Attualità

Bagheria dopo essere stata sostanzialmente espropriata di importanti strutture di servizio ai cittadini quali lo sportello di riscossione della Serit e della sezione distaccata del Tribunale, e con il concreto rischio di perdere a breve le sedi territoriale dell'Inps e dell'Agenzia delle Entarte, oggi appare in bilico pure la posizione  del CRA SFM (Unità di ricerca per il recupero e la valorizzazione delle specie floricole mediterranee). Quest’ultima, una struttura di assoluta eccellenza e di rilievo nazionale ubicata nel territorio di Bagheria al km 245,500 della S.S. 113, nel tratto che da Bagheria conduce a Santa Flavia.

Il CRA SFM è una delle strutture di ricerca del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, Ente pubblico di ricerca con competenza scientifica generale nel settore agricolo, agroindustriale, ittico e forestale, posto sotto la vigilanza del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.  Una risorsa e un presidio di sviluppo dell'intero comprensorio e che nel silenzio quasi assordante, sull'altare della famigerata politica di razionalizzazione dei costi, rischia di essere chiusa e dirottata altrove.

Il CRA SFM è presente a Bagheria dalla fine degli anni 90, è dotato di un azienda sperimentale con circa 6000 mq di superfici destinate a serre e 10.000 mq destinate a “campi collezione del germoplasma di piante mediterranee ed esotiche, indirizzati alla tutela ed alla salvaguardia della biodiversità”, dove si effettua una composita e articolata attività di ricerca e sperimentazione. Una struttura che intrattiene rapporti di collaborazioni tecnico-scientifiche con i Dipartimenti delle più importanti Università nazionali e internazionali, con diversi Consorzi di Ricerca e Centri di sperimentazione e con le Sezioni Operative dell’Assessorato Risorse Agricole ed Alimentari della Regione Siciliana.

Presso la sede di Bagheria del CRA, diretta dal dr. Massimo Mammano, opera personale altamente qualificato ed un management formato da giovani ricercatori che hanno realizzato negli ultimi anni una consistente mole di progettalità, attraendo risorse consistenti con l'obiettivo di trasferire i risultati della ricerca direttamente alle imprese operanti nel settore florovivaistico; diventando di fatto punto di riferimento per tutto il comparto siciliano. Ruolo e funzioni riconosciuti dall'Asso Flora Sicilia , un'associazione che riunisce circa l'80% delle piccole e medie imprese del floro-vivaismo isolano con circa 2.500 addetti.

Ricerca e sperimentazione orientata negli ultimi anni oltre che al florovivaismo anche alle specie aromatiche e alla coltivazione di piante mediterranee di interesse nutraceutico e salutistico. Tutte colture che necessitano di piccole dimensioni aziendali e che ben si adattano al tessuto fondiario del nostro comprensorio, caratterizzato dall'assenza di aziende d grandi dimensioni ed essenziamente frazionato e parcellizzato.

Una struttura, quindi, che se mantenuta e potenziata può costituire un sostegno in termini di assistenza tecnico/scientifica nel processo di riconversione agricola di un’area vasta (identificata dai territori dei Comuni di Bagheria, Misilmeri, Ficarazzi, Santa Flavia, Casteldaccia, Altavilla Milicia, Villabate, Trabia, Termini Imerese), per ovviare all'anomalia del distretto agricolo bagherese che risiede nella circostanza oggettiva che è l'unico nell'Italia Meridionale che non ha dato corso, ad un processo di riconversione colturale, così com'è invece avvenuto in altri contesti territoriali e nel passato anche nella piana di Bagheria (canna da zucchero, grano, ulivo, vite, pomodoro, agrumi).

Oggi in questo comprensorio agricolo vi sono condizioni oggettivamente favorevoli affinchè l'agricoltura ritoni a svolgere un ruolo importante nel tessuto economico e soprattutto risulti attrattiva per le giovani generazioni, poichè si può tornare a produrre a costi contenti con produzioni competitive nel mercato. A questo obiettivo concorrono l'approvvigionamento idrico a basso costo, il costo dei terreni dimunito negli ultimi anni ed un micro-clima da sempre favorevole all'attività florovivaistica e orticola rispetto ad altri distretti agricoli siciliani. 

Queste le ragioni che pensiamo debbano spingere le istituzioni locali, le Associazioni del tessuto civile operanti nel terrritorio e le organizzazioni dei produttori agricoli a mobilitarsi con forza, affinchè questa struttura di eccellenza e di assoluto rilievo nazionale venga mantenuta a Bagheria e contribuisca, aprendosi all'interazione con i portatori d'interesse del territorio regionale (imprese, istituzioni, scuola e settore della formazione), a determinare una seria opzione di sviluppo del nostro territorio.

Michele Balistreri


 

Da grande farò il pescatore, come mio padre, come mio nonno. Amo la discoteca, ma non cambierei per nulla al mondo una notte di silenzio e di cielo stellato. A volte penso che vorrei fare anche il pescatore di uomini, per prendere con la mia rete i migranti ed evitare che anneghino in fondo al mare, o mio fratello laureato e tanti altri giovani che come lui sono costretti ad emigrare in America, come accadde ai miei bisnonni. Così potrei contribuire a rafforzare lo spirito del mio Paese”. 

Sono in sintesi alcune delle frasi del video “Farò il pescatore” ideato e realizzato dagli alunni della III C dell’Istituto” Karol Wojtyla-Pontefice” di Santa Flavia, coordinato dalla prof.ssa Piera Sampino, nell’ambito del concorso “ Il Lavoro e la Costituzione Italiana”

La scuola ha partecipato al concorso promosso dal MIUR e dall’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Palermo, in collaborazione con Ufficio I, Ambito territoriale per la provincia di Palermo e viene classificata al primo posto.

L’opera, che è stata proiettata  in anteprima nella Sala Pompeiana del Teatro Massimo di Palermo nel corso della Conferenza stampa, è stata apprezzata dalle numerose Autorità presenti, nonché dai giornalisti, per la sua capacità di emozionare, nonostante il linguaggio semplice e il tono dimesso della narrazione. I temi affrontati, dai problemi legati all’occupazione alla grande piaga dell’immigrazione, sono magistralmente legati tra loro da un unico filo conduttore, il mare, fonte di risorse per i pescatori e ahimè troppo spesso ormai cimitero per i tanti extracomunitari che tentano di raggiungere le nostre coste. 

Anche la scelta del brano interpretato da Andrea Bocelli, opportunamente scelto come sottofondo per la successione delle immagini, ha indubbiamente contribuito ad impreziosire il messaggio globale del video che vuole essere un inno alla solidarietà umana e alla fratellanza.

Sono stati intervistati gli alunni, la prof.ssa Piera Sampino, Salvatore Sanfilippo, Sindaco del Comune di Santa Flavia, e Giovanna Badalamenti, Dirigente scolastico dell’istituto. Tra le Autorità presenti: Marco Anello, Dirigente dell’Ufficio I, Ambito territoriale per la provincia di Palermo, Marina Calderone, Presidente del Consiglio Nazionale Consulenti del Lavoro, Luca Orlando, Sindaco del Comune di Palermo.

La premiazione avverrà presso il Teatro Massimo di Palermo, il 27 giugno 2015 alla presenza di Stefania Giannini, Ministro della Pubblica Istruzione.

Il Dirigente Scolastico  Giovanna Badalamenti
 

Si è svolto stamane nell'aula consiliare l'inconro tra il sindaco e i dipendenti del Coinres, inzialmente previsto per la giornata di ieri: il clima rispetto a quello delle ultime volte è stato sostanzialmente sereno.

Il sindaco Patrizio Cinque assieme all'assesore Fabio Atanasio ha spiegato nei dettagli il panorama che si potrà presentare il prossimo 30 giugno, qualora, evento molto probabile, non dovesse esserci più una proroga agli ATO attuali, Coinres incluso.

Le SRR funzioneranno come strutture di servizio ai comuni che avranno la possibilità di indire gare d'appalto e di 'vendere'  anche separtamente i singoli servizi legati alla raccolta, smaltimento dei rifiuti, cura del verde urbano, pilizia delle spiagge ecc...e quant'altro, ai vari comuni consorziati che aderiscono alla SRR; i comuni, almeno quelli di maggiori dimensioni come Bagheria,  avranno altresi la possibilità di indire autinomamente dopo avere avuto approvato il cosiddetto Piano Aro, gare d'appalto che riguardino il territorio comunale (nei fatti gestire in maniera diretta il servizio); l'unico limite riguarda la tutela del futuro occupazionale dei dipendenti, che saranno quelli che in primis, le eventuali ditte vincitrici di gare d'appalto, dovranno assumere nel proprio organico per l'espletamento del servizio. Questo è quanto contenuto nella legge di riforma degli ATO, la  legge 9/2010

In poche parole quanto anticipato da Bagheria in questi tre mesi.

Il sindaco ha spiegato le caratteristiche del 'distacco', le garanzie che esso offre, e la convenienza nell'imboccare una strada che tra qualche giorno tutti gli oltre diecimila dipendenti siciliani degli ATO dovranno percorrere, vale a dire il transito verso i nuovi soggetti gestori.

Come dicevamo il clima è stato abbastatanza sereno, e sono state tantissime le domande di chiarimento che sono state poste al sindaco e all'assessore, in riferimento soprattutto alla tipologia di contratto con cui verranno assunti ed alla garanzia futura del posto di lavoro qualora, dalla gara che prima o poi si dovrà celebrare a Bagheria, dovesse uscire vincitrice un'altra azienda diversa dalla Tech.

L'impressione è che tra i lavoratori cominci a passare l'idea che il distacco nella Tech Servizi sia il male minore, e c'è da ritenere che già altri seguiranno le orme della decina che hanno già scelto di transitare nell'azienda privata che in atto gestisce il servizio a Bagheria.

Il gusto della legalità dei prodotti bio delle terre confisate alla mafia di Messina Denaro; la “Casa dei Giovani” di Bagheria protagonista a Torino per raccontare la positiva esperienza dei beni sottratti al giogo mafioso tornati a produrre prodotti di altissima qualità per un nuovo corso di cambiamento della Sicilia.

La manifestazione, tenutasi venerdì 19 giugno in serata presso l'auditorium dell’Enoteca Rabezzana a Torino, aveva per tema “ Il Gusto della Legalità”- Storia e degustazione di olio, vini e prodotti bio nati dai terreni confiscati ai capi della mafia siciliana a Castelvetrano.
Dalla terra alla tavola!
Dalla Sicilia a Torino!
Dalle terre siciliane confiscate i prodotti della “Casa dei Giovani” in degustazione come l’olio extravergine di oliva biologico, i vini bianchi bio di varietà autoctone della Sicilia, le olive Nocellara del Belice, le acciughe del mare di Aspra offerte dalla ditta Balistreri, i limoni bio della Coop. Serradifalco di Bagheria ed il pane nero di Castelvetrano dei Molini del Ponte, presidio Slow Food.

Tutti i prodotti della “Casa dei Giovani” hanno certificazione biologica da ente riconosciuto.
Tra gli intervenuti Don Salvatore Lo Bue, presidente e fondatore Casa dei Giovani, dott. Biagio Sciortino vicedirettore della “Casa dei Giovani”, dell'Assessore Regionale del Piemonte, dr.ssa Monica Cerutti, Rita Ferrazza della Caritas di Torino, dell'avvocato Davide Mosso, dell’Ing. Franco Rabezzana esperto di progettazione europea e produttore di vini tipici piemontesi d’eccellenza, ed infine molto apprezzata la presenza del Sindaco di Castelvetrano dott. Felice Errante, che ha testimoniato sul percorso di legalità la voglia di cambiamento dell’intero territorio.

“Davanti a un pubblico altamente qualificato è stato emozionante dare l'immagine del lavoro che la nostra Associazione porta avanti, cioè quella di una Ente che guarda al futuro dei giovani e che riesce a trarre dal malaffare occasioni di lavoro e prodotti di eccellente qualità. Tra luci, videotestimonianze di giovani, racconti si è attraversato un mondo di sensazioni e di emozioni forti che i presenti hanno sentito in maniera forte e significativa dentro di loro.

Il racconto di Don Salvatore Lo Bue che racchiude la storia, l’avvio e la certezza dell’utilizzo dei beni confiscati, durante una serata fredda e piovosa in Sicilia si iniziò la raccolta delle firme della legge di iniziativa popolare che portò alla nascita della legge 109/96 sul riutilizzo ad usi sociali dei beni confiscati.

Don Salvatore parla a ruota libera di questi 33 anni della Casa dei Giovani tra Sicilia, Basilicata, Puglia e Piemonte, ricorda il lavoro intenso con la Caritas di Torino e con i tanti giovani piemontesi che hanno ritrovato il gusto della vita approdando nelle nostre strutture.
L’emozione ci ha travolto quando alcuni di loro sono venuti a rincontrarci a distanza di anni, persone che poi sono riuscite a reinserirsi in maniera ottimale nel tessuto socio lavorativo torinese.
Alla fine della manifestazione si è tenuta una degustazione con i nostri prodotti d’eccellenza che, inutile dirlo, ha riscosso un notevole successo.
 

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