Aggredita pattuglia di VV.UU: percosse al tenente S.Pilato

Aggredita pattuglia di VV.UU: percosse al tenente S.Pilato

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Ancora una  aggressione ad una pattuglia di Polizia Urbana che stava effettuando servizio di controllo in Piazza Madrice: la pattuglia era formata,

oltre che dal tenente Salvatore Pilato, anche dai vigili  Caterina Tomasello, Francesco Paolo Sciortino, e Francesco Durante.

Intorno alle 17.30 la pattuglia ha intimato l 'alt ad un motorino a bordo del quale si trovavano due giovani senza casco e poi risultati senza patente.

Mentre il tenente Pilato si accingeva a compilare il verbale di contravvenzione uno dei due gli si è scagliato contro all'improvviso, mentre l'altro a bordo del mezzo, con il complice subito saltato in sella, tentava la fuga.

Ne è nato un parapiglia a conclusione del quale i due riuscivano a scappare. S. Pilato veniva subito accompagnato prima presso il Pronto Soccorso cittadino e successivamente all'Ospedale "Buccheri La Ferla" dove gli veniva riscontrato un trauma toracico e contusioni; in serata, escluse le complicanze, veniva riaccompagnato nella propria abitazione di Bagheria.

L'elemento paradossale è che a quell'ora con Piazza Madrice affollata, una decina di "spettatori" trovava modo di "solidarizzare" con i giovinastri autori dell'inqualificabile gesto di violenza.

Per fortuna però qualcuno ha collaborato per individuare gli autori dell'aggressione: venivano immediatamente allertati i carabinieri ed i due giovani, M. Croce e A.C., quest'ultimo minorenne, venivano rintracciati, dopo meno di un'ora, tranquillamente seduti sul motorino a poca distanza da Piazza Madrice.

Il Croce veniva condotto presso le camere di sicurezza della Compagnia dei Carabinieri di Bagheria ed il minore veniva denunciato a piede libero, entrambi con l'accusa di oltraggio e violenza a pubblico ufficiale.

Stamattina alle 10.30 si svolge il processo per direttissima.

AGGIORNAMENTO

Nel processo di stamattina il giudice ha convalidato l'arresto dei due giovani, ed  in base alle testimonianze ha riconosciuto la legittimità  ela professionalità del comportamento della pattuglia degli agenti di polizia municipale che erano peraltro impegnati in uno specifico  servizio di prevenzione e repressione, di quei motociclisti che circolano senza indossare il casco.

L'avvocato dell'imputato ha richiesto il patteggiamento, ed il giudice ha proposto una pena di otto mesi con la sopensione condizionale: per motivi procedurali il processo è stato poi  rinviato al 9 febbraio. L'imputato è stato rimesso in libertà con l'obligo di firma per tre giorni la settimana presso la Caserma dei carabinieri di Bagheria