I carabinieri sul cimitero di Bagheria: braci ancora fumanti di bare, resti umani e ossa. 3 indagati

I carabinieri sul cimitero di Bagheria: braci ancora fumanti di bare, resti umani e ossa. 3 indagati

cronaca
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E’ accaduto ieri, presso il cimitero comunale di Bagheria dove i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo sono intervenuti scoprendo uno scenario a dir poco inquietante.

Centinaia di bare erano accatastate tra il muro perimetrale e alcune cappelle private, a ridosso delle quali vi erano, ancora fumanti, le braci di fuochi che, durante la notte, avevano incendiato anche resti umani e ossa.

altSottoposte a sequestro le aree teatro della macabra vicenda, dove sono stati rinvenuti anche parti non ancora decomposte di corpi umani ed effetti personali perfettamente integri.

I Carabinieri, coordinati dalla Procura di Termini Imerese, procedono per i reati di “vilipendio, soppressione di cadavere, danneggiamento seguito da incendio e gestione incontrollata di rifiuti speciali”.

Sono in corso indagini per far luce sugli ancora molti aspetti oscuri dell’intera vicenda.

Sin qui il comunicato testuale dell'Ufficio provinciale stampa dei Carabinieri

Secondo quanto da noi appreso ci sono già in ordine ai reati ipotizzati tre indagati: il responsabile del servizio Paolo Aiello e i due dipendenti comunali che ieri mattino si trovavano assieme ad Aiello in servizio presso il cimitero. 

Ma pare di capire che si andrà alla ricerca di responsabilità di grado più elevato.

Il sindaco Lo Meo già nella giornata di ieri aveva provveduto a diffondere un ordine di servizio con cui Paolo Aiello nella responsabilità della gestione del cimitero veniva sostituito con Bartolo Di Matteo. Nella mattinata di oggi c'è già stato alla presenza del caposettore Laura Picciurro e dell'assessore Antonio Scaduto il passaggio di consegne.

 

 

 

 

nella foto le bare (foto di copertina) accatastate e l'area dove venivano bruciate