ribadisce le sue perplessità sulle tempistiche e i contenuti dell’indagine puntando il dito contro contro i pm “ la campagna elettorale non dovrebbe farsi nelle stanze dei PM" e avverte i consiglieri -“Ho registrato tutti i colloqui con voi nella mia stanza“. L’inchiesta dei Carabineiri ha fatto emergere il ruolo di una schiera di impiegati e burocrati compiacenti che si comportavano, secondo l’accusa, in maniera illeggitima all’interno del municipio. In particolare il ruolo di spicco spetta inevitabilmente al dirigente del settore Lavori Pubblici Onofrio Lisuzzo , già rinviato a giudizio per concussione in un altro procedimento penale, uomo ombra di Patrizio Cinque.
Era il 2 maggio del 2016 quando la sorella mentre era in corso il controllo dei vigili urbani a casa sua, chiamava il frattelo sindaco “ Dove sei? Puoi venire a casa mia? “ e lui rispondeva “chi è venuto? Ti ha detto che ti devo raggiungere?” - e la sorella “ si,si...si “. E Lui -  "devono aspettare sono all’inaugurazione della sede della crocerossa a Bagheria ,se possono aspettare” - Per l’accusa è questo il punto cruciale - La sorella chiede ai vigili “il sindaco ha un impegno, potete aspettarlo? - “Quanto?" - chiedono i Vigli Urbani - . Intanto il sindaco taglia corto e chiede alla sorella "me li puoi passare al telefono?"- La sorella esita un attimo, mentre il tono di Patrizo Cinque si fa perentorio “ passameli!”. La sorella esita ancora un momento “ aspetta” - dice . Poi il tono si fa improvvisamente amichevole - “ Ehi Mimmo” - nella squadra di vigili che stavano effettuado il controllo, c’era anche l’ispettore capo della Polizia Mnicpale Mimmo Chiappone, lo stesso che aveva fatto al sindaco la soffiata sull'ìndagine della procura sulla casa e per questo finito sotto indagine. Il vigile Chiappone prova a prendere tempo, mentre altri colleghi spingono per chiedere gli accertamenti.
Quel giorno il vigile al telefono dice al sindaco “ siccome ci sono un sacco di documenti positivi, siccome il proprietario è un poco nel pallone, non ci sa dare determinate indicazioni, volevamo un pò capire magari...” - “capire cosa?” - il sindaco prova a dettare la linea ai vigili- “ loro avevano fatto istanza di condono, io ti direi prendi quello che ti serve e poi con Carlo vai a verificare...”. L’ispettore dice al sindaco “ poi magari appena finisci vieni” - il sindaco afferra al volo e replica “vengo” . L’ispettore al telefono sembra sollevato “ ci sentiamo ecco .. ci sentiamo” . Poco dopo un altra telefonata, il sindaco si recò subito al comando dei vigili per occuparsi di quella pratica. L’inchiesta a carico di Cinque si snoda lungo tre filoni: abusivismo, rifiuti e affidamento del palazzetto dello sport.