La gestione in house dell'acqua da parte del comune di Bagheria suscita perplessità alla Regione

La gestione in house dell'acqua da parte del comune di Bagheria suscita perplessità alla Regione

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Non è bastata la foto diffusa su facebook del sindaco di Bagheria Patrizio Cinque che riapre la valvola di mandata dell'acquedotto per far tornare tout court l'acqua nelle case dei bagheresi: quel gesto che voleva essere fortemente emblematico ha suscitato un'ondata di segnalazioni e di proteste che hanno invaso letteralmente il web e intasato i centralini del comune. 

Ma anche la Regione vuole vederci chiaro in questo repentino dietrofront del comune rispetto all'accordo firmato con l'Amap a due settimane dalla scadenza della convenzione.

Noi avevamo definito precipitosa la decisione, ma quanto sta avvenendo getta anche  un'ombra sul futuro del servizio idrico integrato che per alcuni 'segmenti' , manutenzione della rete per esempio, depuratore ecc..verrà 'affidato' a privati senza una vera concorrenza e trasparenza. E' probabile che nei prossimi giorni, anche di fronte ad altri comuni dell'Ato che hanno ripreso la gestione in house del servizio idrico, la Regione prenderà chiaramente posizione, dopo avere anche interloquito con Amap per capire se, come e quanto delle somme ricevute dalla Regione tramite l'ATO siano state effettivamente spese a Bagheria.

Nel frattempo si è complicata la situazione dell'erogazione idrica a Bagheria ed Aspra in seguito allo strappo con Amap voluto dall'amministrazione Cinque, con disagi considerevoli in numerose zone della città: c'è da riqualificare gli addetti alle manovre, preparare i letturisti, pensare alla sistemazione della rete, predisporre la bollettazione, e soprattutto definire il rapporto con gli ex dipedenti APS che operavano a Bagheria e che oggi operavano con Amap nei vari gangli del servizio, depuratore compreso.

Tutte procedure complesse che debbono essere fatte nel modo migliore e nel più breve tempo possibile. E non sarà facile senza un capitale di avvio, risorse fresche, e soprattutto senza un piano economico-finanziario, anche perchè chissà quando potranno arrivare (e verranno pagate) le prime fatture emesse dal comune di Bagheria.

Intanto l'Amap da parte sua sta incassando le fatture di acconto ed al 30 settembre con le rilevazioni dei contatori chiederà il conguaglio dal 18 maggio al 30 settembre.

Ad operare sulle condotte e a regolare l'erogazione dell'acqua quindi, ormai da giorni, non sono più gli operari Amap-ex APS appunto, ma personale comunale mentre presumibilmente saranno operai di altre ditte private che dovranno necessariamente gestire le varie fasi del ciclo integrato dell'acqua. E gli ex APS che fine faranno ?

Intanto continuano ad arrivare a decine in questi giorni le segnalazioni di cittadini più o meno esasperati che lamentano rubinetti a secco nelle proprie abitazioni, con l'acqua che in certi quartieri non viene erogata da giorni e in alcuni casi da una settimana consecutivamente, come nel caso delle zone di via Kennedy, via Matteotti e via Gramsci.

Ad Aspra la mancanza d'acqua viene segnalata specificamente in zona via Prime Rocche Cotogni, dove da una settimana consecutiva non vi è erogazione idrica.

A Bagheria la stessa situazione viene segnalata anche in via Papa Giovanni e via Aldo Moro dove la mancata erogazione perdura da giovedì, e in via Serradifalco e via Umberto Saba.

Oltre all'immancabile condominio di via Ponchielli nel quartiere Casaurro, che dopo un'intera estate senz'acqua o erogata a singhiozzo, si trova ancora a secco da diversi giorni.

Angelo Gargano