Salvatore Lo Coco, Giovanni Provenzano, e Francesco Castronovo insieme con altri cento cittadini si sono riuniti per dire no all'aumento della TARSU,
Lo scorso Ottobre molti cittadini, mossi da un unico fine quale quello della riduzione di una tassa la TARSU, aumento del 100% senza reali benefici di ritorno per la popolazione, hanno cominciato a confrontarsi fra di loro cercando modi e strategie per risolvere una volta per tutte uno stato emergenziale che si ripresenta di anno in anno senza lasciare intravedere una via d'uscita.
Dai primi giorni del comunicato del Sindaco, si sono succedute assemblee, incontri, dibattiti che hanno posto le basi per la nascita di un gruppo di cittadini con un unico obbiettivo: la riduzione della TARSU.
Il comitato si riorganizza e si da uno statuto in modo da poter avviare azioni più incisive nei confronti dell'amministrazione comunale, che è sembrata essere sempre più sorda alle legittime richieste dei cittadini.
E' così che nasce il "Comitato Permanente in Difesa del Cittadino" che da oggi in poi porterà avanti la battaglia, iniziata lo scorso Ottobre dal "Comitato cittadino contro l'aumento della Tarsu", per cercare di ridare dignità a una popolazione che non ha mai avuto voce in capitolo sulle scelte di un'amministrazione lontana dal voler perseguire il bene comune.
La doppia iniziativa intrapresa da questo nuovo soggetto è stata quella di proporre una petizione rivolta al sindaco contro l'aumento della TARSU alla quale si associa la raccolta di firme per una proposta di delibera di iniziativa popolare, che ricalca la proposta di rimodulazione del servizio di gestione dei rifiuti.
Sono state raccolte 2000 firme in sole due settimane a dimostrazione del fatto che la città vuol far sentire la propria voce riguardo ai temi che la toccano da vicino.
Nei prossimi giorni queste firme verranno consegnate e verrà chiesto ai consiglieri, che vogliano supportare e condividere questa iniziativa, di farsi garanti della delibera così che venga discussa al più presto in consiglio.
Il fine è quello di avviare un ciclo virtuoso dei rifiuti che miri a una seria raccolta differenziata, a un abbassamento generale dei costi e a un recupero in termini ambientali che possa porre la nostra città nell'elenco di quei comuni detti virtuosi, garantendo allo stesso tempo lavoro e sviluppo per un territorio che non ha certo bisogno di nuovi disoccupati.
Lavorare per il bene della città non è una questione di destra o sinistra, di maggioranza o opposizione, ma un preciso compito di chi in fase elettorale si è fatto carico dei problemi dei cittadini senza per questo aggravarli.
Anche per questo motivo il comitato solidarizza pienamente con i netturbini di Bagheria, vittime di un sistema che non ha ancora capito che per il raggiungimento di buoni livelli di gestione dei rifiuti non è necessario licenziare ma al contrario assumere forza lavoro qualificata.
Il comitato chiede che venga sospesa il pagamento della tassa in attesa che questa venga ricalibrata a vantaggio del cittadino.
I promotori del comitato
Lo Coco Salvatore, Giovanni Provengano, Francesco Castronovo.