Attualità

Non possiamo archiviare le primarie di domenica scorsa che hanno scelto il candidato sindaco del centrosinistra alle prossime amministrative, senza fare una riflessione critica su alcuni degli aspetti non convincenti delle procedure di  voto.

Non v'è dubbbio che lo strumento delle primarie si è rivelato, e sempre più si rivelerà, l'unico strumento di democrazia partecipata che rimane nel panorama politico italiano: se si pensa che anche nella futura legge di riforma elettorale i deputati alla Camera continueranno ad essere 'nominati' dai partiti, si comprende bene come l'unico antidoto che dia almeno una spolverata di democrazia alle scelte dei partiti saranno le primarie anche per la scelta dei candidati al Parlamento.

Assieme ai pregi lo strumento presenta però dei limiti e lo si era visto in diverse occasioni a Napoli, a Palermo, ma anche a Milano ed in altre occasioni, che la procedura si poteva prestare a manipolazioni e inquinamenti.

Alcuni degli episodi manifestatisi a Bagheria domenica scorsa portano a pensare che alcuni elementi 'spuri' anche se alla fine probabilmente non hanno cambiato le scelte finali dell'elettorato in 'buona fede', purtuttavia hanno messo in luce un inaccettabile tentativo di condizionamento del voto.

Innanzitutto occorre ribadire che giustamente le primarie erano aperte a tutti i cittadini, perchè si andava a decidere non il segretario di un partito, competenza esclusiva dei militanti o dei simpatizzanti di quel partito, bensì il sindaco di tutti i cittadini bagheresi; è pertanto legittimo che ogni cittadino, anche se di credo politico diverso, potesse esprimere una opinione

Il fatto però che si siano recati ai seggi delle primarie  l'ex sindaco Vincenzo Lo Meo con un codazzo di ex assessori e di ex consiglieri comunali che quasi certamente, e lo si verificherà nei prossimi giorni,  andranno  magari a candidarsi in liste di candidati  diversi da quelle che sosterrano il candidato del centrosinistra, dimostra che c'è stata da parte di certuni una entrata a gamba tesa volta ad influenzare le scelte di una coalizione politica  e di una comunità.

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Anche alcuni episodi di accattonaggio politico segnalati da osservatori neutrali lasciano preoccupati, a partire dall'euro necessario per il voto fornito da qualcuno degli sponsor di qualche candidato, o dei cinque euro regalati a qualcuno dei votanti: insomma per chi ha assistito  a queste scene pare non fosse un bel vedere.

Il Partito democratico negli ultimi mesi, da quando cioè  Amenta è diventato il coordinatore cittadino, ha ripreso una iniziativa politica a tutto campo, si è andato dissociando in maniera netta dall'amministrazione Lo Meo, ha dimostrato abilità manovriera dettando i tempi dei passaggi politici che hanno portato alla sfiducia: del tutto legittimo il conflitto interno che ha visto su fronti diversi l'ala tradizionalmente più 'governativa' che fa capo a Vella, dall'ala più 'movimentista' che fa capo al segretario e a Tornatore.

Ma tutto questo doveva e deve riguardare il gruppo dirigente, i militanti e i simpatizzanti di questo partito: per chiunque, e non solo per Lo Meo, intromettersi in maniera organizzata per ringraziare o ingraziarsi qualcuno e cercare di condizionare  questo confronto, magari al di là della stessa volontà dei candidati alle primarie, è stata un'altra delle trovate estemporanee di un ex sindaco che non si rassegna ancora a sgombrare il campo, anzi continua a mandare segnali di fumo chissà perchè e chissà a chi.

Il danno più grave lo si è fatto però  a quelle centinaia di giovani che di queste primarie sono stati i veri protagonisti, alcuni dei quali per la prima volta si sono spesi in un confronto politico: mostrare questi aspetti della politica 'politicante' e 'maneggiona' è stato il peggiore  servizio che certi pseudopolitici hanno reso alle primarie, alla democrazia e a Bagheria..

Per questo occorrerà nel futuro che si avvistino i correttivi per non far perdere di credibilità ad uno strumento che sempre più  sarà un insostituibile elemento del confronto politico.

Angelo Gargano

Qualche settimana fa per sottolineare la drammaticità della loro situazione avevano fatto una occupazione simbolica del cantiere sulla S.S. 113 che prevede l'ampliamento della struttura della clinica Santa Teresa, mentre due operai erano saliti su un'alta gru anche per sollecitare l'attenzione dei curatori responsabili delle aziende confiscate a Michele Aiello, l'ex ticcon della sanità siciliana, su ritardi nei pagamenti e sull'assenza di prospettive di occupazione.

Adesso la loro protesta e le loro ragioni si spostano in Prefettura a Palermo: cassa integrazione in deroga che va a scadere, pagamenti in perenne ritardo, sussidi di disoccupazione ormai ad esaurimento, questa la drammatica situazione di un centinaio di famiglie bagheresi che traevano il loro reddito dalle imprese dell'ATI Group, il ramo edilizio dell'impero economico di Michele Aiello.

Dei quattro cantieri dove dovrebbero essere impegnati i lavoratori, vuoi per motivi burocratici, vuoi per carenza di risorse eonomiche, solo quello di Biancavilla (CT) assorbe, si fa per dire, solo due operai che curano semplicemnete la sicurezza del cantiere; per il resto tutto fermo e lavoratori senza alcun reddito certo.

altA Bagheria, qualche settimana fa sembrava essersi aperto qualche spiraglio, quantomeno sul pagamento della cassa integrazione, ed il dr. Andrea Dara aveva dato delle assicurazioni circa lo sforzo che la direzione delle imprese avrebbe fatto per la prosecuzione delle attività, ma da allora poco o nulla è cambiato.

Per questo oggi di buon mattino i lavoratori si sono ritrovati alla stazione ferroviaria di Bagheria, da dove ragggiungeranno Palermo e quindi la Prefettura dove hanno intenzione di chiedere in maniera ferma che si trovi una soluzione ai loro problemi.

Assieme a loro i sindacalisti della Fillea CGIL.

Con l'avvio dei percorsi didattici di educazione e sensibilizzazione ambientale, venerdì 28 marzo 2014 è iniziata la seconda fase del progetto Ambiente e cittadino - In ReTe, Insieme Responsabili per il Territorio.

 

Si tratta di 50 percorsi, durante i quali studenti di differenti età, dalle scuole primarie alle secondarie di 2° grado, vengono in-formati su quattro importanti temi di educazione ambientale quali ambiente (qualità dell’aria e inquinamento atmosferico), energia (fonti fossili, effetto serra e cambiamenti climatici, risparmio ed efficienza, fonti rinnovabili), salute (effetti dell’inquinamento sulla salute, aspetti sanitari, attività motoria e sedentarietà) e società (sicurezza, senso civico e socialità), con l’obiettivo di sensibilizzare sulle fonti di inquinamento e stimolare l’adozione di stili di vita più consapevoli.

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I primi percorsi sono stati attivati nella direzione didattica ex 2° circolo - Cirincione di Bagheria, nella direzione didattica ex 5° circolo - Gramsci di Bagheria e nell’istituto comprensivo Monsignor Tagliani di Altavilla Milicia. Sino alla fine di maggio seguiranno tutti gli altri istituti aderenti al progetto.

I percorsi sono ideati e realizzati dal raggruppamento temporaneo di imprese composto da Atlantide soc. coop., Anima Mundi soc. coop. e Orsa. Le tematiche oggetto dei percorsi sono state approfondite con gli insegnanti durante seminari formativi specifici che si sono tenuti dal 9 all'11 dicembre 2013 tra Bagheria e Lercari Friddi (PA).

Ambiente Cittadino è un Programma di comunicazione ed educazione ambientale, promosso dalla coalizione PIST 23 “Reti Urbane e Territoriali Sostenibili Metropoli Est e Valle del Torto” e PISU “Bagheria: Baarìa l’altra città”.

L’iniziativa è finanziata nell’ambito del PO FESR 2007/2013 - Asse VI Sviluppo Urbano Sostenibile - Linea di Intervento 6.1.3.6 e coinvolge 18 Comuni: Alia, Altavilla Milicia, Bagheria (Capofila), Baucina, Bolognetta, Campofelice di Fitalia, Casteldaccia, Castronovo di Sicilia, Ciminna, Ficarazzi, Lercara Friddi, Misilmeri, Roccapalumba,Santa Flavia, Trabia, Ventimiglia di Sicilia, Vicari, Villafrati. 

I gestori del pub “Bitta” in collaborazione con la testata online “Bagherianews”, organizzano per sabato 12 aprile alle ore 18,30 un confronto live tra i candidati alle primarie del centrosinistra in piazza Larderia a Bagheria.

Un secondo confronto sempre in piazzetta Larderia verrà poi organizzato tra tutti i candidati a sindaco in prossimità delle elezioni comunali del 25 maggio.

Un incontro quello previsto sabato che ha il senso di incoraggiare la partecipazione al dibattivo civico prima ancora che politico dei componenti della nostra comunità, innanzitutto i giovani; in uno spazio pubblico, quello di Piazza Larderia, che è quasi un'agorà naturale e che quindi si presta perfettamente allo scopo.

Stimolare la partecipazione e il risveglio di una coscienza civica rimasta troppo a lungo sopita a Bagheria è uno degli obiettivi del Bitta da quando appena 3 mesi fa è nato, non come semplice attività imprenditoriale, ma anche come “luogo” di aggregazione e incontro. In questo caso, con il confronto tra i candidati alle primarie prima e quello tra i candidati a sindaco dopo, il Bitta e piazzetta Larderia fungono come spazio dove i cittadini possano, citando una celebre frase di Luigi Einaudi "conoscere per deliberare". 

Le domande verranno poste da Angelo Gargano direttore di bagherianews.com.

Ai candidati: Antonino Piri Restivo, Emanuele Tornatore e Daniele Vella verranno date le stesse possibilità, tenendo però conto che le risposte dovranno per forza essere concise altrimenti i tempi del confronto si dilaterebbero a dismisura. 

Una quota di domande verrà invece selezionata tra quelle che verranno inviate dai lettori di Bagherianews fino a sabato alle 12,00.

Per inviare le domande che vorreste fossero fatte è sufficiente scriverle con nome e cognome (saranno ignorate quelle pervenute da account falsi o travisati) come commento a questo articolo, con un commento sulla pagina dell'evento facebook, oppure con un post sulla pagina facebook Bitta o su quella di Bagherianews precedute dall'hashtag #AgoràBitta, quelle selezionate verranno poste sabato ai candidati. 

nella foto in alto da sx: Vella, Restivo, Tornatore

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