Attualità

 

L’assessore alla Cultura e Spettacolo del Comune di Bagheria, Rosanna Balisteri, ha organizzato per martedì 24 giugno 2014 alle ore 10.00 un incontro presso la sala stampa del Comune a palazzo Butera con tutti coloro che intendano partecipare, a vario titolo, all’organizzazione dei festeggiamenti del Santo Patrono, San Giuseppe.

La festa di San Giuseppe, nel suo aspetto laico, si svolgerà da venerdì 1 agosto a lunedì 4 agosto 2014.

Nonostante lo stato di dissesto dell’Ente, l’amministrazione intende festeggiare comunque il Santo Patrono e offrire ai Bagheresi e a tutti i visitatori che giungeranno nella città delle Ville 4 giorni di svago e divertimento.

Per questo motivo l’assessore Balistreri invita la Confraternita di San Giuseppe e artisti di vario genere, rappresentanti di associazioni culturali, di spettacolo e scuole di danza e chiunque sia in grado di dare un valido contributo a partecipare alla riunione di martedì prossimo.

L’invito è rivolto anche a chi fosse interessato ad essere Sponsor e finanziatore della festa, attraverso la promozione dei proprio prodotti e servizi, ed in particolare i titolari di Bar perché uno degli eventi in programma riguarderà una sagra legata alla “sfincia di San Giuseppe” versione riveduta e corretta per il clima estivo.

 

Fonte  Ufficio Stampa del comune di Bagheria

nella foto L'assessore ai Bani culturali e allo spettacolo Rosanna Balistreri

Sabato 21 Giugno, dalle 19 alle 00:30, al Bitta in piazza Larderia a Bagheria, la prima iniziativa di consumo critico “Pago chi non Paga” promossa insieme all’associazione Addiopizzo.

Il senso dell'iniziativa è quello di sostenere, attraverso la pratica degli acquisti, gli operatori economici che non pagano al pizzo. 

L'occasione si inserisce in un momento storico per Bagheria e i paesi limitrofi dove diversi commercianti ed imprenditori hanno trovato la forza e il coraggio di liberarsi dal fenomeno estorsivo. 

Addiopizzo vuole aiutare, come del resto sta facendo con altri commercianti ed imprenditori che hanno denunciato, quanti ancora oggi vivono stretti dalle odiose maglie del pizzo perché possano uscire da tale tunnel e riprendere a lavorare in condizioni di normalità e serenità.

È la prima iniziativa di consumo critico a Bagheria presso una delle diverse attività che aderiscono alla rete di Addiopizzo e che dicono “NO” al racket. 

Il programma della serata, dalle 21 alle 00:30, ospiterà Cristiano Pasca direttamente dallo show televisivo Le Iene, e ancora lo spettacolo di cabaret di Michele Cordaro, a seguire si alterneranno diversi gruppi musicali: l’Orchestra Popolare Rosa Parks, gli Ncantu d’Aziz Acustic e gli WeApes!. 

La serata si concluderà con il dj set di Salvo Sorci.

Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità.

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Fallito il tentativo di convocazione di un Consiglio Comunale aperto alla Cittadinanza flavese per la mancata surroga del Presidente dimessosi ornai da qualche giorno.

L’Amministrazione comunale di Santa Flavia ha ritenuto comunque, di dover sentire la cittadinanza che ne aveva fatto richiesta trasformando l’adunanza in una assemblea popolare.
Riprendiamo la notizia , anche se con qualche ritardo per l’importanza dell’argomento all’ordine del giorno: il depuratore.

L’assemblea ha visto la partecipazione del Sindaco, Salvatore Sanfilippo, di parte della sua giunta, di alcuni tecnici del Dipartimento regionale competente per materia, di uno sparuto manipolo di consiglieri della maggioppposizione e di quella parte della collettività che proprio non ci sta al completamento del depuratore.

Sarebbe troppo lungo parlare di tutta la storia del depuratore di S.Flavia ma almeno sapere che tutto comincia nel 1986 con una faida tra chi intendeva espropriare terreni per pubblica utilità e chi si opponeva a tali espropriazioni bisogna dirlo. Il risultato è che a tutt’oggi il comune è privo di un depuratore e che gli stralci funzionali dell’appalto concorso che nel frattempo sono stati realizzati, risultano ammalorati dal tempo e dall’incuria in modo tale da dover prevedere nuovi e maggiori oneri per l’Amministrazione.

L’appalto concorso prevedeva tre stralci: il primo che a monte, incuneato nella cava di pietra che fu al tempo prelevata per la costruzione del porto, - in prossimità della via Falcone, dove doveva nascere il cuore dell’impianto di depurazione; il secondo, più a valle, a ridosso della via Roma in area privata, dove sarebbe stata allocata una stazione di grigliaggio dei reflui e di pompaggio verso il depuratore ed il terzo  a mare con la costruzione di un pennello che, allontanandosi dalla costa per c.a 800 metri, avrebbe restituito al mare acqua depurata. Costruito il primo e terzo stralcio, rimane da realizzare il secondo che si è impantanato per troppi anni in beghe giudiziarie e carenza di fondi.

In tutti questi anni pare che al depuratore stia accadendo quello che è accaduto al vecchio cimitero. A Porticello esisteva un cimitero laddove oggi trova collocazione la scuola media. Al tempo, come edilizia cimiteriale vuole, il cimitero si trovava fuori dal centro abitato. Le esigenze abitative della popolazione hanno fatto si che, come per incanto, il cimitero si trovasse in pieno centro abitato. Ovviamente lui – il cimitero- non si era mosso ma le case lo avevano circondato. A quel punto i morti furono costretti a traslocare altrove e oggi riposano in pace – non è dato di sapere per quanto tempo ancora – in prossimità della frazione di Solanto.

Al depuratore pare che stia accadendo la stessa cosa, mentre si attendevano i finanziamenti e si risolvevano le liti, i cittadini di S.Flavia, più o meno con la colpevole disattenzione del comune, hanno costruito in prossimità del depuratore ed ora, rappresentati e coordinati dal Movimento Cinque Stelle, chiedono la convocazione del Consiglio per ottenere uno spostamento ( non si dice dove e con quali tempi e denari) del depuratore divenuto scomodo.

Io ho partecipato a quell’assemblea di popolo e ho pure detto la mia difendendo la posizione di un Sindaco - che non condivido e che non ho votato- , che vuole a tutti i costi completare l’opera ma qualche osservazione in più credo di doverla esprimere per evitare che passi l’idea che a S.Flavia siamo diventati tutti pazzi.

Abbiamo una costa tremendamente inquinata dai reflui non depurati, qualunque attività turistico ricettiva legata alla fruizione del mare compromessa, un porto all’interno del quale la quantità di liquami supera quella dell’acqua, un olezzo che ha trasformato il luogo della passeggiata in una sofferenza per l’olfatto, il rischio concreto di una procedura d’infrazione, la certezza di incorrere in un danno erariale insopportabile per le magre finanze del comune e ancora perdiamo tempo a discutere del sesso degli angeli.

Quello che sconvolge di più è che il Sindaco e qualche consigliere, che ormai non si sa se sta in maggioranza o all’opposizione, si rivolgono a quei pochi cittadini che oggi si ritrovano a subire i problemi di un depuratore troppo vicino alle loro case con quella costernazione che ti fa abbassare gli occhi per chiedere quasi scusa di aver scelto la via della costruzione di un depuratore.

Poverini c’è da capirli, perché il consenso elettorale lo debbono proprio all’impegno assunto in campagna elettorale: “se ci date il voto noi sposteremo il depuratore!”. Promesse da marinaio che ora crollano per via delle famose gambe corte. Il bello è che non si vergognano neanche di dirlo in pubblica assemblea.
Ma mi chiedo: se si difendesse la posizione di quei cittadini che non vogliono il depuratore chi difenderebbe quella dell’intera collettività che invece aspetta il depuratore da otre venticinque anni?

Che tristezza vedere la politica che si avvita su se stessa fino al punto da rimanere schiacciata dalle sue stesse logiche del consenso a tutti i costi, piuttosto che dei risultati!!!
A quei cittadini che si sentono offesi e ingiustamente puniti dalla presenza di un depuratore vorrei solo dire che piuttosto che prendersela con questo Sindaco che – poverino – ha solo la colpa di aver esagerato in promesse elettorali, sarebbe opportuno prendersela con le Amministrazioni che dal 1998 in poi hanno consentito di costruire non tenendo conto del rispetto delle distanze da un depuratore che preesisteva – come il cimitero – alle costruzioni medesime.

I cittadini avranno pure la colpa di averle chieste ma la responsabilità di chi ha dato le concessioni mi pare che sia oggettivamente rilevabile. Per fortuna esiste ancora la buona abitudine di apporre la data sugli atti pubblici. La storia è fatta di date la politica anche, ricordare è un obbligo morale in questi casi.

Salvino Roccapalumba, già sindaco di Santa Flavia

nella foto di copertina l'area di via Falcone su cui dovrebbe sorgere il depuratore

 

Con Decreto Direttoriale del 16 giugno 2014 è stato approvato l’elenco delle imprese beneficiarie localizzate nelle Zone Franche Urbane dei comuni della Sicilia, e quindi anche quelle localizzate nella ZFU di Bagheria.

L’intervento prevede la concessione di agevolazioni, sotto forma di esenzioni fiscali e contributive, in favore di imprese di micro e piccola dimensione localizzate nelle Zone Franche Urbane di Bagheria.

Le risorse disponibili per la regione Sicilia sono state ripartite tra le 6.683 istanze pervenute per le 18 ZFU siciliane; fra queste sono ben 454 le imprese ammesse ai benefici di legge per la ZFU di Bagheria, per un importo medio per impresa di euro 25.959,34 (dato dal rapporto tra l’ammontare delle risorse disponibili per l’intervento e l’ammontare del risparmio d’imposta e contributivo richiesto complessivamente dalle Imprese).

L’elenco delle imprese beneficiarie è disponibile sul sito internet del Ministero dello Sviluppo Economico (http://www.sviluppoeconomico.gov.it).
Le agevolazioni concesse saranno fruibili con il modello di pagamento F24, secondo le modalità e nei termini indicati con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate, per il pagamento delle imposte sui redditi (IRPEF, IRES), dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), dell’imposta municipale propria (IMU) e per l’esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente.

L’arrivo del Decreto di finanziamento costituisce una grande opportunità per le micro e piccole imprese in forte difficoltà del nostro territorio, e rappresenta un segnale tangibile di opportunità per il recupero dello svantaggio economico del centro storico di Bagheria, al fine di contribuire al rilancio dell’economia cittadina.
Ricordiamo che la Zona Franca Urbana di Bagheria che ha ottenuto un finanziamento pari a 12.819.742 euro da dividere nel 70% per le micro e piccole imprese e il 30% per la riqualificazione urbana, in accordo con i partner.

Le Zone Franche Urbane (ZFU) sono aree infra-comunali di dimensione minima prestabilita dove si concentrano programmi di defiscalizzazione per la creazione di piccole e micro imprese. Obiettivo prioritario delle ZFU è favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri ed aree urbane caratterizzate da disagio sociale, economico e occupazionale, e con potenzialità di sviluppo inespresse.

Le agevolazioni fiscali e previdenziali previste dalle ZFU servono a rafforzare la crescita imprenditoriale e occupazionale nelle piccole imprese di nuova costituzione. Tali agevolazioni, della durata di 5 anni, consistono in: esenzione dalle imposte sui redditi, esenzione dall'IRAP, esenzione dall'IMU, esonero dal versamento dei contributi previdenziali, ed è previsto anche il sostegno ad imprese già operanti nelle medesime aree.

La zona franca urbana di Bagheria comprende il centro storico con le piazze Madrice, Anime Sante, Sepolcro, Stazione, Butera; gli assi storici: Corso Umberto, Corso Butera, via Palagonia, via Consolare; le ville: Palazzo Branciforti, Villa Palagonia, Villa Valguarnera, Villa Cutò, Villa San Cataldo, Villa Rosa, Villa Trabia, Villa Rammacca, Villa Sant’Isidoro, La Certosa; Aspra e tutta la costa e Monte Catalano; le aree artigianali e quella industriale di Quattro Finaite; le aree degradate di Contrada Monaco, Incorvino, Consona e Amalfitano; le aree agricole della piana verso Ficarazzi fino all’Eleuterio).

Bagheria, 17/06/2014
Roberto Lo Meo, Funzionario di Sviluppo Italia Sicilia S.p.A.

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Scarica il pdf con la lista delle 454 attività bagheresi ammesse alla ZFUhttp://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/normativa/ALLEGATO_3_LISTA_ZFU_Bagheria

 

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