Attualità

Come in ogni cosa bisogna partire dal “basso” per giungere ai massimi livelli, ed è per questo, che per educare all’utilizzo del mare è importante che i primi ad essere informati siano i giovani e perché no, anche i bambini.

Non è utopistico pensare che un giorno sia un piccolo, opportunamente informato, a invitare il papa’ a non fare il bagno perché ha appena mangiato.

Nel particolare quali sono le precauzioni da prendere quando si è in spiaggia?..... poche, ma che possono risultare fondamentali per non trasformare un giorno di festa in una giornata da dimenticare. Non fare il bagno se non si è in perfette condizioni psicofisiche può essere considerato un consiglio “scontato” ma non sempre lo è, anche chi si considera un buon nuotatore, non deve mai sforzare il fisico, temperatura dell’acqua e caldo estivo incidono notevolmente sul fisico anche dei più allenati.

Prima di fare il bagno resta ferma la buona abitudine di lasciare trascorrere tre ore dall’ultimo pasto, se di domenica poi e si è pregustato il pranzo della mamma siciliana, aspettare anche cinque ore non è male! Non entrare mai in acqua quando è esposta la bandiera rossa; se non si sa nuotare, non è un reato! tranquilli….basta fare il bagno esclusivamente in acque molto basse.

Dove allocati dalle strutture balneari, non allontanarsi dai gavitelli che delimitano la zona di sicurezza per la balneazione, non tentare traversate oceaniche con l’utilizzo di canotti e materassini, di norma non si dovrebbe andare oltre i 50 metri dalla costa, corrente e vento incidono in modo particolare e si rischia  rischiare di ritrovarsi nel giro di attimi al largo su un materassino o in difficoltà serie quando si tenta di inseguire a nuoto una palla che scivola veloce sull'acqua spinta dal vento;  nel caso il 1530 della Guardia Costiera è sempre operativo.

Ricordare che le condizioni del mare talora mutano rapidamente: fare attenzione quindi quando si attraversa un braccio di mare, perchè al ritorno le condizini potrebbero essere molto cambiate.

Non tuffarsi dagli scogli apparirebbe un informazione superflua ma non è mai così, molti nel tentativo di emulare la famiglia Cagnotto, provano a mettersi in mostra  per la compiacenza di qualche ragazzina in spiaggia;  capita spesso di vedere alcuni incoscienti esibirsi,  all'isolotto di Mongerbino, alla caletta di Sant'Elia o alla cala dell'Ostia sul versante Ovest di capo Zafferano, in tuffi spericolati che purtroppo spesso possono provocare lesioni o traumi a livello della colonna vertebrale.

L’estate è un momento di relax, seguire i consigli aiuta a trascorrerla serenamente, gli amanti della tintarella ricordino anche che stare troppo al sole non è una sana abitudine, causa danni, anche permanenti alla pelle. Quindi occhio, non consideratele regole ma semplici consigli magari verrà più semplice ascoltarli e mettere in opera e poi …….. buon estate.

Non c’è che una stagione: l’estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L’autunno la ricorda, l’inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla.”

Giuseppe Gargano

 

 

 


E' un medico bagherese di appena 35 anni, Piero Dioguardi (al centro nella foto), diploma al Liceo Classico 'Francesco Scaduto' di Bagheria, laurea e specializzazione a Palermo: un anno intero però lo trascorre a Londra tra il St. Mary's Hospital e l'Hammersmith Hospital, dove gli fanno ponti d'oro per trattenerlo.

Una storia come quella di centinaia di bagheresi che nelle aziende, nella cultura, nella medicina, nelle università hanno raggiunto importanti responsabilità, ma Piero preferisce tornare in Italia, a Bagheria e a Palermo, perchè è quì che vuole vincere la sua scommessa.

E Piero, un primo importante risultato, che lo proietta nell'Olimpo mondiale della cardiochirurgia miniinvasiva, lo ha già raggiunto

La scorsa settimana a Berlino ha avuto luogo, dal 3 al 6 Giugno, il 15esimo congresso mondiale di cardiochirurgia mininvasiva (ISMICS). Ogni anno chirurghi provenienti da tutte le parti del mondo si incontrano all’International Symposium of Minimally Invasive Cardiac Surgery per presentare le loro casistiche e le loro tecniche chirurgiche.

Quest’anno il congresso e’ stato presieduto dal Prof. Von Falk (direttore dell’Heart Centrum di Berlino), dal Dottor Ralph Damiano (direttore della cardiochirurgia di Washington) e dal dottor Rex Stanbridge (responsabile di Cardiochirurgia del St. Mary’s Hospital di Londra).

Il dottor Pietro Dioguardi, cardiochirurgo  bagherese, e’ stato premiato per l’ottimo lavoro svolto  a Villa Maria Eleonora Hospital di Palermo dove svolge la sua attività cardiochirurgica  sotto la direzione del Prof. Khalil Fattouch.

Il dottor Dioguardi ha presentato uno studio eseguito su 2600 pazienti, una casistica imponente considerata l'età di Dioguardi, sottoposti ad intervento di sostituzione della valvola aortica che ha messo a confronto la chirurgia mininvasiva e le tecniche tradizionali.

I risultati depongono per eseguire sempre di piu’ accessi mininvasivi che permettono di ridurre i rischi e le complicanze post-operatorie sia nella sostituzione o riparazione della valvola aortica e mitralica. Sono pochi al momento i centri in Italia che svolgono questa tipologia di interventi.

altMaria Eleonora Hospital porta avanti questo progetto da diversi anni con ottimi risultati e prospettive di sviluppo.

Recentemente, in collaborazione con chirurghi americani e tedeschi dell’ospedale di Pittsburgh e Berlino, e’ stato inoltre inserito il trattamento chirurgico di riparazione della valvola mitralica e sostituzione della valvola aortica senza fermare il cuore ed utilizzare la circolazione extracorporea (macchina cuore-polmone).

"Nel corso dell’ultimo decennio la cardiochirurgia ha fatto passi da gigante nel ridurre i rischi operatori - afferma il dottor Pietro Dioguardi - rispetto a qualche anno fa infatti  l’eta’ media dei pazienti si e’ innalzata richiedendo un miglioramento delle tecniche ed accessi sempre piu’ piccoli; ricordiamo che la vita media è arrivata in Italia a 78 anni per gli uomini e a 82 per le donne".

Naturalmente al dottor Dioguardi, al prof. Fattouch ed all’equipe di Villa Maria Eleonora vanno le congratulazioni nostre e di tutti i bagheresi per il traguardo conseguito.

 

 

In tutti questi anni in cui si è sviluppata una grande attenzione alla dieta e alla forma fisica, una grande quantità di persone si sono avvicinate a regimi alimentari finalizzati alla perdita di peso e ad una attività fisica a volte anche molto pesante pur di arrivare ad avere muscoli scolpiti e addominali a "tartaruga". Questo fenomeno ha portato un interesse per le diete a bassi regimi di carboidrati, spesso iperproteiche e con una grande attenzione alla quota calorica totale.

Tutto è incentrato sulle calorie, su quante calorie contiene un alimento non considerando quello che accade poi al nostro metabolismo una volta che quell'alimento è stato assunto. Il nostro organismo è regolato da una serie di ormoni che hanno delle funzioni diverse e che regolano il funzionamento dei vari distretti dell'organismo e i vari organi. Naturalmente alcuni sono implicati più o meno direttamente sul metabolismo dei glucidi e delle proteine e quindi indirettamente agiscono sull'aumento o sulla diminuzione della quantità di muscoli, di grasso e del peso.

Vorrei qiindi spiegare il meccanismo di azione di uno di questi ormoni, importante che appartiene al gruppo dei glicocorticoidi. Il CORTISOLO.

Il cortisolo è anche definito ormone dello stress, perché la sua produzione aumenta con lo stress sia fisico che psichico, ad esempio dopo sedute di allenamento particolarmente impegnative o dopo interventi chirurgici ma aumenta anche in persone che conducono uno stile di vita particolarmente stressante a causa del lavoro o di situazioni familiari complicate.

Questo ormone è implicato nella variazione del peso corporeo perché ha dei meccanismi d'azione vari. Analizzando nello specifico si è visto che:
Aumenta la glicemia, stimolando la produzione di un altro ormone, il glucagone, e diminuisce l'attività dei recettori dell'insulina (l'insulina è un altro ormone regolatore della glicemia); riduce le difese immunitarie, oltre a  favorire il catabolismo proteico, perché converte le proteine in glucosio.

Cercherò di spiegarlo meglio.

Allora con lo stress il nostro organismo produce cortisolo, questo aumenta la glicemia (quindi anche se non mangiamo dolci abbiamo zucchero nel sangue in piu), ci indebolisce perché abbassa le difese immunitarie e trasforma le proteine in zuccheri per cui i muscoli si riducono.
Bel quadro vero? E come vedete non abbiamo fatto nessun riferimento alle calorie.

Proseguiamo, anche perchè l'eccesso di cortisolo può causare: IPERTENSIONE, ALTERATA TOLLERANZA GLUCIDICA, DISLIPIDEMIA, ALTERAZIONE DEL CICLO MESTRUALE, CALO DELLA LIBIDO, STANCHEZZA MUSCOLARE
Ma  ci sono ricadute che possono riiguardare anche l'aspetto estetico, quali OBESITA TRONCULARE (AL TRONCO ), GIBBO, ACNE, IRSUTISMO., EDEMA

Vi basta?? Ma perché vi sto parlando così tanto di questo ormone?

Perché, udite udite, aumenta nei casi di digiuno prolungato, aumenta nelle persone che non fanno colazione, aumenta nelle persone che fanno un unico pasto giornaliero e aumenta nelle persone che fanno attività fisica pesante la sera.
La sua secrezione è correlata alla durata e all'intensità dell'esercizio fisico, quindi tanto più sarà intenso e duraturo l'allenamento, tanto maggiore sarà la secrezione di cortisolo.
Volete ancora ammazzarvi di esercizi in palestra la sera tardi?? Non credo proprio.

Allora che si fa?

Dato che la secrezione di cortisolo segue il ritmo circadiano, con una maggiore produzione al mattino presto (inizia intorno alle 4 e diminuisce intorno alle 8) e decresce nel pomeriggio fino a toccare il minimo la sera, è consigliabile fare attività fisica al mattino prima della colazione, non saltare mai la colazione che è il pasto più importante della giornata, cenare presto e dedicare la sera ad una attività rilassante.

Dedicatela al gioco, ai figli, alla lettura, agli amici e così eviterete di incrementare vostri livelli di cortisolo e sicuramente potrete anche dimagrire.

Giancarlo Giammarresi, biologo nutrizionista perfezionato in nutrizione clinica ad indirizzo sportivo

Via La Masa, n° 4 -90011 Bagheria cell. 338 4315302

 

Ritengo dover dar seguito all'articolo, puntuale, opportuno e preciso, del direttore di Bagherianews.com, che, se da un lato deve farci riflettere sul colpevole silenzio della Politica, del mondo dell'associazionismo, della società civile etc, dall'altro ci deve essere da sprono e da pungolo, per poter affrontare, possibilmente tutti assieme, il problema evidenziato nell'articolo, oggettivamente e paurosamente reale.


              Inutile stare qui a dire o elencare le cose che, noi di Confcommercio, abbiamo fatto o abbiamo detto nelle varie nostre iniziative, sarebbe una inutile quanto strumentale giustificazione al silenzio cui fa riferimento l'articolo sopracitato, e noi non vogliamo sottrarci alle critiche, assumendoci le nostre responsabilità, pur chè si cominci a collaborare e a capire, come e cosa dobbiamo fare, oltre al parlarne, per affrontare e contribuire a debellare il fenomeno mafioso e la criminalità in genere.

             

Una puntualizzazione purtuttavia andrebbe fatta (ci siamo presi il “rimprovero”, prendiamoci anche il merito), abbiamo detto in tutte le sedi e in tutte le salse, quanto pericolosa e sempre più preoccupante stava e continua a diventare la microcriminalità, denunciando a più riprese il fenomeno alle forze dell'ordine, e chiedendo di intervenire nei punti più caldi e con più concentramento di giovani (vedi pubblici esercizi).

Come non sia da sottovalutare questo fenomeno, lo dice lo stesso articolo e quanta paura e terrore genera in ogni angolo e in ogni dove, non solo fra le nostre attività, ricordiamo la recente rapina violenta in pieno centro, perpetrata ai danni del proprietario di alcune attività commerciali bagheresi, a cui va tutta la nostra solidarietà e vicinanza, ma anche alla gente comune, fermata per strada e intimorita, solo per strappargli una manciata di euro. Riteniamo e crediamo che, la mafia, la criminalità organizzata, si serva anche di questa piccola manovalanza, che terrorizza e impazza per tutta la nostra cittadina, seminando terrore e generando preoccupazione, cosa che negli ultimi mesi ha assunto proporzioni davvero paurose.

Abbiamo proposto, in tempi non tanto lontani, la collocazione di sistemi di video sorveglianza, con la collaborazione fra le attività dei centri ad alta densità commerciale, vedi Corso Umberto e Corso Butera, ed il comune, una sorta di progetto fra pubblico e privato.

altAbbiamo evidenziato e lo rifacciamo, come le nostre leggi spesso, o quasi sempre, non diano giusto e adeguato riscontro, al sacrificio delle nostre forze dell'ordine, che, dopo aver fatto il proprio dovere, si ritrovano a dove mettere in libertà coloro che hanno arrestato, spesso anche in flagranza di reato.

Detto ciò, e ritenendo che la mafia si possa sconfiggere con il continuo lavoro della magistratura, delle forze dell'ordine, con il coraggio, la collaborazione di chi denuncia, e l'unione di chi vuole vivere la propria vita libera e lontana dal malaffare e dalla delinquenza, propongo ai media, alle altre associazioni di categoria, alla politica, alla società civile e ai sindacati, un incontro con tutte le forze dell'ordine bagherese, onde capire come meglio poter collaborare e cercare di rendere meno pesante il già problematico andazzo delle nostre attività.


 

AsCom Confcommercio Bagheria
  Il Presidente
  Italo Fragale

 

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