Cronaca

Una mezza dozzina tra tastiere e monitor e cavetti sono stati trafugati dagli uffici che si trovano al piano terra della sede centrale del comune: ignoti durante la notte sono peentrati dentro la sede comunale senza che però ci siano segni di effrazione nè alle porte nè alle finestre.

A quanto pare qualche giorno fa sarebbe accaduto un episodio inquietante: sarebbe stata sottratta da un cassetto una somma di denaro appartenente a una dipendente comunale.

Negli scorsi anni sono stati diversi nelle scuole e negli gli uffici comunali dove c'è stata una vera e propria razzìa di computer: da quelli dell'Ufficio tasse, agli uffici dell'urbanisticaa quello legale sinoa quelli della solidarietà sociale.

Da tempo non avvenivano però furti di questo genere. 

P.S. Non ha trovato conferma la notizia, data da noi in un primo momento, che le unità centrali dei computer non fossero stati asportati.

Questo il comunicato ufficiale del comune:

Stamani quando gli impiegati di palazzo Ugdulena sono entrati a lavoro hanno scoperto il furto di alcuni pc completi di monitor e unità di sistema ed altro harware negli uffici del piano terra: Protocollo, Legale, URP e Previdenza.

Sul posto oltre al sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque e all’assessore al Bilancio e Patrimonio, Maria Laura Maggiore era già presenti i carabinieri della locale stazione che stanno facendo tutti i rilievi del caso.

Al momento non è ancora stato accertato da dove siano entrati, quando sia avvenuto il furto, presumibilmente nella notte, e se abbiamo portato via anche atti e documenti. Quel che è certo è che oltre al danno economico legato al furto dei pc, c’è anche un danno materiale dal momento che sono state rubate anche le unità di sistema che contengono i dati.

Nelle prossime ore ulteriori aggiornamenti.

Durante la notte appena trascorsa, dopo una minuziosa e capillare attività investigativa, gli uomini del commissariato di Pubblica sicurezza di Bagheria , hanno eseguito, con la collaborazione di alcune pattuglie del Reparto antirapine di Palermo,  tre ordinanze di applicazione di misure cautelari in carcere emesse dal GIP di Termini Imerese Angela Lo Piparo, nei confronti di tre uomini due di Misilmeri e uno di Palermo, che negli anni scorsi avevano terrorizzato i commercianti bagheresi e dei dintorni.

altI tre, in tempi diversi, dal 2011 al 2013, utilizzando armi da fuoco e indossando passamontagna, avevano compiuto rapine nei supermercati Carrefour di via Dante e via De Spuches, il Conad di via Falcone e Morvillo, e presso la farmacia Vaccaro di via città di Palermo.: per i tre episodi sopradetti la responsabilità secondo gli elementi emersi nell'indagine, sono sicuramente attribuibili  ai tre arrestati, mentre gli investigatori stanno lavorando per capire se i tre si siano resi responsabili di altri fatti criminosi.

Ognuna delle rapine consumate avevano 'fruttato' ai rapinatori qualche centinaio di euro 

Dei tre, due risultavano residenti a Misilmeri, Vasta Luca ( foto in basso) dell'88 e Di Blasi Ignazio del 90, il primo è stato arrestato nel vicino comune del palermitano, il secondo che si era trasferito a Verona, è stato arrestato dalla Squadra Mobile della città veneta, mentre il terzo Barrale Gaetano (foto a sx), classe 88, è stato arrestato a Palermo

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Intorno alle 21.30 dello scorso martedì in via Libertà a Bagheria, A.B. ha cercato di colpire con un punteruolo due familiari contro i quali covava un grave disaccordo per una vicenda di  separazione coniugale.

I due Z.G e Z.V., padre e figlio, si trovavano all'interno della loro auto in via Libertà a Bagheria quando appunto sono stati affrontati con una sorta di punteruolo dal loro congiunto;  i due hanno immediatamente reagito con un coltello da cucina che per caso tenevano dentro la loro auto.

Per fortuna tra i contendenti  solo qualche ferita superficiale, anche se sono intervenute le ambulanze in particolare per A.B., che aveva riportato nello scontro le conseguenze più evidenti.

Subito si è creato un assembramento e sono dovuti intervenire sia Polizia che Carabinieri per riportare la calma, e accertare quanto accaduto.

Nota bene: abbiamo ricevuto una segnalazione telefonica da parte di un familiare di una delle persone coinvolte nel fatto, che ci ha precisato che la nostra ricostruzione è in parte imprecisa, e non abbiamo pertanto alcuna difficoltà a puntualizzare: 1) Non sarebbe stato A.B. ad affrontare con un punteruolo i due uomini che si trovavano in macchina 2)  L'episodio non nasce da vicende familiari 3) Ed infine che quando è arrivata l'ambulanza A.B., uno dei protagonisti, non si trovava più sul luogo dello scontro.

Fermo restando che saranno le indagini di Polizia e Carabinieri a definire le eventuali responsabilità.

Un raggiro in piena regola , quello perpetrato da una persona sinora ignota, che nella giornata di ieri è andata a bussare alla porta di una anziana che vive sola in casa, spiegando di essere stata mandata dal sindaco per darle una mano nelle faccende domestiche.

L'anziana donna è caduta nel raggiro anche perchè il proprio figlio è molto amico del sindaco, per cui le è parso credibile, che nell'ambito dei servizi di assistenza agli anziani il sindaco avesse incaricato una persona per aiutarla nelle faccende di casa, non ha avuto pertanto alcun sospetto, ed ha aperto la porta.

La signora ha cominciato a fare le pulizie in casa, almeno ha mostrato di farlo, e poi parlando con la donna le ha detto che occorreva che le desse 100 euro, non si sa bene per che cosa.

L'anziana donna, seguita dalla falsa badante, è andata a prendere i 100 euro nel posto però in cui custodiva tutti i suoi risparmi, ed a questo punto per la signora delle pulizie che si era messo bene in mente dove erano custoditi i soldi, muovendosi per la casa è andata a 'prelevare' l'intera somma che la donna teneva in casa, pare oltre ottomila euro.

Dopodichè ha salutato con molta buona creanza e si è allontanata con il bottino. Adesso i Carabinieri della stazione di Casteldaccia, ai quali è stata presentata la denuncia, attraverso delle telecamere di sorveglianza situate nella zona, stanno cercando di isolare delle immagini che corrispondano alla descrizioni fatta dalla vittima, nel tentativo di identificare la ladra..

Il sindaco Fabio Spatafora ha ritenuto opportuno diffondere un comunicato che dopo la descrizione del fatto conclude con una pressante raccomandazione:


'L'Amministrazione Comunale, nell'esprimere solidarietà al derubato, informa la cittadinanza che qualsiasi persona inviata dagli uffici comunali per servizi ai cittadini, deve presentare agli stessi un documento che ne attesti l'incarico.
Il Sindaco pertanto confida in un rapporto di collaborazione con i cittadini, per smascherare i truffatori ed assicurarli alla giustizia. 

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