Coinres: pagheremo caro, pagheremo tutto

Coinres: pagheremo caro, pagheremo tutto

cronaca
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Quando nell’ottobre dell’anno scorso il presidente del consiglio Bartolo Di Salvo, lanciò l’allarme sul rischio di dissesto finanziario del comune, fu considerato una sorta di Cassandra, la profetessa di sventure.
Adesso che la batosta sta arrivando sulla testa dei cittadini , le sue affermazioni vanno riviste con più attenzione...
Di cosa si tratta: oggi durante la seduta del consiglio comunale, in un fax dell’Agenzia regionale acqua e rifiuti si richiedeva alla Prefettura la presenza urgente di tutti i sindaci dei comuni aderenti al COINRES, perchè la questione rifiuti, da spinosa che era, sta diventando esplosiva: vediamo perché.

Cosa era accaduto? Semplice: l’AMIA, l’azienda dei rifiuti di Palermo, che gestisce anche la discarica di Bellolampo, vanta un credito per l’uso della stessa da parte dei comuni del COINRES di 15.000.000 di Euro.
L’AMIA ha ottenuto dalla magistratura una ordinanza che, di fatto, mette sotto sequestro i conti correnti del Coinres, sino ad una concorrenza di 7.500.000 Euro: ciò vuol dire che delle somme che i comuni trasferiranno in questo periodo al consorzio, il COINRES non ne vedrà neanche l’ombra, perché saranno automaticamente tarsferiti all’AMIA, con tutto quel che ne consegue.

Il Consorzio non avrà una sola lira per mesi e mesi per pagare dipendenti e noleggio dei mezzi.
La quota, ricordiamolo, con la quale il comune di Bagheria “partecipa” al debito nei confronti dell’AMIA , è del 29%.
C’è dell’altro: nell’ottobre scorso il Consorzio rifiuti notificò al Comune di Bagheria una fattura di 3.104.000 Euro per servizi resi, che però il nostro comune ha contestato.
Per un Comune come Bagheria trovare 3.000.000 di Euro o accollarsi la quota parte del 29% dei 15.000.000 di esposizione del Coinres nei confronti dell’AMIA è una missione impossibile.

Cosa succederà adesso? Non lo sappiamo o, forse, lo sappiamo troppo bene:
considerato che la Regione non ha nessuna voglia di accollarsi il debito del consorzio toccherà, come sempre, ai cittadini pagare.
Quanto? diciamo 50 Euro a testa...
Ma non è finita: allorchè la TARSU ( tassa sulla raccolta dei rifiuti) che viene pagata in base alla superficie delle abitazioni diventerà, a partire da quest’anno, T.I.A., tariffa che graverà su ogni componente del nucleo familiare (120 Euro a cranio), saranno dolori.
Ed è ancora niente, perché tra qualche mese, arriveranno le nuove bollette dell’acqua.
Però tranquilli: tra qualche giorno nella tradizionale ubriacatura elettorale, dimenticheremo tutto, sino al risveglio dopo la sbornia.