Dopo sette giorni di agitazione è stata sospeso, pare però solo provvisoriamente, lo stato di agitazione dei dipendenti del Coinres. Già da stamane uomini e mezzi sono al lavoro per rimuovere le centinaia di tonnellate di rifiuti abbandonati a macerare sulle strade ormai invase da montagne di sacchetti maleodoranti.
La decisione di tornare al lavoro è stata presa dopo un incontro svoltosi ieri pomeriggio al Comune tra la "task force" dell'amministrazione e una delegazione dei dipendenti.
Al di là delle assicurazioni fornite circa il pagamento delle dovute spettanze, pare che al culmine di un confronto che ha avuto momenti molto accesi, sia prevalso alfine il senso di responsabilità dei lavoratori, che hanno avuto la consapevolezza che, oltre e prima che dipendenti, sono anche abitanti di questa città.
In serata la notizia della nomina del commissario ad acta per il pagamento degli stipendi arretrati ha aiutato a rasserenare gli animi. Ma per quanto?
La città in effetti era ridotta allo stremo, con alcune situazioni ormai ben oltre la soglia di tollerabilità, e con rischi seri per la salute oltre che per la qualità di vita dei cittadini.
In quartieri densamente abitati, in zona Certosa, Angiò, Via Libertà e Via Citta di Palermo, il puzzo ammorbava l'aria e i sacchetti schiacciati dalle ruote delle auto lasciati a macerare sotto il sole e il caldo di questi giorni, hanno lasciato sbigottiti e sgomenti migliaia di cittadini.
Occorreranno comunque dai cinque ai sette giorni per un ritorno alla "normalità".
Zanzare, topi , scarafaggi, in questi giorni la stanno facendo da padroni.
Non si era mai arrivati a tanto...
Nella tarda mattinata, infine, è stata revocata l'ordinanza di chiusura degli uffici pubblici.