Attualità

Gentile Direttore,
la ringrazio di concedermi questo spazio per esporre alcune considerazioni riguardo al tema turismo a Bagheria. Le scrivo in quanto operatore turistico impegnato sul territorio da tanti anni e ritengo che a Bagheria sia necessario, soprattutto in questo importante frangente, affrontare in maniera accurata un dibattito sul tema di mia competenza.
Vorrei partire esplicitando alcuni fatti difficilmente contestabili.

Bagheria non puó pretendere di diventare una meta turistica di primo piano e vivere di solo turismo.

Le passate amministrazioni comunali non solo hanno ignorato le possibilità che potevano derivare da uno slancio turistico del nostro territorio, le hanno ostacolate a causa della loro incapacità ed inadeguatezza totale, vedi gli imbarazzanti fallimenti del Sindaco Lo Meo e degli assessori alla cultura e al turismo.

Bagheria ha un grande potenziale turistico inespresso.

altPertanto mi sento in dovere di indicare, a mio modesto parere, quali possano o debbano essere le linee guida della futura amministrazione che dovrá governare questa cittá. Cercheró di farlo in maniera schematica ma sono disposto a scendere nel dettaglio ove venga richiesto.

Il primo passo deve essere conoscitivo.
Esiste un flusso turistico?
Quanti turisti soggiornano a Bagheria?
Quante visite contano i nostri maggiori punti d’interesse?

Questi dati devono servire a raggiungere un obiettivo che ritengo concreto e pienamente realizzabile.

Entro 24 Mesi raddoppiare i numeri ottenuti nel 2014 e vincolare la permanenza dell’assessore al turismo al raggiungimento di tale obiettivo.

Come raggiungere questo obiettivo? (Ovviamente pulizia, smaltimento dei rifiuti, decoro urbano e cura delle spiagge sono prerequisiti assoluti ed irrinunciabili).

1. Dotare l’assessorato al turismo di un organo consultivo dove operatori turistici, gestori di strutture ricettive, organizzatori di eventi diano un supporto concreto alla programmazione delle attivitá e indichino delle strategie collettive.

2. Rivoluzionare il sito internet e la comunicazione istituzionale del comune di Bagheria. I contenuti e la gestione di questi aspetti dovrebbero essere esternalizzati ad un’agenzia specializzata in comunicazione in grado di realizzare in maniera professionale quanto segue:

  • Dotare il sito di un’ampia sezione dedicata alle attrazioni turistiche locali.
  • Pubblicizzare gli eventi che si andranno delineando
  • Inserire le strutture ricettive e le attivitá interessate, offrendo spazi anche a pagamento per pubblicizzare le varie offerte. (In questo modo si puó finanziare l’esternalizzazione)
  • Sito multilingue
  • Creazione di applicazione mobile con contenuti utili al turista

3. Creare uno spazio polifunzionale all’interno di Palazzo Cutó accessibile direttamente dalla Stazione ferroviaria che abbia come funzione principale la distribuzione di materiale informativo turistico. Tale centro deve autofinanziarsi, pertanto dovrebbe essere autorizzato alla vendita di servizi ulteriori come prenotazione di servizi turistici, organizzazione di guide e gite. Questo spazio dovrebbe anche occuparsi della gestione del giardino della Villa. Pertanto é necessario che tale struttura possa operare anche come spazio ludico e ricreativo. Qualcosa che assomigli ad un caffe letterario a vocazione turistica. Anche in questo caso è necessario indire un bando ed esternalizzare la gestione.

4. Dotare Bagheria di un percorso turistico “delle Ville”. Tale percorso potrebbe partire dal centro polifunzionale di Palazzo Cutó e proseguire attraverso gli edifici aperti al pubblico: Villa Cattolica ed il suo Museo, Villa Palagonia, l’arco del Padre Eterno. Il percorso DEVE essere dotato di indicazioni chiare e in multilingue.

5. Dotare Bagheria ed i comuni interessati di un percorso turistico “naturalistico”. Tale percorso dovrebbe coinvolgere il parco del Monte Catalfano, Solunto, Porticello, La Formica, Capo Zafferano e Aspra. Anche per questo percorso, è indispensabile la comunicazione, la segnaletica e la promozione.

alt6. Collegare Bagheria ai tour operator regionali e internazionali (vedi agenzie specializzate come Turismez, Tutankamon e Globats di Cefalú e Taormina che ogni giorno organizzano numerose escursioni presso le mete piu interessanti della Sicilia senza mai coinvolgere Bagheria). Anche le visite “mordi e fuggi” possono essere utili a rilanciare l’immagine della Cittá.

7. Combattere in maniera decisa l’abusivismo delle insegne pubblicitarie. In particolar modo presso l’accesso autostradale. Lo svincolo autostradale è il secondo accesso verso la nostra cittá e non è accettabile che un turista venga invaso da un’infinità di cartelli abusivi e incomprensibili. Bisogna accoglierli e non spaventarli.

8. Puntare su eventi artistici e culturali di media portata e di qualitá. Ottimi esempi da emulare sono Castelbuono, San Vito lo Capo e Cefalu. Un grande evento artistico musicale estivo (come l’Ypsigrock di Castelbuono), un grande evento invernale (a Cefalu si organizzava lo Sherbet, festival del gelato), un evento culinario ad Aspra, ad esempio un festival del pesce azzurro (a San Vito fanno il festival del cous cous). Affiancare a questi grandi eventi, ulteriori eventi minori. Sarebbe bello, ad esempio, organizzare durante il periodo natalizio una competizione che premi l’edificio bagherese piú bello o addobbato in maniera piú originale.

9. Dare in concessione a privati spazi verdi, aiuole o giardini affinché si occupino della loro cura. Indire anche in questo caso un concorso dell’aiuola piú bella e curata della cittá.

10. Rilanciare l’immagine della cittá sotto il marchio di “Bagheria cittá dell’antimafia”. Prerequisito per accedere ai concorsi, al coinvolgimento nel nuovo organo consultivo o e a tutte le attivitá indette dal comune, deve essere l’iscrizione ad associazioni come ADDIOPIZZO (organizzazioni in grado di verificare in maniera adeguata la non collusione mafiosa).

La lista potrebbe proseguire, ma credo che questi primi 10 punti possano bastare per aprire il dibattito.

Valerio Gruessner

alt

Giorno 21 marzo 2014 alle ore 9.00 noi alunni della 1 D della scuola secondaria di primo grado “Giosuè Carducci”, accompagnati dalla prof. di Arte Anna Maria Piazza e dalla prof. di Italiano Giusi Provino, ci siamo recati in visita alla cooperativa agrumicola “La Ciammarita”. Un luogo di lavoro sito in via Consolare sempre nella nostra cittadina.

La giornata, dal punto di vista meteo, non prometteva nulla di buono, ma noi tutti eravamo forniti di cappucci e ombrelli.

Questa visita è finalizzata alla elaborazione di cartelloni che ci permetteranno di partecipare al concorso “Guarda dove FAI” ,infatti da alcuni giorni stiamo lavorando al progetto e abbiamo iniziato con un brainstorming e continuato con una intervista ai nostri genitori e nonni sui settori produttivi esistenti nel territorio. Il settore primario è stato quello che ha registrato un’alta percentuale soprattutto per la coltivazione e lavorazione di agrumi.

Alla cooperativa ci aspettavano la dott. Alfano Giuseppina, agronomo e imprenditore agricolo, e il sig. Mineo titolare della cooperativa che si occupa della lavorazione ed esportazione degli agrumi.

Quando siamo arrivati loro erano già in cooperativa e noi eravamo tutti po’ emozionati sia perché incontravamo persone a noi sconosciute sia perché non eravamo mai entrati in un “magazzino”, cosi si chiama l’edificio sede del luogo di lavoro.
Superata la fase delle presentazioni, siamo subito passati alle domande, che avevamo precedentemente preparato in classe con le professoresse.

Abbiamo subito chiesto alla dott. Alfano notizie sulla pianta di limone e la dottoressa ci ha spiegato che la pianta fa parte del genere Citrus della famiglia delle Rutaceae, come gli aranci e i mandarini, e che proviene dalla Cina.

In Sicilia la coltivazione dei limoni inizia intorno al X secolo. Le foglie sono di colore verde e lanceolate, i fiori, anzi per meglio dire la “zagara” hanno i petali esterni di colore violaceo e interni di colore bianco nel “femminello comune” invece e di colore tutto bianco nel “femminello zagara bianca”. La buccia esterna è liscia o ruvida e si chiama “flavedo” la parte interna spugnosa invece “albedo”.

La dott. Alfano rappresenta la quinta generazione di coltivatori e ci ha anche confermato che la laurea le è servita molto, perché anche i limoni sono attaccati da malattie e riuscire a riconoscerne la tipologia, significa trovare subito la cura e salvare le piante. “Proprio come noi essere umani”!!!!!!

Il sig. Mineo, invece, ci ha condotto lungo le fasi della lavorazione.

Abbiamo visitato il magazzino molto grande che ospita la macchina con il nastro trasportatore, la calabitrice, la macchina che chiude nelle retine il prodotto e tante tante cassette di legno, di plastica e di cartone che servono per far viaggiare il limone rispettando le richieste dell’imballaggio da parte dei mercati .

Infine ci mostra anche un foglio di carta chiamato “velina” che serve ad incartare i limoni singolarmente, questa operazione si fa solo su richiesta della ditta destinataria del prodotto. Le veline portano il logo della ditta ed un’immagine.

Anche il sig. Mineo svolge questo lavoro da generazioni, però suo papà non era contento che lui facesse questo mestiere, si arrese soltanto quando al terzo anno di frequenza dell’Istituto per geometra, il sig. Mineo comunicò che non aveva più intenzione di continuare gli studi e che lui amava quel lavoro. Beh, in effetti gli brillano gli occhi quando parla del suo lavoro e la voce si fa un po’ roca quando ricorda che prima aveva circa trenta operai ora solo dieci.

Alla fine della mattinata intensa di spiegazioni ed emozioni, torniamo a scuola ricchi di nuove conoscenze.

In classe le professoresse ci aiutano con i loro racconti ad immaginare Bagheria come un grande giardino dai colori dell’oro e dai profumi incantevoli.

Siamo molto contenti di partecipare al concorso del FAI perché vogliamo fare conoscere  un’altra Bagheria, quella vera. E…se dovessimo vincere, sarà una festa!

Così sentirete ancora parlare di noi.

 

Con ordinanza sindacale n.14 dell'11 marzo 2014, da mercoledi' 2 aprile si rende esecutivo il divieto di transito lungo corso Umberto I dei mezzi pesanti, superiori a 5 t., il cui provvedimento sarà in vigore dalle ore 06,00 alle ore 22,00.

Il tratto di corso Umberto I, chiuso al traffico solo ai mezzi pesanti con le caratteristiche sopra descritte, comprenderà dalla progressiva chilometrica 249+590 del lato destro, alla progressiva chilometrica 251+970 del lato sinistro del corso.

L'implementazione dell'apposita segnaletica attua di fatto il provvedimento; in particolare, in direzione Bagheria sono state disposte due segnaletiche di preavviso all'inizio della S.S.113 e un'altra 300 mt. più avanti; a queste ultime segue la segnaletica di divieto in principio di corso Umberto I, all'altezza di via Merce'.

In direzione Palermo la segnaletica riguarderà la S.S.113 a 3 km circa dall'inizio del territorio comunale, a cui succede quella di divieto di transito in principio di corso Umberto I.

Tuttavia, il comando della Polizia Municipale di Ficarazzi ha inteso implementare una segnaletica di preavviso lungo Viale Europa, in prossimità della spiaggia ficarazzese de La Crucicchia, al fine di segnalare il divieto di transito lungo il corso comunale anche ai mezzi pesanti provenienti dalla vicina borgata marinara di Aspra.

Quella della deviazione dei mezzi pesanti si traduce in un traguardo che l'amministrazione retta da  Paolo Francesco Martorana e il suo consiglio comunale hanno raggiunto grazie all'operato certosino del dr. Filippo Oliveri, comandante della Polizia Municipale  di Ficarazzi.

altSecondo il sindaco di Ficarazzi, avv. Paolo Francesco Martorana, il provvedimento sta rispondendo alle esigenze del cittadino ficarazzese, stanco dei continui frastuoni dei giganti della strada e di stare in coda a un traffico interminabile, e non per nulla, per l'amministrazione Martorana il problema della viabilità si intrecciava con quello ambientale.

È stato confermato dall'ARPA (Agenzia Regionale per l'Ambiente) che lungo il corso principale del territorio comunale si siano registrati valori fotometrici superiori a quelli consentiti e una presenza importante di polveri sottili nell'aria, causata, secondo la relazione ARPA, dall'emissione di CO2 dei mezzi pesanti.

Era il 22 novembre 2013 quando il provvedimento veniva votato all'unanimità dal consiglio comunale, rispondendo alle richieste della cittadinanza in merito.
''.... Questo provvedimento rappresenta un atto morale verso i miei concittadini, i quali hanno il diritto di riprendere in mano Ficarazzi... una data storica che restituisce a Ficarazzi la sua definizione di paese vivibile....'', così ha dichiarato il sindaco Martorana, considerando che da mercoledì 2 aprile i ficarazzesi potranno ritornare a passeggiare lungo il corso, in un paese più a misura d'uomo.

Ad ogni modo, il sindaco Martorana precisa che il divieto di transito non è H24 ma si limita a determinate fasce orarie e che i mezzi di carico e scarico sul territorio potranno transitare dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e dalle ore 15,00 alle ore 17,00.

Secondo quanto dichiarato dal comandante Oliveri, il provvedimento sarà reso operativo dopo 48 ore dall'operazione di scopertura della relativa segnaletica verticale e verranno intensificati i controlli attraverso appostamenti, affinche' l'ordinanza venga rispettata.

I trasgressori saranno soggetti alla sanzione amministrativa del pagamento di 83,00 euro fino a un massimo di 335,00 euro.

Maria Luisa Domino, Addetto Stampa Comune di Ficarazzi
 

Mercoledì 2 aprile alle ore 18.30 nell'aula consiliare di Bagheria, il Consorzio di costruzioni I.CO.S., ora intitolato a Pino Sciortino, organizza una manifestazione per riflettere sulle drammatiche condizioni dell'imprenditoria e del mondo del lavoro più in generale nel nostro territorio.

Riportiamo il testo del documento diffuso dal Consorzio I.CO.S. anche attraverso manifesti affissi nell'intera città di Bagheria.

-----------------------------------------------------------------------------------------------

Le concitate ore seguite all’evento luttuoso che ha visto un Imprenditore bagherese togliersi la vita, hanno generato in Noi un generale senso di sgomento ed uno stato di quasi impotenza davanti al dramma che ha colpito una famiglia distrutta dal dolore, mentre l’intera Comunità si chiede ancora, con tanta rabbia in corpo, fino a che punto ci condurrà questa crisi, prima che dalle nostre coscienze si levi unanime la volontà di intervenire direttamente, per cambiare qualcosa.

Per rispetto dei familiari e dei parenti, abbiamo atteso che avessero luogo le esequie, partecipando in religioso silenzio al rito funebre; oggi, a distanza di qualche giorno riteniamo doveroso oltre che giusto che si intervenga, noi per primi, che insieme a Lui avevamo dato vita ad uno strumento che ci accomuna, il Consorzio I.CO.S.

E già, perché a prescindere da quello che la nostra Classe Dirigente pensa o sta pensando di fare, parlando troppo spesso al futuro, un gruppo di imprenditori del comparto dell’Edilizia compreso Pino Sciortino avevano già scelto di costituirsi in Consorzio, avevano già, nel giro di poco meno di sei mesi preso contatti con esponenti Algerini, Rumeni ed ancora altro, per chiudere trattative al fine ottenere appalti per l’esecuzione di infrastrutture, di costruzioni e quant’altro possibile con gruppi dirigenti di questi Paesi.

Tutto ciò lo abbiamo fatto a nostre spese, senza che nessuna Istituzione o forza politica ci avesse dato un minimo di sostegno, tutto ciò lo abbiamo fatto senza alcuna esitazione, in attesa che i tempi della politica maturassero per promuovere le scelte da contrapporre alla crisi economica che non ci permette più di tirare avanti.

Noi sappiamo di cosa è morto Pino Sciortino e di cosa rischiano di morire le nostre imprese se le scelte scellerate che si fanno ai vari livelli (Europeo, Nazionale e Regionale) continueranno ad essere perpetrate in materia di credito come si è fatto fino ad ora.

Vorremmo capire a cosa servono le garanzie fidejussorie prestate dai Consorzi di Garanzia se le banche hanno chiuso a doppia mandata le valvole di erogazione del credito, possiamo portare la testimonianza di nostri associati che si vedono ritardare o addirittura negare, senza motivi plausibili, l’erogazione di finanziamenti e mutui bancari .
 

altPino Sciortino è morto anche di questo male, …….e rappresenta l’ennesima vittima dell’intreccio di potere del sistema sociale e finanziario!

Se c’è una cosa di cui siamo più che certi, è che la tragica scomparsa del nostro amico e socio Pino Sciortino titolare della EDIL WORK s.a.s. non sarà ricordata come una morte avvenuta invano.

Noi non vogliamo essere giudici di nessuno, perché un altro è il ruolo che ci siamo ritagliati nella società, quello di fare Impresa che nella legittima ambizione di crescere e svilupparsi crea tanta opportunità di lavoro e di occupazione; d’ora in avanti però intendiamo farci carico di denunciare con forza tutto ciò che non funziona e che si frappone tra le nostre aspirazioni ed il corretto funzionamento delle regole volte a garantire il rapporto con degli Enti e delle Istituzioni ai vari livelli.

Il Consiglio direttivo del nostro Consorzio convocato d’urgenza per discutere sull’unico punto posto all’O.D.G. che riguardava l’eccezionalità dell’evento luttuoso, dopo aver ricordato la figura del compianto socio Giuseppe Sciortino, dopo ampio dibattitto al quale tutti i componenti il Consiglio sono intervenuti mettendo in evidenza le difficoltà del momento con riferimento alla crisi economica che affligge ormai ininterrottamente dal 2011 l’intero Paese, la nostra Regione ed in modo molto particolare Bagheria, che ha vissuto sostanzialmente di Edilizia e del suo vastissimo indotto;  ha deliberato all’unanimità dei presenti, previa autorizzazione dei familiari, di modificare la denominazione del Consorzio da - I.CO.S. Imprese Costruzioni Siciliane - a - I.CO.S. Imprese Costruzioni Siciliane “Pino Sciortino” cambiando l’intestazione del Consorzio per mantenere vivo nella nostra memoria il sacrificio estremo del nostro Amico e Socio.

Questa è l’iniziativa che ci sentiamo di intraprendere, ribadendo che la nostra struttura è aperta a tutte le imprese di settore che volessero aderire che rispondano ai requisiti giuridici e morali.

Alla manifestazione di Mercoledì 2 aprile alle 18.30 nell'aula consiliare di Bagheria, chiediamo la partecipazione e l’avallo della tantissima gente onesta che insieme a noi avverte l’esigenza di lanciare un messaggio di fiducia per un futuro fatto anche di partecipazione attiva e di autodeterminazione, attiveremo un confronto forte e democratico con tutte le Istituzioni, disposte ad ascoltarci, preposte al mantenimento del patto sociale ed alla risoluzione dei tanti problemi che affliggono la nostra Comunità.

Consorzio I.CO.S. "Pino Sciortino"

nella foto interna  Giuseppe Sciortino
 

Altri articoli...