Cronaca

La Guardia di Finanza di Palermo ha sequestrato un complesso turistico sito in località Scopello, in provincia di Trapani, composto da 12 mini appartamenti indipendenti a schiera, una sala reception-bar, piscina, terrazze a dislivelli, parcheggi, aiuole e spazi comuni per l’intrattenimento, del valore complessivo di circa 40 milioni di euro, in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale di Trapani – Sezione Misure di Prevenzione.

Colpito dal provvedimento, un imprenditore di 65 anni, antonino Palmeri, originario di Castellammare del Golfo, condannato nel 1998 per associazione di stampo mafioso e danneggiamento aggravato dal metodo mafioso, quale appartenente alla “cosca” di Alcamo/Castellammare.

Il sequestro segue altri due provvedimenti del genere emessi dal Tribunale di Trapani nei confronti dello stesso soggetto, tra la fine del 2012 e gli inizi del 2013, riguardanti società ed attività di bar-pasticceria in Castellammare del Golfo, intestate ai familiari dell’imprenditore, a cui quest’ultimo avrebbe trasferito, solo formalmente, la titolarità, per un valore complessivo di circa 7 milioni di euro.

In particolare, le indagini economico – finanziarie eseguite dalle Fiamme Gialle avevano evidenziato che, mediante cessioni di rami d’azienda e diversi cambi di gestione delle predette attività commerciali, i figli dell’imprenditore, pur in presenza di limitate capacità reddituali autonome, avevano negli anni realizzato diversi investimenti, finalizzati anche alla costruzione del complesso turistico ora in sequestro; il tutto però, mentre il genitore continuava ad esercitare di fatto il controllo sulle aziende, attraverso importanti atti di gestione dallo stesso realizzati, che hanno indotto gli investigatori della Guardia di Finanza e l’Autorità Giudiziaria a ritenerlo l’effettivo proprietario del patrimonio societario.

Dal precedente provvedimento di sequestro - che aveva, tra l’altro, colpito anche la società che gestiva il complesso turistico - erano rimaste escluse le strutture fisiche di quest’ultimo ed, in particolare, i fabbricati esistenti sui terreni, in quanto per questi non era stata acquisita prova certa della loro illegittima provenienza.

 

Sono Laura Zarcone, la mamma di Marcello Volpe , un ragazzo scomparso da Palermo il 12 luglio 2011, giorno precedente il suo ventesimo compleanno

Vi contatto per chiedere il vostro aiuto per il motivo che adesso vi spiegherò: il 24 ottobre scorso ho ricevuto una telefonata anonima da una persona che affermava di aver visto la sera precedente , di fronte al bar "Il Bacio" di Bagheria, un ragazzo un po' trasandato ed avrebbe riconosciuto in quel ragazzo mio figlio Marcello.

Il giorno dopo con mio marito ci siamo recati in quel bar. I proprietari sono stati gentilissimi: poichè hanno delle telecamere di sicurezza ci hanno mostrato le registrazioni della sera prima, ma le telecamere inquadrano solo i tavolini all'esterno e non la strada, quindi non abbiamo potuto vedere il ragazzo segnalatoci.

Abbiamo girato nella zona intorno al bar ma non abbiamo trovato nessuno che somigliasse a mio figlio.

Nei giorni successivi alla segnalazione abbiamo coinvolto alcuni conoscenti di Bagheria, che hanno mostrato in giro la foto di Marcello. Un venditore ambulante che spesso sosta in via Quattrociocchi, dopo aver guardato le foto, ha detto di averlo visto più volte e di avergli anche regalato qualche frutto. Ha detto anche che pensa che il ragazzo abiti là vicino.

Quindi gli è stato raccomandato che, se lo avesse visto di nuovo, doveva immediatamente avvertire la Polizia di Stato di Bagheria, che è stata allertata in questo senso.

Purtroppo, dopo questa circostanza, il ragazzo non si è più fatto vedere. Abbiamo atteso in silenzio, sperando che prima o poi si ripresentasse ma, dopo cinque mesi, siano giunti alla decisione di rendere pubblica la notizia.

Chiedere ai cittadini di Bagheria di osservare bene le sue foto, poichè per noi è importantissimo capire se il ragazzo avvistato a Bagheria nel mese di ottobre era davvero lui o un ragazzo bagherese che gli somiglia molto.

Speriamo che specialmente chi abita nella zona di via Quattrociocchi ricordi se lo ha visto e se lo ha visto entrare o uscire da qualche abitazione. Ringraziamo di cuore tutti quelli che ci aiuteranno a capire cosa è successo a Marcello.

Per qualsiasi informazione potete contattare la mamma di Marcello , Laura Zarcone, al 3204319448 o la redazione di bagherianews 3338961059 o, anche in forma anonima il 113.

Laura Zarcone

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Nella mattinata del 20 marzo 2014, in Bagheria (PA), i Carabinieri della locale Stazione, all’esito di attività investigativa condotta in relazione al danneggiamento - che tanto scalpore aveva suscitato tra la cittadinanza - di numerosi fari dell’illuminazione delle Piazze Cirincione e Vittorio Emanuele Orlando, hanno deferito in stato di libertà alla Procura dei Minori di Palermo i minori degli anni 18 “B.S.” e “G.M.V”, entrambi incensurati, del posto.

I militari sono riusciti a ricostruire che i due, nella nottata del 15 marzo, insieme ad altri due minori degli anni 14, non denunciati poiché non imputabili, servendosi di un mattone avevano precedentemente divelto dalla pavimentazione stradale del centro storico, danneggiavano 8 fari interrati in piazza “Cirincione”, proprio di fronte la Chiesa delle Anime Sante, ed altri 6 fari posizionati nella vicina piazza V. E. Orlando. Il danno totale ammonta a circa 2.000,00 euro.

Una decina i mezzi complessivamente utilizzati, una ventina gli uomini impegnati, due le unità cinofile: stasera in corso Umberto a Bagheria di fronte a centinaia di cittadini che si interrogavano, con un certo stupore, su quanto stava accadendo, gli agenti del Commissariato di P.S. di Bagheria cui hanno dato man forte unità provenienti da Palerrmo, hanno dispiegato una operazione di controllo del territorio nella zona di corso Umberto che va dai Pilastri a via Maggiacomo.

Tre  vetture della Polizia si sono posizionate lungo corso Umberto da piazzetta Montana in poi, mentre altrettante bloccavano anche le strade adiacenti sino a via Litterio per evitare che qualcuno potesse sfuggire ai controlli.

Gli agenti hanno fermato una ventina di giovani per identificarli ed hanno effettuato nell'immediato intorno della zona ricerche con i cani antidroga: non è chiaro se gli agenti cercassero qualcosa di ben preciso o se la ricerca facesse parte di una attività routinaria.

Il dr. Francesco Fucarini, dirigente del Commissariato di P.S. di Bagheria che coordinava l'operazione ci ha dichiarato che 'questo tipo di operazioni  saranno attuate, e se possibile intensificate, nel futuro, per contrastare fenomeni di bullismo, di prevaricazioni e violenze che sono state segnalate presso gli uffici di Polizia'.

'Il nostro intendimento- ha aggiunto il dirigente - è di  restituire fiducia e sicurezza alle famiglie e ai cittadini bagheresi garantite dalle forze dell'Ordine.'

L'operazione aveva avuto un prologo nel pomeriggio quando gli uomini della Polizia con i mezzi venuti da Palermo, avevano identificato 45 persone, controllato oltre 20 autoveicoli ed effettuato 2 perquisizioni.

E' la terza operazione in trenta giorni che la Polizia di stato effettua a Bagheria, mirante al controllo del territorio e ad un efficace contrasto e prevenzione anche di reati legati alla guida senza patente, di veicoli ricettati,  di vetture senza copertura assicurativa o che non hanno i prescritti requisiti di sicurezza.

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