Riparliamo di accesso al mare di Solanto: ci sarà pure un giudice a Termini Imerese ! di A.Gargano

Riparliamo di accesso al mare di Solanto: ci sarà pure un giudice a Termini Imerese ! di A.Gargano

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Non c'è che da affidarsi ai proverbi che hanno segnato la storia, in questo caso del mugnaio di Potsdam che con la sua testardaggine riesce a superare la barriera di organi di giustizia compromessi per avere resa ragione direttamente dall'imperatore  contro l'arbitrio e la prepotenza di un nobile, che aveva bloccato per il suo comodo le sorgenti di acqua che alimentavano il suo mulino.

Oggi quel mulino è meta turistica e fa parte di quei luoghi simbolo della Germania, dove arrivano carrettate di visitatori ed a noi capitò di visitarlo nell'ormai lontano 1984. 

Ma torniamo ai fatti nostri. Siamo ormai ad agosto e babbiannu babbiannu l'estate sta finendo ed ancora una volta i cosiddetti nobili, chierici, laici, togati, affaristi e villettari  si fanno beffa dell'ordinanza di un sindaco, espressione dell'Italia repubblicana.

La storia è sin troppo nota per doverla raccontare dall'inizio, fatto sta che la vicenda sembrava aver trovato un punto fermo in una ordinanza sindacale la n° 22 del 04.07.15 che, avendo individuato nelle carte del P.R.G.  una previsione di accesso al mare ordinava al signor Vanni Calvello Vincenzo "di ripristinare il pubblico accesso dell'area in oggetto rimuovendo i cancelli abusivamente realizzati che lo impediscono"

Ma cosa succede ? pare che  il signor Vanni Calvello Vincenzo così presente e puntuale per reclamare i suoi 'diritti' all'improvviso diventa un fantasma introvabile al punto che per settimane  è  stato impossibile notificargli l'ordinanza, e ancora oggi non si sa se questa notifica sia avvenuta  o meno.

Anche i gonzi avranno capito che è dentro l'amministrazione di Santa Flavia che si annidano le compiacenze se non le vere e proprie complicità di chi, anzichè portare avanti le ordinanze del sindaco Salvatore Sanfilippo, capo dell'amministrazione, che tutelano gli interessi comuni, fanno di tutto per dare una manina o una manona  a chi sta fuori..

Insomma dentro il comune di Santa Flavia c'è chi disfa di notte la tela che altri tessono di giorno.

Per non farla lunga ricordiamo comunque all'Amministrazione flavese, qualora non lo sapesse, che ha in mano due armi decisive: in primis esiste la notifica attraverso l'Albo Pretorio, perchè non basta che il destinatario di un'ordinanza si sottragga alla notifica o che qualche dipendente furbo o infedele meni il can per l'aia perdendo tempo a notificare, per potere rendere inefficace un'ordinanza.

In secondo luogo tutte le ordinanze sindacali hanno una chiosa finale: " E' fatto obbligo  di rispettarla e, a chi naturalmente ne ha titolo, anche di farla rispettare".

Allora semplicemnte si notifichi all'Albo Pretorio e scaduti i termini  il sindaco di Santa Flavia con la sua brava fascia tricolore coadiuvato dalle forze di Polizia applichi in maniera forzosa l'ordinanza.

C'è anche l'altra strada, ed è quella percorsa dal mugnaio di Potsdam: le associazioni locali, Lega Ambiente in testa, il gruppo facebook  'Giù le mani da Solanto', i partiti che ritengono di dover tutelare gli interessi collettivi, i sindacati se ci sono, ecc... preparino un bel dossier in cui si rifà sin dall'inizio la storia della vicenda in tutti i suoi aspetti, si allegano foto, documentazioni e testimonianze e lo presentino come esposto-denuncia in forma pubblica, ufficiale  e solenne alla Procura della Repubblica di Termini Imerese, competente per territorio.

Come a Berlino il Kaiser,  anche là, nella piccola Termini Imerese, ci sarà pure un giudice.

Per quanto ci riguarda sosterremo la loro battaglia e, se necessario, aggiungeremo la nostra firma.

Angelo Gargano