La mia attività pesantemente penalizzata per il fatto che alcuni cittadini non rispettano le regole

La mia attività pesantemente penalizzata per il fatto che alcuni cittadini non rispettano le regole

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Gentile Redazione, sono Antonia Fiore, titolare di un'attività commerciale sita in vicolo Di Pasquale a Bagheria, un piccolo vicolo che dà su corso Umberto.

Non è la prima volta che mi trovo a scrivere per richiamare l'attenzione sul problema in oggetto e la causa è la SISTEMATICITÀ con cui il negozio che gestisco è stato penalizzato, quanto a visibilità, per circostanze più o meno autorizzate e tollerate dal Comune: motocicli (che non sono ammessi a sostare nel Vicolo che è zona pedonale esattamente come Corso Umberto ed i suoi marciapiedi), bancarelle abusive, palchi e gazebi (che in verità non sono più apparsi dopo un mio incontro col sindaco Cinque nel settembre 2014).

Ausiliari del traffico e vigili urbani semplicemente NON VEDONO i motocicli sostare nel marciapiede antistante il negozio (molti dei quali passano a velocità anche abbastanza alta vicino all'ingresso) nè, mi dicono, hanno alcuna competenza sulle bancarelle abusive: l'iter che mi hanno consigliato in proposito è lungo, coinvolge l'ufficio annona e soprattutto implica una denuncia a carico dell'ambulante di turno che sinceramente non voglio sporgere anche perchè a mio avviso la responsabilità di questo ricade tutta sul comune che non vigila.

Semplicemente ho capito che se un giorno decidessi di esporre la merce FUORI abusivamente anziché dentro il punto vendita non correrei alcun rischio a meno di non essere denunziata a mia volta all'ufficio annona e questo è quello che farò perchè ai soliti "ostacoli " se ne è aggiunto un altro.

I lavori di ristrutturazione del locale che fa angolo con Corso Umberto destinati al Bar Carmelo ed i contemporanei lavori interni al locale della Farmacia dei Pilastri hanno comportato la presenza di scarrabili (anche due contemporaneamente) sul Vicolo, sì da nascondere definitivamente, come al solito, il negozio.

I quintali di polvere causati dai lavori sono nulla in confronto al danno dovuto alla mancata visibilità. In proposito mi è stato detto dagli addetti ai lavori che la presenza di scarrabili non è ammessa sul Corso, salotto della città.

Molto meglio nascondere le brutture in un Vicolo, davanti all'attività che rappresenta la mia unica fonte di sussistenza.

Non chiedo nulla esplicitamente perchè penso che i fatti esposti parlino da sè, non so nemmeno se scrivervi serva a qualcosa perchè tutto nella città di Bagheria è più importante e urgente della sorte di una sola attività ( infatti il Corso è ormai un cimitero)

Se mai qualcuno di voi destinatari dovesse leggere la presente e preoccuparsi di darmi riscontro, eviterò, nei giorni a seguire, di esporre in una bancarella abusiva merce destinata alla vendita in un negozio. Lo farò per protestare contro un'amministrazione che mi fa pagare il suolo pubblico per l'apposizione di piante ornamentali (dissuadendomi quindi dal tentativo di abbellire il vicolo) perchè forse continua a ritenere motocicli e scarrabili molto più tollerabili del verde urbano.

Saluti Antonia Fiore

Quanto rivendicato dalla titolare della piccola attività commerciale di oggettistica e regali non può essere ignorata facendo spallucce. I problemi che solleva sono reali, per questo crediamo giusto che il comune attraverso i suoi organi preposti provveda a rimuovere le cause che rendono l'attività della signora Fiore, precaria e quasi clandestina pur esseno di fatto in corso Umberto. redazione bnews