Cronaca

Voleranno solo gli stracci ? è questa la domanda che è lecito porsi di fronte alla sanzione amministrativa di sospensione dal lavoro senza assegni, comminata dal dirigente del II Settore Laura Picciurro ai dipendenti, G.G., M.L. e C.S. e al responsabile dei servizi cimiteriali, A.P.che si trovavano in servizio presso il cimitero comunale di Bagheria al momento dell'operazione dei Carabinieri del R.O.S. che portò sulle prime pagine dei giornali di mezzo mondo le pratiche disinvolte che colà si svolgevano, vale a dire quello di bruciare casse da morto residuate dai procedimenti di estumulazione.

Chiarito che l'entità delle sanzioni non era di competenza della commissione di disciplina il cui intervento è previsto nei casi particolarmente gravi, è stato appunto il caposettore ad irrogare la sanzione amministrativa ed economica, fermo restando che sono in corso ancora delle indagini della D.I.A. sulle eventuali responsabilità di natura penale di cui i dipendenti possano essersi resi responsabili.

I quattro dipendenti comunali sono stati chiamati di fronte al caposettore a difendersi dall'accusa di avere 'bruciato legna' all'interno del perimetro cimiteriale e di avere tenuto un comportamento 'negligente' per non avere informato di questo i superiori.

Al responsabile del servizio è stata contestata sia l'omessa vigilanza su quanto posto in essere dai suoi collaboratori che la mancata comunicazione al caposettore e agli organi politici dell'amministrazione.

Il provvedimento assunto circa due settimane fa ha già esaurito gli effetti essendo stato scontato il periodo di sospensione e i dipendenti coinvolti sono regolarmente tornati al lavoro, ma non più al cimitero da dove erano stati da tempo rimossi e sostituiti.

Alle 02:00 circa di ieri notte, i Carabinieri della Stazione di Bagheria hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, con l’accusa di furto aggravato in concorso, Giammanco Fabio, classe 1995 e Meli Andrea, classe 1990 entrambi bagheresi. 

I due sono stati fermati dai Carabinieri dopo un breve inseguimento a piedi allorquando, scavalcata la recinzione metallica di una villetta, asportavano da un deposito diversi attrezzi da lavoro tra cui un decespugliatore che provvedevano a nascondere tra le sterpaglie del limitrofo terreno incolto. 

Tutta la refurtiva è stata recuperata e restituita al legittimo proprietario, mentre gli arrestati, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, i due sono stati tradotti presso il Tribunale di Termini Imerese per il rito direttissimo, conclusosi con la convalida degli arresti e l’imposizione, per entrambi, della misura dell’obbligo di firma presso la Polizia Giudiziaria due volte al giorno, in attesa di ulteriore processo fissato per il 10 giugno prossimo.  

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  Giammanco  Fabio                                                Meli  Andrea

 

Incidente mortale nel primo pomeriggio sull'autostrada A19 Palermo-Catania, all'altezza del chilometro 48 - nella zona tra Scillato e Buonfornello - in direzione del capoluogo.

A perdere la vita Domenico Buscemi, 61 anni, nato a Palermo ma residente a Bagheria.

L' uomo che viaggiava a bordo di un furgone renault, avrebbe sbandato uscendo fuori strada: un incidente autonomo, visto che in base ai primi rilievi non risultano altri mezzi coinvolti. L'impatto si è rivelato violentissimo facendo finire il mezzo oltre il guardrail: per estrarre il corpo dall'abitacolo è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale.

Sul posto la polizia stradale di Buonfornello che sta cercando di ricostruire con esattezza la dinamica dell'incidente. Il tratto di autostrada è stato chiuso al traffico dall'Anas.

foto archivio

Grande presenza di sostenitori, almeno 400 gli intervenuti, (con molta gente rimasta fuori per mancanza di spazio ndr) all’incontro organizzato all’Hotel Centrale, in Piazza Sepolcro, per presentare squadra di assessori e programma elettorale del candidato sindaco Gino Di Stefano

Molto applaudita l’introduzione di Gino Di Stefano che ha ribadito il suo impegno a volere risolvere le emergenze della città, primo fra tutti l’imminente dissesto finanziario: “ Il nostro comune ha un debito altissimo stimato attorno ai 60 milioni di euro – ha detto Di Stefano ai presenti. Sappiamo che le condizioni economiche dell’ente sono fallimentari, non a caso ci aspetta un serio e devastante dissesto da controbattere con la commissione liquidatrice, rivedendo la legittima applicazione delle tariffe e dei tributi comunali, regolamentando l’aspetto delle sanzioni che hanno creato una difficoltà finanziaria per le tasche dei concittadini. Se sarò sindaco di questa città, interverrò subito per creare le condizioni di una condivisione di rapporti di mediazione con i creditori al fine di evitare i costi di opposizione giudiziaria. Molti dei debiti fuori bilancio scaturiscono da cause milionarie che il nostro ente non sarebbe mai in grado di liquidare. Occorre mediare per abbattere il debito pubblico”.

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Gino Di Stefano ha poi parlato di povertà e di crisi economica: “Ci sono tantissime famiglie che vivono condizioni di sfratto, molta gente non riesce nemmeno a garantire un pasto caldo ogni sera ai propri figli. Dobbiamo intervenire per fermare questa condizione. Proporremo sin da subito la nostra città a grossi colossi dell’imprenditoria commerciale, quale territorio di investimento. Siamo già in contatto con loro e proporremo alle aziende che investiranno sul nostro territorio clausole di incentivazione, garantendo in cambio occupazione per i bagheresi. Punteremo sulla vocazione agricola della città, un tempo forte e radicata e oggi ormai esaurita”.

La parola poi è andata agli assessori designati: Mimmo Maggiore, Tania Naro, Nicola Benfante e Filippo Lo Bue. Tutti hanno ribadito la necessità di una forte azione politica che metta al centro il cittadino: Il Comune di Bagheria ha bisogno di grande preparazione politica – hanno ribadito gli assessori designati. Ecco perché occorre far quadrato attorno ad un progetto politico di grande spessore civico, come quello di Gino Di Stefano”. Tania Naro ha puntato il suo intervento sulla necessità di avviare una mediazione con i creditori per consentire maggiore respiro alle casse comunali; Nicolò Benfante ha sottolineato che la nuova conversione del decreto legge Salva Roma (che dà ulteriori 120 giorni ai Comuni per la possibile presentazione di un piano di risanamento) non è applicabile al comune di Bagheria, che pertanto non potrà ripresentare un Piano di Riequilibrio, in quanto, sinteticamente, non ci sono aspetti migliorativi dal punto di vista finanziario alla luce degli ultimi episodi che riguardano anche la trimestrale regionale, oltre alla mancata approvazione dei bilanci previsionale e consuntivo 2013 e ad un parere negativo dei revisori sul piano di risanamento; in ultimo l’intimazione da parte del commissario regionale della dichiarazione di dissesto. Mimmo Maggiore ha espresso soddisfazione per la vicinanza dei cittadini al progetto civico di Gino Di Stefano, parlando di grande consenso da parte dei bagheresi. Filippo Lo Bue, il più giovane degli assessori, ha parlato della necessità di garantire nuovi investimenti alla città per dare opportunità di occupazione in particolare alle nuove generazioni.

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