Attualità

Sono un’insegnante in pensione e vivo a Bagheria da più di vent’anni.

Quando giunsi in questa cittadina ne fui felice perché vivere in un centro culturale come Bagheria mi riempiva di orgoglio. I nomi di Renato Guttuso, Ignazio Buttitta, Giuseppe Bagnera, Dacia Maraini …. proprio per ricordarne qualcuno, le 21 ville presenti nel territorio e la risorsa naturale di M. Catalfano riuscivano a farmi sentire parte di un patrimonio che dovevo condividere con la mia famiglia, gli amici, i miei alunni.
Ma così non è stato, purtroppo!
Nel tempo mi sono dovuta ricredere più volte perché lo stato socio-culturale, l’area naturale e le ville, l’illegalità più profonda e la spazzatura per le vie regnavano nell’abbandono più totale.

Tuttavia nel corso dell’ultimo decennio qualcosa è cambiato perché l’area naturale è stata curata con progetto di forestazione ed area attrezzata, è avvenuto il restauro del palazzo Cutò-D’Aragona (oggi sede della biblioteca comunale), quello di palazzo Butera, e ultimamente è stato aperto il giardino di villa San Cataldo.

L’apertura del giardino, in particolare, mi aveva riempito di gioia anche perché, per l’inaugurazione e la giornata del FAI, ho visto tanti giovani ciceroni spiegare ai visitatori la stanza dello scirocco e il restauro delle parti antiche del muro di recinzione e dell’acquedotto, spiegare la diversa vegetazione presente rinverdita e curata dall’ass. Massimo Mineo, la presenza di studenti in costumi d’epoca, …. Tutto ciò mi ha illuso e pensavo che finalmente qualcosa stava cambiando.

Da circa un mese il giardino è stato richiuso… Il motivo? Non so …

Mi viene da pensare quando a scuola o in Comunità ai ragazzi parlavo di educazione al senso civico, di legalità, di bene comune e dicevo loro: “Che cos’è la società civile? E che cosa vuol dire abitare in una società civile? Qual è la nostra responsabilità? Cosa vuol dire cittadinanza attiva e consapevole?”
Domande che oggi si propongono ancora ma che non ricevono risposte perché tanto non cambierà mai nulla o se questo avverrà sarà soltanto per la volontà di pochi responsabili coscienti di avere un cuore aperto al miglioramento e non perdere la memoria.

Che educazione stiamo proponendo oggi ai giovani tanto cari ai nostri Papi e ai nostri figli del domani?
Su quali valori debbono fondare il loro futuro quando le istituzioni non garantiscono ciò che promettono?

Lascio le risposte a chi leggerà queste mie brevi e semplici riflessioni.

Giovanna Ferrigno'

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E questa che segue è la seconda riflessione .

Quando il 15 dicembre 2013 fu inaugurata la riapertura del giardino di villa San Cataldo, ogni cittadino bagherese spalancò gli occhi per la meraviglia; rimase a bocca aperta per lo stupore: esisteva veramente la capacità civica/politica/storica/culturale/etica di riaprire i cancelli di un così bel giardino? E soprattutto: i bagheresi sarebbero stati capaci di custodire un tale gioiello?

In risposta, in quei giorni di festa, fu detto di tutto: che ora il giardino sarebbe diventato il polo socio-culturale di progetti ed attività; che i bagheresi avevano il DIRITTO di possedere un bene così prezioso e che ognuno si sarebbe impegnato affinché tale traguardo non fosse solo una mera eccezione ma l'inizio di risultati concreti e duraturi…e bla bla bla bla....
Passano appena sei mesi di fasti, cade l'amministrazione, si procede a nuove elezioni........
E ripetendo la domanda: ma, i bagheresi sono capaci di custodire un gioiello come quello del giardino di villa San Cataldo? La risposta amara è…No…
Questo è ciò che si può rispondere oggi.

Quei cancelli sono quasi sempre chiusi. E quando il custode preposto li apre, con orari altalenanti e con incostanza, ciò che si osserva all'interno del giardino è un tristissimo spettacolo: erbacce, incuria, svogliatezza evidente.
È veramente deludente!

Da semplice cittadino, ignorante sull'argomento, posso solo immaginarne i motivi: è caduta l'amministrazione che era riuscita, dopo tanti anni di abbandono da parte della Provincia di Palermo, a riaprire il giardino e a riportarlo patrimonio fruibile da parte di tutti, quindi il "cambio" delle persone preposte a tale responsabilità avrà dei ritardi di organizzazione; probabilmente non c'è, al momento, del personale addetto alla vigilanza, oppure c'è ma non è stato pagato; il custode che ha le chiavi avrà un ritardo negli stipendi (sappiamo quanto era critica la situazione finanziaria delle casse bagheresi). Figuriamoci che altro si potrà addurre come scusante durante un momento di "vacatio" come questo.

Quello che però mi chiedo con il cuore a pezzi e con un indicibile disgusto per questa situazione è:

- se la politica non sa fare il suo dovere, o meglio, se è impelagata in situazioni troppo complicate per essere comprese da un umile cittadino come me e quindi ad essa non posso appigliarmi per rivendicare il diritto di non vedere perso un giardino così bello;
- se tutte le associazioni che dichiararono di essersi spese e vigorosamente battute per il ripristino del giardino di villa San Cataldo restano oggi silenti a tale abbandono dopo il risultato che invece avevano conseguito;
- se il "bene comune" e la "cosa pubblica" che dovrebbe essere sentita come COSA PROPRIA e AMATA e DIFESA come tale, si trasforma, invece, in totale indifferenza e incapacità civica/politica/culturale/etica;
- se ogni giorno, passando dai gesuiti,vedo quei cancelli chiusi e, temo, senza possibilità di rivederli aperti.
A chi devo chiedere conto e ragione?

E per favore, non rispondano alla mia denuncia nomi illustri, e, meno che mai, addetti alla politica. Io, come tanti altri bagheresi, ne ho piene le tasche delle contraddizioni politiche di Bagheria.

Sarà degno di stima ai miei occhi ed a quelli di un'intera Città quell'anima nobile che riuscirà a garantire un futuro stabile al giardino. Non importa se di destra, di sinistra, di centro, di 5 stelle, anarchico, apartitico, apolitico.
Vorrei solo poter dire un giorno, tra tanti anni, ai miei figli: "io ho assistito all'inizio della storia di questo giardino. E sai che da quando fu riaperto s'inaugurò a Bagheria un nuovo modo di vedere le cose?
Oggi a te sembra normale la cura di questo giardino, ma allora faticammo tanto per insegnare ad ognuno la cura e l'amore per il bene comune..."

Lettera Firmata

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Una storia esemplare quella del giardino di villa San Cataldo, spia della cecità culturale, del pressappochismo e della strafottenza del bene comune di una intera classe politica del passato che richiederebbe troppo tempo e spazio per essere raccontata per intero; ma noi trascuriamo i vecchi trascorsi ed arriviamo ai nostri giorni.

Poco più di sei mesi fa l'assessore Massimo Mineo riesce nell'impresa: viene riaperto il giardino, si fa la convenzione con la Provincia che cede in uso anche dei locali, ed i bagheresi con sincera soddisfazione diciamo: 'Finalmente, un vero parco urbano cittadino'. Ma appena sei mesi dopo punto e daccapo; come se un'oscura maledizione gravasse sulla villa e sui bagheresi.

Ma a pensarci bene la maledizione la portiamo dentro noi stessi perchè come si usava dire 'quisque faber fortunae suae'. Speriamo che le segnalazioni dei cittadini e le foto che pubblichiamo facciano riaccendere i riflettori e l'attenzione degli amministratori tutti sulla vicenda.

Redazione bagherianews.com
 

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 6 di Venerdì 27 Giugno 2014 Serie Concorsi il Bando per il progetto ‘Piano Giovani in Sicilia’ con cui la Regione Siciliana, in collaborazione con Italia Lavoro, promuove 2.000 percorsi di tirocinio della durata di sei mesi, integrati alla concessione di una borsa di 500 euro lordi al mese per tirocinante (750 euro e durata di 12 mesi in caso di tirocinanti appartenenti a particolari categorie).

Il progetto “Giovani in Sicilia” ha la finalità di rafforzare le opportunità di transizione scuola-lavoro, disoccupazione-lavoro, inattività-lavoro e contenimento del disagio della non occupazione giovanile in Sicilia e quindi di realizzare interventi di formazione on the job, sotto forma di tirocinio di formazione ed orientamento, nonché di inserimento/reinserimento, che prevedono l’assegnazione di facilitazioni economiche per i percorsi di formazione avviati.

La Regione Siciliana in collaborazione con Italia Lavoro - con la quale ha condiviso i contenuti e le modalità di attuazione dell’iniziativa - ha destinato a questo intervento 19.250.000 euro per l’avviamento di percorsi di tirocinio per giovani disoccupati o inoccupati, diplomati o in possesso di qualifica professionale, residenti in Sicilia da almeno 24 mesi, di età compresa tra i 25 e i 35 anni non compiuti, che siano inoccupati o disoccupati da almeno 6 mesi.

I TIROCINI 

L’iniziativa promuove 2.000 percorsi di tirocinio formativo e di orientamento, di inserimento o reinserimento con la concessione al tirocinante di una borsa di tirocinio, a titolo di indennità di partecipazione.

I percorsi di tirocinio avranno una durata di 6 mesi e una borsa di 500 euro lordi mensili per ciascun tirocinante. Nel caso in cui il tirocinio fosse a favore di un soggetto disabile, o di un soggetto richiedente asilo, o di un soggetto titolare di protezione internazionale e umanitaria o di un soggetto in percorso di protezione sociale la durata dovrà essere di 12 mesi e la borsa di tirocinio di 750 euro lordi mensili (a queste categorie sono riservati 200 posti).
Ai soggetti ospitanti il tirocinio per l’attività di tutoraggio è riconosciuta la concessione di un contributo di 250 al mese per ogni tirocinante. Nel caso dell’assunzione di un tirocinante, il contributo è quantificato secondo il seguente schema:
6.000 euro per ogni giovane assunto con contratto a tempo indeterminato a tempo pieno (7.000 in caso di lavoratore: disabile, soggetto richiedente asilo, soggetto titolare di protezione internazionale e umanitaria, o soggetto in percorso di protezione sociale);
4.000 euro per ogni giovane assunto con contratto a tempo indeterminato part-time (4.600 in caso di lavoratore: disabile, soggetto richiedente asilo, soggetto titolare di protezione internazionale e umanitaria, o soggetto in percorso di protezione sociale);
3.000 euro per ogni giovane assunto con contratto a tempo determinato della durata di almeno 24 mesi (3.600 in caso di lavoratore: disabile, soggetto richiedente asilo, soggetto titolare di protezione internazionale e umanitaria, o soggetto in percorso di protezione sociale);
4.700 euro per ogni giovane assunto con contratto di apprendistato ex art. 4 del d.lgs. 167/2011.

I tirocini previsti dall’Avviso hanno durata di 6 mesi (12 mesi nel caso di particolari categorie di soggetti) e dovranno concludersi entro il 01/12/2015.

I BENEFICIARI

L'avviso è rivolto ai giovani di età compresa tra i 25 e i 35 anni non compiuti, e residenti in Sicilia da almeno 24 mesi. I giovani dovranno essere in possesso di diploma o di qualifica professionale e dovranno trovarsi nello stato di disoccupazione o inoccupazione da almeno sei mesi. I beneficiari non dovranno avere, nei confronti del soggetto ospitante, un vincolo di parentela, affinità e coniugio, in linea retta o collaterale fino al secondo grado.
Alla conclusione del percorso di tirocinio, Italia Lavoro rilascerà al tirocinante un “attestato” di partecipazione, a condizione che il percorso si sia concluso naturalmente e il tirocinante abbia maturato la frequenza di almeno il 70% della durata complessiva prevista.

I SOGGETTI  OSPITANTI

Possono candidarsi a ospitare i tirocinanti tutti i soggetti, avente almeno un unità operativa ubicata sul territorio della Regione Siciliana, con “forma giuridica disciplinata dal diritto privato” così come definita nella “Classificazione delle forme giuridiche delle unità legali” dell’ISTAT. Sono esclusi gli organismi che, pur rientrando nella classificazione giuridica descritta, sono sottoposti a forme di influenza pubblica tali da poter essere compresi nella casistica di organismi pubblici ai sensi dell’art. 3, comma 26 del D.Lgs. n. 163/2006.
Le aziende possono presentare la propria candidatura a ospitare giovani in tirocinio a partire dal giorno successivo alla data di pubblicazione dell’estratto del presente Avviso sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana (GURS). E’ necessario registrarsi al portale http://www.pianogiovanisicilia.com compilando l’apposito format e inserire le informazioni relative al tirocinio offerto per consentire ai giovani di candidarsi.
I giovani possono presentare la propria candidatura ai percorsi di tirocinio offerti dalle aziende, a partire dal 16° giorno successivo alla data di pubblicazione dell’estratto del presente Avviso sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana (GURS), registrandosi al portale http://www.pianogiovanisicilia.com e compilando il format di adesione.
L’avviso resterà aperto fino a esaurimento risorse e, comunque, non oltre il 30 novembre 2014, salvo eventuali proroghe che saranno comunicate con le medesime modalità.

Palermo, 30/06/2014
Dott. Roberto Lo Meo, funzionario di Sviluppo Italia Sicilia

 

in copertina  Foto d'archivio
 

Credo che sia difficile immaginare la nostra vita senza tecnologia. Tecnologia in medicina, nell'ingegneria, nella vita di tutti i giorni attraverso i nostri smartphone.

Ogni giorno siamo immersi in una rete di risorse, relazioni, informazioni che derivano dall'essere sempre connessi ai social e alle innumerevoli risorse online.
Risulta palese che, come tutte le cose, questo comporta aspetti positivi e negativi, innegabili vantaggi ma anche limiti e possibili fonti di criticità.

Tra gli aspetti positivi vi è ad esempio l'uso della tecnologia nell'ambito della psicoterapia individuale. Ad esempio nella terapia per i disturbi d'ansia è possibile avvalersi di specifiche app che attraverso la visualizzazione di immagini e l'ascolto di melodie rilassanti possono rappresentare un valido aiuto per fornire ai pazienti degli strumenti che li aiutino a controllare i livelli d'ansia.

Nella psicoterapia dell'ansia e nei casi in cui siano presenti attacchi di panico una cospicua parte del lavoro ha come obiettivo quello di fare acquisire maggiore sicurezza, conseguenza di un maggiore controllo da parte del paziente dei livelli di attivazione e di arousal.

Personalmente, durante il training di rilassamento, utilizzo una app con la quale si presenta al paziente un mix di stimoli rappresentati da immagini e suoni. Attraverso uno specifico addestramento e insieme al controllo della respirazione, si apprende a utilizzare gli stimoli nella vita di tutti i giorni, quando l'ansia comincia a salire e si innescano i classici sintomi cognitivi e somatici.

In buona sostanza il paziente può imparare a controllare le reazioni psicofisiologiche e quindi a regolare le proprie emozioni utilizzando all'occorrenza questi stimoli dal profondo potere rilassante.

Dott. Francesco Greco
http://www.consulenzapsicologicaonline.blogspot.it
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Il Dott. Francesco Greco, Psicologo e Psicoterapeuta, è specialista in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Svolge attività clinica per i disturbi d'ansia, depressione, disturbi dello sviluppo, consulenza di coppia e familiare a Bagheria (Pa).
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Il 12 maggio 2014, “Vivere” Società Cooperativa Sociale, beneficiaria di finanziamento del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Sicilia 2007-2013 - Misura 312, con il progetto “Leonardo – Arte, Sapori e Natura”, inoltra al Commissario Straordinario, al Dirigente del Settore II, Dott.ssa Laura Picciurro, e al Comandante della Polizia Municipale, Dr. Costantino Di Salvo, apposita richiesta autorizzativa per l’occupazione del suolo pubblico per i giorni 31 maggio e 1 giugno, per la manifestazione “Unti e Appagati” e per il prestito del palco, in quei giorni già montato in piazzetta Butifar per i comizi elettorali.

Il pomeriggio del 21 maggio, un consigliere della Cooperativa “Vivere” si recava presso l’ufficio del dirigente del Settore II per chiedere informazioni sull’autorizzazione. Il dirigente non era presente e dagli impiegati veniva detto che la richiesta era al SUAP e che per quanto riguardava il palco non era possibile renderlo disponibile perché inagibile, in quel momento arrivava la dott.ssa Picciurro che confermava quanto detto dagli impiegati.

Il Consigliere decideva di andare al SUAP, si accertava che la richiesta fosse in quell’ufficio e che sarebbe stata disponibile a giorni.
Uscendo, il Consigliere si rendeva conto che in piazzetta Butifar c’era un comizio elettorale e avvicinatasi si stupiva nel vedere il palco del comune montato e utilizzato, quello che era stato detto inagibile, e quindi scattava una foto.

Chiaramente contrariata ritornava negli uffici del Settore II, nel frattempo la dott.ssa Picciurro era arrivata ed era nella sua stanza. Il Consigliere parlando con l’impiegata che era nell’anticamera della stanza del dirigente, diceva che non era avvezza a fare polemiche, ma in quel caso ne era costretta visto che era stato detto che il palco era inagibile, mentre era stato montato e utilizzato. La dott.ssa Picciurro, dalla sua stanza, invitava il Consigliere a ritornare la settimana successiva per vedere cosa fare.
Il palco è rimasto montato in piazzetta Butifar, certamente sino a lunedì 26.

Dal 27 al 29 maggio un collaboratore della Cooperativa si è recato ogni giorno negli uffici della dott.ssa Picciurro senza però riuscire a parlare con alcuno.
Il 30 maggio il Consigliere ritornava in quegli uffici, ma non trovava né la dott.ssa Picciurro né impiegati capaci di dare una qualche risposta. Da qualcuno in corridoio viene suggerito di recarsi a Palazzo Butera per parlare con il Segretario comunale dott.ssa Domenica Ficano.

Questo viene fatto dal Consigliere della Cooperativa che dopo avere pazientemente atteso per almeno un’ora, riesce a parlare con il Segretario comunale che dice di sapere che il palco è inagibile e che quindi non poteva essere reso disponibile, alla replica del Consigliere che il palco era stato utilizzato per i comizi elettorali, prova la foto scattata il 21 maggio, dal Segretario viene detto che comunque nei comizi sul palco c’era solo una persona, (forse per pannello!). Ma, anche se fosse stato disponibile lei non poteva autorizzare perché questo era compito della dott.ssa Picciurro, che sarebbe rientrata martedì 3 giugno.

Il Consigliere ricordava al Segretario che se il palco era davvero inagibile, ai sensi del d.lgs 9 aprile 2008 n. 81, non doveva essere montato nemmeno per i comizi elettorali.
A quel punto, per portare avanti il programma della manifestazione di cui sopra, La Cooperativa “Vivere” ha noleggiato un palco, pazienza, ma la cosa grave è che già dal 3 giugno il palco comunale è stato rimontato in piazzetta Butifar per i comizi elettorali relativi al ballottaggio.
E non finisce qui…oltre al danno anche la beffa!

Oggi, 27 giugno 2014, un nostro collaboratore si reca per una passeggiata presso i giardini di Villa San Cataldo (sullo stato di abbandono e di disastro dei giardini è meglio tralasciare qualsiasi commento perché ci sarebbe da fare una carrellata di denunce). Lungo i viali trova posizionato il palco del Comune di Bagheria, e non un normale 4 x 4 ma un 6 x 8, quindi ben 48 mq di palco.
Ci dovrà salire sempre una sola persona? Da quel che ci risulta dovrà tenersi un concerto nei prossimi giorni e ci sembra alquanto improbabile che sarà solo un elemento ad animare la serata.
Pertanto ci si chiede, ma il palco comunale è inagibile o no? Forse il dirigente dei LL.PP. e tecnici del settore lo dichiarano inagibile e quindi non utilizzabile sulla base di chi inoltra la richiesta?
Come realtà attiva nel territorio vogliamo semplicemente lavorare per portare sviluppo e visibilità alla città, ma se tutto diventa così difficile, perdere entusiasmo e motivazioni diventa quasi consequenziale.

Noi abbiamo fatto la trafila normale per addivenire all’autorizzazione della manifestazione, e cioè interfacciandoci con gli organi gestionali dell’amministrazione comunale, ma come qualcuno ci ha sussurrato…per la prossima volta è bene chiedere la “benedizione” del sindaco!
Vorremmo vivere in una Città normale e potere dare il nostro contributo.
Se un palco è inagibile, è inagibile per tutti, dai comizi del PD o del M5S o dei Forconi, alle associazioni, ai semplici cittadini. È inaccettabile ed ingiustificabile che tutto cada nel relativismo e nel trasformismo.

Bagheria, 27 giugno 2014

“Vivere” Società Cooperativa Sociale

P.S. Ad integrazione della precedente versione i responsabili della Cooperativa hanno aggiunto un paragrafo con ulteriori dettagli (n.d.r)

 

 

   

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