Attualità

Sabato 29 agosto a partire dalle 16 fino all'alba dell'indomani, il G.A.L. Metropoli Est e l'Associazione Amici di San Felice insieme alla Pro Loco di Trabia, l'Ass. "Trabia apre le porte", l'"AGESCI" e l'Ass. giovanile "Trabia Planet" organizza una passeggiata dalle case Scialabba di Trabia fino all'Eremo di San Felice nella Riserva Naturale di Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta di Mazzamuto.

L'Appuntamento è alle "Case Scialabba” in contrada Sant’Onofrio a Trabia, per la presentazione dei cataloghi del Gal Metropoli Est e dei “Sentieri di San Felice”; poi si comincia il cammino lungo il sentiero “Vausu Russu”.

Durante il percorso si potranno scoprire le caratteristiche dell'itinerario rurale, le sue biodiversità faunistiche e paesaggistiche.

All'arrivo all'Eremo si cena tutti insieme e si potrà assistere alla proiezione del video "Ladri di aquile", un reportage di Giuseppe Festa e Massimo Piccioli sul traffico di rapaci in Sicilia, quindi alla liberazione di alcuni uccelli a cura della Centro Recupero Fauna Selvatica di Ficuzza.

Prima di dedicarsi all'osservazione del firmamento guidata da esperti astrofili, che mettono a disposizione alcuni telescopi, ci si potrà abbandonare alle note magiche dell'arpa celtica di Rosellina Guzzo.

Chi lo desidera potrà anche pernottare in tenda nello spazio antistante l'Eremo, e praticare una piccola esperienza yoga aspettando l'alba e la colazione insieme.

L'appuntamento è completamente gratuito, compreso spuntino a sacco, cena con prodotti tipici e colazione; le tende sono messe a disposizione dagli Amici di San Felice. Indispensabile prenotare.

Info: 3343375053                            

Prende il via martedì 1 settembre 2015, sia a Bagheria che a Casteldaccia, l’iniziativa “Penne e Matite”.

Il gruppo di Impronta Unica torna sul territorio con una nuova azione di solidarietà che punta a favorire processi di crescita civica ed umana sia personale che sociale.

Penne e Matite” così com’è stato “Pane in attesa” sono una sorta si startup che vuole lanciare modelli innovativi e creativi che possano favorire la crescita di una Comunità.

In un periodo socio-economico molto complesso dove sempre più nuclei familiari vivono di stenti e soffrono la mancanza di un reddito minimo, a farne le spese sono i nostri figli e il loro futuro. Noi vogliamo difendere il futuro delle nuove generazioni e perché ciò sia possibile è opportuno considerare anche le piccole cose, quelle piccole cose che molto spesso creano grandi disuguaglianze che le Istituzioni dovrebbero evitare.

Secondo la Federconsumatori, per comprare tutto il materiale necessario ad affrontare l’anno scolastico, una famiglia può arrivare a spendere anche 500 euro, libri di testo inclusi: una spesa insostenibile per molti.

Grazie all’iniziativa “Penne e Matite”, riusciremo ad aiutare famiglie bagheresi e casteldaccesi in difficoltà nell’acquisto del materiale didattico necessario per lo svolgimento delle lezioni e delle attività proposte durante l’anno scolastico.

COME FUNZIONA

Prendendo spunto da iniziative simili, già in atto sul territorio nazionale, attraverso il progetto di “Penne e Matite”, promosso dal gruppo di Impronta Unica a Bagheria e in collaborazione con il Comune di Casteldaccia, e sostenuto da alcune cartolerie delle due Città, ogni persona potrà acquistare uno o più prodotti scolastici oltre che per i propri figli anche per chi non ha la possibilità di farlo.

Una volta acquistato e riposto all’interno del contenitore presente nel punto vendita scelto tra quelli aderenti all’iniziativa, il prodotto sarà ritirato dai nostri volontari che provvederanno alla sua raccolta e alla donazione alle scuole di Bagheria e Casteldaccia, le quali provvederanno in autonomia alla distribuzione.

Tra i tanti prodotti necessari, si potrà scegliere tra una lista per noi prioritaria comprendente penne, matite, gomme, temperini, colori, colla stick, carpette, quaderni, ecc.

Impronta Unica

Sito web iniziativa: www.improntaunica.org/penneematite

Pagina Facebook ufficiale: www.facebook.com/penneematite
 

Adessso che il disastro gestionale, ma anche politico, di Metropoli est si è compiuto, occorrerà fare un bilancio dei danni, e, ove possibile, rimettere assieme i cocci, anche se su questo punto prevale il pessimismo e il disinteresse.

Sono tante le domande cui la politica di oggi ed il liquidatore Antonino Mineo dovrebbero dare esauriente risposta: 1) Quant'è la massa debitoria di Metropoli ? chi è (o chi sono)  il/i responsabile(i) di quanto accaduto; 2) Chi pagherà il conto; 3) Cosa fare di questo Consorzio.

Sono domande legittime e la cui risposta in qualche caso è anche abbastanza scontata. A naso c'è un debito consolidato di 700.000/ 800.000 euro che, comunque sia  i comuni ( cioè i cittadini) obtrorto collosaranno chiamati ad onorare; il principal responsabile è ovviamente Salvatore Camilleri (foto) che per oltre un decennio è stato presidente incontrastato (e incontrollato) del Consorzio.

A seguire le Assemble dei sindaci che hanno assecondato oppure omesso di controllare la gestione  allegra e vacua soprattutto degli ultimi anni,  che è stata documentata dal consiglio di amministrazione uscente durato in carica pochi mesi, giusto il tempo di verificare di essere saliti a bordo di una barca che stava andando a picco. E scendendo per li rami quanti hanno fatto parte del consiglio di amministrazione e degli organi di revisione, ognuno s'intende per la propria parte.

Certo per la gran parte si tratta di responsabilità politiche ma andando a guardare bene ci sono stati quanti, sindaci, amministratori, revisori  negli anni delle vacche grasse, sono stati lì a mungere con consulenze e incarichi la cui utilità resta tutta da verificare, e poi sono stati quelli che, al primo stormir di fronda, hanno abbandonato al proprio destino la nave che andava a fondo.

C'è poi una responsabilità politica più alta, che non può che essere imputata ai dirigenti, ai sindaci del Partito democratico ( Fricano, Sciortino) ed a qualche grosso papavero rosso  che hanno, nel decennio 2002/2011, pensato di trasformare gli asini in veloci destrieri imbottendo il comune di Bagheria, e gli Enti partecipati, Metropoli e Coinres soprattutto di loro fedelissimi, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

E a riguardare bene indietro ci sono stati almeno una decina di beneficiati dal dominus che ha orientato le scelte del Partito democratico  bagherese.

Ma torniamo a  noi.

Chi pagherà ? pagheremo noi naturalmente, e noi di Bagheria più egli altri, anche perchè le quote del comune di Bagheria ascendono al 20 %; stanno già pagando i quattro dipendenti licenziati; pagherà il territorio che perde uno strumento consortile cheein altre realtà sta mobilitando risorse e sviluppo.

Da tre mesi il liquidatore Nino Mineo è di fatto al lavoro lavora essenzialmente ad accertare la massa debitoria e la liceità amministrativa, ma non solo, di alcuni comportamenti, per i quali la relazione parla esplicitamente  di reato penale, e dovrà anche stare molto attento, perchè pare che qualche furbetto all'ultimo minuto si sia inventato qualche credito inesistente.

E' obiettivo del liquidatore portare all'Assemblea dei sindaci del Consorzio l'approvazione dei bilanci che tengano conto delle passività e delle criticità emerse. Ancora deve essere approvato il preventivo del 2013.

altDovrà essere molto rapido il liquidatore, nominato già sei mesi fa, anche perchè il consorzio che da almeno quattro anni ha operatività e produttività pari a zero, continua a generare debiti dell'ordine di almeno 5.000 euro al mese.

La sensazione che abbiamo è però che questo Consorzio in buona sostanza non interessi più a nessuno: se la nostra impressione è fondata allora si portino al più presto i libri in Tribunale e sarà allora la giustizia amministrativa e penale a pronunciare le proprie sentenze.

Angelo Gargano

Se è vero che la relazione all’interno di una coppia può essere paragonata ad una sorta di percorso, con i suoi alti e i suoi bassi, allora dobbiamo mettere in conto che accanto ai i momenti positivi, quelli per cui tutto sembra perfetto e idilliaco, vi saranno momenti negativi, ove l’andamento sembrerà appiattirsi, l’afflato affievolirsi ed il percorso assieme irto di ostacoli e messo a dura prova.

La coppia entra in crisi per una serie di innumerevoli fattori e variabili, che finiscono per facilitare la disintegrazione del percorso comune.
Sicuramente tra i fattori maggiormente diffusi e dannosi vi è la negazione del sostegno al partner, cioè il rifiuto dell’altro e il fatto che si smetta di offrire il proprio sostegno danneggia il rapporto e crea un malessere diffuso.

Quando nella coppia si smette di aiutarsi reciprocamente aumentano le emozioni negative, prima fra tutte la rabbia, aumenta il senso di fastidio verso l’altro, atteggiamenti ostili e pensieri negativi che rovinano ulteriormente il rapporto, evolvendo così verso una fase di criticità.

In genere, specialmente all’inizio di una storia i partner sono portati a concentrarsi sui pregi dell’altro, mentre durante i periodi di crisi i difetti vengono enfatizzati, per un meccanismo alla cui base vi è la volontà di avere la meglio sul partner, in un conflitto che porta, il più delle volte all’autodistruzione di entrambi.

L’intervento in studio ha fra i suoi molteplici obiettivi anche quello di smantellare l’idea per cui il partner debba incarnare necessariamente una figura ideale: noi non siamo perfetti e la persona amata è in fondo una persona come tutte le altre. La discrepanza tra ciò che il partner è effettivamente e ciò che invece debba rappresentare ai nostri occhi è alla base di malessere, insoddisfazioni e delusioni.

Quando una coppia si rivolge allo psicoterapeuta è spesso disorientata, i partner sono stanchi di guerre e conflitti e se il desiderio di provare a ricostruire il percorso comune appartiene a entrambi, si può cominciare un lavoro che abbia come primo obiettivo quello di far comunicare nuovamente gli attori della coppia.

La mancanza di comunicazione è infatti una variabile che si innesca come un circolo vizioso alimentato dalla voglia di sopraffare l’altro e dire a se stessi e al partner: “alla fine hai visto che ero io ad avere ragione?!”.

Come si può immaginare la situazione è molto complessa e la progettazione di un intervento psicoterapeutico deve essere proposta e attuata con delicatezza, specie se ad essere coinvolti vi sono anche i figli piccoli.

Chiaramente la terapia di coppia non garantisce che tutto ritorni come prima, l’intervento ha l’obiettivo di dare una spinta al rapporto in modo tale che la relazione si metta nuovamente in moto, che avvenga quell’evoluzione e quel cambiamento auspicato, nel bene o nel male.


Dott. Francesco Greco
Tel. 392 2965686
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Il Dott. Francesco Greco, Psicologo e Psicoterapeuta, è specialista in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Svolge attività clinica per i disturbi d'ansia, depressione, disturbi dell’alimentazione, abuso di sostanze, internet addiction, disturbi dello sviluppo, consulenza di coppia e familiare a Bagheria (Pa).
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