Attualità

Approfittando della distrazione calcistica dei Mondiali, degli esami di maturità e del sopraggiungere dell’estate, il Governo, nello specifico quello che “doveva mettere al primo posto la scuola”, ci riprova. 

Nella maniera peggiore. In un paese dove la corruzione la fa da padrone, l’evasione fiscale è ai massimi nel pianeta, il degrado ambientale sta fagocitando il territorio, dove c’è la mafia, dove non si conoscono gli autori delle stragi impunite, dove il calcio è spesso oggetto di combine, dove i costi della politica sono altissimi, dove il problema dell’immigrazione sta mettendo in seria difficoltà le strutture dell’accoglienza, tutto quello che si fa è distruggere la scuola.

E’ stato così con Berlusconi, è stato così con Monti, è così anche con Renzi. Dallo staff del Ministro Giannini, che evidentemente ha già dimenticato le proteste del novembre 2012, viene fuori un’idea del Sottosegretario Roberto Reggi che prevede l’abolizione dell’ultimo anno delle superiori, scuola aperta in estate, l’innalzamento da 18 a 36 ore settimanali ore per gli insegnanti di ruolo, i quali dovrebbero trattenersi a scuola dalle 7 del mattino sino alle 22; il tutto, si penserà sarà retribuito … invece no, sarà il Dirigente scolastico a decidere chi è meritevole di premio oppure no. Immaginiamo dalla presidenza un via vai di insegnanti con l’aria di chi mendica. La proposta verrà discussa al Consiglio dei Ministri del 15 luglio prossimo.

La motivazione di tutto questo sta nello stereotipo (chi va dietro al “sentito dire” non è mai competente prossime della materia) che gli insegnanti in Italia lavorano troppo poco: 18 ore settimanali, 3 mesi di vacanza, giorno libero. In realtà, chi vive la scuola da dentro, sa benissimo che non è così: a parte le ore 40+40 dedicate ai consigli, ai collegi, ai ricevimenti, agli scrutini, ai dipartimenti etc., le 18 ore sono quelle “frontali”, che si vivono in classe, ma che non esauriscono l’impegno di un insegnante, che consiste anche nella preparazione della lezione, nella ricerca di nuove metodologie, nella correzioni dei compiti e molto altro (la tabella qua a lato, elaborata da un gruppo di docenti, fa un calcolo di quante siano effettivamente le ore di lavoro di un insegnante in un anno, non tenendo conto di progetti o di lavoro del coordinatore di classe). I

l che poi contrasta con il proposito di eliminare l’ultimo anno delle superiori: cosche logica ci sarebbe col fare lavorare di più a scuola abolendone un anno? Purtroppo, all’interno del Ministero tutto questo tipo di lavoro “oscuro” sembra non essere percepito, ed ecco che spunta il Reggi di turno a massacrare ancora la categoria.

Ma oltre ai colleghi di ruolo, che già si erano visti innalzare l’età pensionabile grazie alla Fornero, quelli che proprio pagheranno e verranno accompagnati gentilmente fuori dal lavoro sono gli insegnanti precari. Certo, perché se qualsiasi buco disponibile di monte orario verrà ricoperto da chi è di ruolo, è normale che il precario (che è sempre bene specificare, non è un miracolato dell’ammortizzatore sociale da parte della scuola- così l’ha definita il Ministro Giannini in persona: ma nessuno le fa notare che così lei sarebbe un ministro socialmente ammortizzato?) si ritroverà chiuse tutte le possibilità di insegnare.

Infatti si parla di una vera e propria abolizione delle graduatorie di istituto (quelle che servono per le supplenze temporanee), ma in realtà neanche le graduatorie ad esaurimento (quelle che danno gli incarichi annuali) avrebbero più molto senso. E così, per i seicentomila precari della scuola, finirebbe praticamente tutto, in una calda mattina d’estate mentre gli Italiani hanno appena finito di vedere i nuovi campioni del Mondo e stanno pensando a dove andare in vacanza.

Roberto La Tona  

Continua ad essere un pozzo dei misteri il cimitero comunale di Bagheria: intanto ci sono due filoni di indagini, uno coordinato dalla Procura della Repubblica di Termini Imerese ed un'altro portato avanti dal Nucleo investigativo dei Carabinieri.

E le indagini oltre al riscontro di estumulazioni, seppellimenti, assegnazione e pagamento luculi, si sta rivolgendo anche agli aspetti amministrativi della gestione del cimitero.

Non è un caso che una delle carte che ha incuriosito in particolare gli inquirenti è stato proprio il progetto di ampliamento rimasto a metà strada; si cerca di capire chi o cosa ha impedito che in quelle direzione si procedesse speditamente.

Ma adesso è saltato fuori un altro documento: è un  foglio su carta intestata del Comune di Bagheria, che si potrebbe definire un ordine di servizio firmato dal sindaco Biagio Sciortino, che reca la data del  29 dicembre del 2009 ed è indirizzato al Responsabile del Servizio cimiteriale.

In esso si dice testualmente:

'A seguito delle segnalazioni pervenute dalla S.V. circa la difficoltà a reperire loculi vuoti all'interno del cimitero comunale, per sopperire tale mancanza ed in attesa che vengano costruiti i nuovi loculi per far fronte all'emergenza, si stabilisce che, nel caso in cui i parenti della salma in arrivo dispongano di un loculo in cui trovasi seppellito un defunto per legge estumulabile, su richiesta dei parenti stessi è possibile procedere alla estumulazione per potere sistemare in linea definitiva la salma in arrivo, esonerando i parenti dal pagamento delle spese previste.'

Una disposizione di tal genere come è facilmente comprensibile oltre ad essere inusuale, presenta anche dei palesi profili di illegittimità: a partire dalla considerazione che il sindaco non ha il potere di esonerare nessuno di alcunchè. Inoltre a Bagheria la concessione del loculo, un tempo perenne, poi novantennale ed oggi quarantennale, oltre ad essere nominativa, al rinnovo e comunque avvenga, deve essere nuovamente pagata.

Ed alcune domande a questo punto sono inevitabili: è stata applicata questa disposizione ? è ancora vigente ?

Tutte domande alle quali gli inquirenti stanno cercando di dare una risposta. Un bel rompicapo.

Intanto il responsabile del servizio cimiteriale Bartolo Di Matteo, in relazione alla proposta avanzata dal sindaco Patrizio Cinque, sta procedendo al censimento dei loculi liberi all'interno delle cappelle gentilizie la cui concessione è stata rilasciata negli ultimi venti anni.

Però già qualche malumore tra i concessionari delle cappelle, per la soluzione prospettata dal sindaco, comincia a manifestarsi. 

 

Alla presenza di un pubblico di addetti ai lavori si è svolto il 4 luglio 2014 il seminario “Attrattori culturali, naturali e turistici. Un’opportunità di sviluppo con gli incentivi per l’auto-impiego”.

Sollecitato dall’assessore alla Programmazione, Alessandro Tomasello, al seminario hanno partecipato il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque e il referente di Sviluppo Italia Sicilia, Roberto Lo Meo, accolti dalla presidente del consiglio Claudia Clemente.

Dopo una breve introduzione dell’assessore che ha spiegato cosa sia il Po.I.N. ed in cosa consista il programma operativo interregionale che si basa su fondi FESR 2007-2013 ha preso la parola il rappresentante di Sviluppo Italia Sicilia, Lo Meo che ha spiegato ai presenti le misure del programma.

Il programma promuove e sostiene lo sviluppo economico e sociale delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza, attraverso la valorizzazione delle risorse naturali, culturali e paesaggistiche in esse localizzate – spiega Lo Meo – in dettaglio il PON prevede il rafforzamento e sostegno del sistema delle imprese turistiche e di quelle operanti nelle filiere connesse alla fruizione turistica dei Poli, in particolare quelle del settore culturale ed ambientale”.

Gli interventi previsti mirano a valorizzare il patrimonio storico, architettonico, culturale e ambientale, a sostenere le imprese che operano nei settori della conservazione del patrimonio culturale e naturale (restauro del patrimonio costruito e dei materiali, diagnostica, e monitoraggio dello stato di conservazione, ecc).

E ancora il sostegno di imprese, associazioni e fondazioni che operano nel campo culturale, sia per il recupero delle identità tradizionali (tradizioni demo-etno-antropologiche, artigianato artistico, ecc) che per la produzione e la promozione delle sperimentazioni artistiche contemporanee (musica, danza, teatro, creazione laboratori artistici, ecc).

“Il Poin trova attuazione concreta attraverso misure di auto-impiego gestite da Invitalia – continua a spiegare il referente di Svilppo Italia Sicilia i cui beneficiari sono soggetti singoli o in forma societaria che devono avere la maggiore età ela non occupazione alla data di presentazione della domanda e la residenza nelle regioni meridionali.

Tre le misure: lavoro autonomo (ex prestito d’onore) che finanzia dite individuali nei settori della produzione di beni, fornitura di servizi, commercio (agricoltura esclusa) con un investimento massimo di 25,823euro più IVA sui cui è previsto in contributo in parte a fondo perduto ed in parte a mutuo agevolato da restituire in 5 anni al tasso dell’1%; la microimpresa che finanzia società di persone nei settori della produzione e di beni, fornitura di servizi, (commercio ed agricoltura esclusi) con un investimento massimo di 129,114 mila euro più IVA, su cui è previsto in contributo in parte a fondo perduto ed in parte a muto agevolato da restituire in 7 anni al tasso dell’1% ed infine il franchising che finanzia ditte individuali e società di persone e/o di capitale, nei settori del commercio e fornitura di servizi (iniziative gestite in affiliazione con franchisor accreditati dall’Agenzia) con un contributo, a completa copertura dell’investimento, entro il limite di 200 mila euro più iva”.

Dal 2001 ad oggi sono state presentate dal territorio della città di Bagheria circa 250 domande di ammissione alle agevolazioni di cui circa la metà sono state finanziate ed attualmente operanti nei vari settori, sia di tipo tradizionale iniziative artigianali, e commerciali, sia nei settori innovativi (informatica, telecomunicazioni, stampa tridimensionale, servizi per la fruizione dei beni culturali).

Diverse le sollecitazioni che sono venute dal pubblico presente che, trattandosi di addetti ai lavori, si sono dichiarati disposti a collaborare con l’amministrazione e la sollecitano ad intervenire subito per non perdere i finanziamenti della nuova programmazione.

Dal canto suo l’amministrazione ha già iniziato a lavorare sulla programmazione, ha aperto un dialogo con Sviluppo Italia Sicilia, proponendo alla stessa di essere presente, con uno sportello anche presso il comune di Bagheria, come spiega l’assessore Tomasello e ha anche iniziato a gettare le basi per “Laboratorio Europa” un ufficio che si occuperà appunto di ricercare e mettere a frutto i fondi reperibili in Europa e non solo quelli.

L’incontro ha offerto anche l’occasione ai presenti, allontanandosi dal tema principali del seminario, di chiedere al primo cittadino di Bagheria, quali siano le prossime mosse dell’amministrazione comunale in tema di sviluppo, di decoro urbano e di diverse problematiche che riguardano la città

“Abbiamo dato i nostri indirizzi programmatici ai dirigenti ha detto il sindaco Cinque prossimamente intendiamo presentare i nostri prossimi 100 giorni, questa è ancora una fase di analisi e di studio della situazione ma nel frattempo non siamo stati fermi, stiamo procedendo alla riorganizzazione della macchina amministrativa, a programmare la soluzione di alcune emergenze come quella del cimitero, della gestione del verde pubblico, del decoro dell’ambiente”. Questioni che camminano di pari passo con lo sviluppo ed il lancio turistico di una città.

L’incontro è andato in streaming sul canale U-stream del Comune www-u-stram.tv/channel/comune-di-bagheria/ . Sul sito del Comune le video interviste all’assessore Tomasello e al dottor Lo Meo, oltre alla registrazione integrale del seminario.

Fonte  Ufficio Stampa del comune di Bagheria

nella foto di copertina  villa Trabia a Bagheria

 


 

Ho scoperto che Bagheria è una vera fucina di nuove tendenze in fatto di sport.

I bagheresi, infatti, eccellono in nuove discipline olimpiche quali: ' Lancio del sacchetto di spazzatura dall'auto in corsa' e 'Fuga post-evacuazione del proprio cane'...
Hanno, altresì, rivoluzionato le regole del Basket. Vince chi non centra il cassonetto per i rifiuti o i vari cestini posti per le strade cittadine...Perdonate il sarcasmo, frutto di una lunga e rabbiosa riflessione.

Perchè stamane mi sono riscoperta a gioire, istintivamente, per ciò che, in un paese civile, dovrebbe rappresentare la norma.
Abito, infatti, nei pressi dello svincolo autostradale e, oggi, dopo settimane di disagi, l'incredibile cumulo di rifiuti che appestava l'aria, la vista e le vite di noi cittadini residenti in zona ( e che costituiva la gioia di ratti di dimensioni bibliche... ), è stato rimosso.
Cumulo che continuava ad ingrandirsi, nonostante, il più delle volte, i cassonetti fossero perfettamente vuoti.
Così  ho gioito. Ma subito dopo, nella mia mente, ha fatto capolineo una triste domanda:" Quanto durerà ?"
Eh sì, perchè qui le cose belle durano poco.
Inutile negarlo, inutile cercare di nasconderlo. La verità, cruda, nuda e brutale, è questa. Le cose belle, a Bagheria, non durano. Le cose giuste, i bagheresi, non sanno apprezzarle.

E lo abbiamo tutti davanti agli occhi.

Ogni volta che, camminando per le strade, scansiamo un mucchietto di feci.
Ogni volta che, passeggiando, aggiriamo un sacchetto mollato sul ciglio della strada.
Ogni volta che, in auto, in coda, osserviamo l'automobilista che ci precede, intento a svuotare il proprio abitacolo da cartacce e rifiuti.
Ogni volta che, in spiaggia, prestiamo attenzione a dove "mettiamo i piedi", chè sotto la sabbia, si nascondono pezzi di vetro e residui di snacks consumati sotto l'ombrellone.
Ogni volta che, salendo a Monte Catalfano, al posto del verde, dei giochi per bambini, dei campi da tennis, vediamo solo lo scempio di cui solo noi bagheresi siamo capaci.
Ogni volta che ci lamentiamo a priori, senza passarci, per primi, una mano sulla coscienza, chiedendoci: " Ed io? Cosa ho fatto oggi per il mio paese?"

Perchè, mi e VI chiedo?

Perchè continuare a sperare in un futuro migliore se non siamo nemmeno capaci di creare le condizioni affinchè ciò avvenga?
Perchè riempirci di orgoglio nel pronunciare:" Sugnu Baariuotu... no bagherese!" quando le cose belle, quelle per le quali andare veramente fieri ed orgogliosi, le abbiamo non solo distrutte, ma rese macerie sulle quali continuiamo a gettare altro squallore?
Perchè apprezzare ed elogiare la pulizia, l'igiene, il decoro di altri paesi e sporcare, denigrare ed offendere 'Casa nostra'? Perchè sì, è un concetto semplice da afferrare: BAGHERIA è CASA NOSTRA!

Non è al sindaco che mi rivolgo ( altro sport nel quale i bagheresi amano dilettarsi: " Dare la colpa al sindaco"), perchè, da sognatrice quale sono, sono sicura che, essendo mio coetaneo, condivide con me e con quelli della nostra generazione, la stessa rabbia mista a voglia di cambiamento...
Mi rivolgo ai bagheresi. Mi rivolgo a NOI.
Ricominciamo con le idee. Idee nuove, idee nostre. Basta marciare sulle vecchie. Non hanno mai funzionato, non sono mai servite.
E cominciamo, soprattutto, a cambiare. Ad educarci. A rispettare.
A rispettarci.
Sono sicura, e la storia lo insegna, che il cambiamento parta dai gesti di ogni cittadino.
Basta solo volerlo. 

Angela Lo Buglio

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